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Ilic può fare la differenza in questo finale di stagione

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Ivan Ilic

Un gol che ha garantito la vittoria sulla Lazio, un assist per Sanabria che poi ha segnato alla Juventus e un rigore procurato contro la Cremonese e trasformato da Sanabria: queste è stato il macroscopico contributo che ha dato Ivan Ilic al Torino da quando è arrivato lo scorso 31 gennaio in prestito, con obbligo di riscatto al verificarsi di determinate condizioni, dal Verona. Juric lo ha fortemente voluto, fu lui a lanciarlo nel Verona, e Cairo e Vagnati glielo hanno preso a compenso della cessione di Lukic, non proprio quello che sperava il mister che avrebbe preferito averli entrambi almeno fino al termine di questa stagione: “Abbiamo perso Lukic e abbiamo preso Ilic e nell’immediato abbiamo perso un po’ di qualità perché Sasa essendo un ‘96 è più maturo, mentre Ivan davanti a sé ha tanto da fare”. Non ci sono dubbi che tutti sperassero che Ilic fin da subito potesse dare un contributo maggiore, ma arrivò in condizioni non buone come aveva spiegato l’allenatore prima della partita con la Juventus: “Un infortunio e una ricaduta curata e gestita male e queste cose si pagano e adesso la stiamo pagando noi perché è il suo muscolo che non è stato curato come si doveva, anche per colpa di Ivan perché voleva andare al Mondiale. Lo dobbiamo gestire un po’. Spero nei prossimi mesi che riusciremo a migliorare il suo stato muscolare e che riesca a fare sforzi senza percepire tanto affaticamento come adesso”. E questo ha fatto si che la sua condizione fisica fosse molto lontana rispetto a quella ideale e poi in seguito anche una botta alla caviglia ha complicato il percorso del trovare la forma migliore.

Dopo la gara con il Napoli Juric di Ilic diceva: “Ha tanto lavorare e da riprendere a lavorare, mettiamola così, per alzare il livello non solo dei passaggi. A tratti ci ha fatto vedere cosa può essere, come a Bologna, ma deve migliorare tanto”. "Lui conosce il gioco e non gli devo dire niente – affermava l’allenatore granata nel posto partita con il Bologna -, sa tutto ciò che deve fare a livello di gioco e in fase difensiva. E' un 2001 che ha grande voglia di lavorare e ha scelto noi ed è una cosa importante. Aveva altre offerte, ma ha scelto noi  perché aveva tanta voglia di lavorare e di migliorarsi". Concetto che era stato sviluppato anche al termine del match con la Juventus: “L’importante è che abbia voglia e grinta. Scegliendoci ha deciso il percorso che vuole fare, un po’ come Ricci, e questa è una bella cosa per noi. Stasera ha fatto una buona gara e garantisco, se tutto andrà bene, che può fare ancora molto di più”.
Già perché nella testa di Juric il centrocampo del futuro è formato da Ilic e Ricci: “E' calcio champagne. Scegliendo Ilic per il futuro insieme a Ricci stiamo andando su una strada in cui magari siamo belli, ma quando di fronte troviamo uno come Amrabat non è semplice. Si devono fare delle scelte e noi abbiamo fatto questa scelta e magari avremo più possesso, più estro, più dominio e altre cose e cercheremo di migliorare in fase difensiva". E se questo avverrà allora sì che sarà per davvero calcio champagne quello del Torino.

Con la Lazio Ivan Ilic è stato fra i migliori, se non il migliore: palleggio raffinato e gol. Ha fatto la differenza e si è capito perché Juric lo ha fortemente voluto.  Come diceva qualche tempo fa l’allenatore: “Ilic non è al livello di Lukic, ma è normale perché hanno cinque anni di differenza ed è come Sasa quando arrivò al Torino. Però sono convinto che con il lavoro Ivan può raggiungere e magari anche superare Lukic” perché “può essere il presente, ma anche il futuro”, “un investimento a lungo termine importante: in lui io vedo un giocatore che può crescere e giocare bene”. Il suo ruolo è quello di centrocampista, ma può essere utilizzato anche più in avanti: “A Verona qualche volta lo abbiamo messo davanti, però, secondo me, lui è  proprio un centrocampista sulla parte sinistra ed è in questa posizione che si trova meglio. Ma in emergenza può fare tutto".
Intanto Ilic deve trovare la continuità e ha un’occasione enorme sabato con l’Atalanta, occasione che potrebbe essere un passo avanti verso il sogno Europa, soprattutto se questa sera la Roma batterà i bergamaschi tenendoli bloccati a quota 49 punti, sette di distanza da Torino, Fiorentina  e Udinese e a cinque dal Bologna. E poi ci saranno Sampdoria, Monza, Verona, Fiorentina, Spezia e Inter: tutte partite nelle quali ci si aspetta che ilic sia quello che si è visto con la Lazio.