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Ilic si è rimesso in carreggiata ora tocca a Radonjic

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Nemanja Radonjic

Il Torino sta assimilando il 3-5-2 e il gioco ne sta giovando e di conseguenza anche i risultati, arbitri permettendo, rispetto all’inizio della stagione, anche perché alcuni giocatori chiave come Ilic, Vlasic, Sanabria e Zapata che per motivi differenti, legati alcuni alla condizione atletica e altri alla mente ingombrata da pensieri che frenavano e in taluni casi ad entrambi, non erano partiti al meglio. Resta però il problema che il numero dei gol seganti è ancora decisamente basso: 10 in 12 partite. Peggio hanno fatto solo Empoli con 5, Verona con 7 e Salernitane e Udinese con 8, tutte squadre che occupano la parte finale della classifica. Nelle ultime due giornate si è però accesa una fiammella che al momento fa una luce fioca, ma che dà un po’ di speranza che il Torino possa uscire da questo tunnel e rivedere la luce del sole. Infatti, hanno segnato il loro primo gol in questo campionato Sanabria e Vlasic al Sassuolo e Ilic al Monza. Zapata è fermo alla rete realizzata con la Roma il 24 settembre, però sabato ha servito l’assist a Ilic e se non fosse stato per l’arbitro Doveri che ha annullato il gol a Rodriguez (lieve contatto in area fra Zapata e Caldirola che si contendevano la palla con il biancorosso che è caduto a terra, manco fosse stato colpito da un macigno, un istante prima che Duvan mettesse il pallone in mezzo e che involontariamente Bondo lo recapitasse a Ricardo) il colombiano, che con una bella giocata aveva permesso al difensore di andare in gol, sarebbe stato determinante anche nell’azione di questa rete.

Mancano al Torino soprattutto i gol degli attaccanti, uno a testa di Zapata e Sanabria e ancora nessuno di Pellegri, che però ha giocato meno degli altri due: finora solo 280’, mentre Duvan 687’ e Tonny 506’. Ma anche quelli dei trequartisti, a parte Radonjic che con 3 è l’attuale capocannoniere e Vlasic a quota 1, Seck e Karamoh, anche lui ha giocato poco 112’, sono a zero. E dei centrocampisti visto che il solo Ilic è finito sul tabellino dei marcatori, mentre si attendono ancora le reti di Bellanova, Lazaro, Soppy, è appena rientrato dopo più di un mese di stop, Vojvoda, Ricci, attualmente infortunato, Tameze, che però è stato più volte utilizzato in difesa da braccetto a destra, Linetty e Gineitis. Mentre i difensori il loro apporto lo hanno dato: Schuurs 1 gol, prima dell’infortunio che gli ha fatto terminate anzitempo la stagione, e Buongiorno che con 2 e il vice capocannoniere.

Ilic, dopo il gol in Coppa Italia alla Feralpisalò il 14 agosto, si era un po’ perso tanto da finire relegato in panchina ed entrare solo nei finali, ma poi come lui stesso ha detto ha capito che doveva fare di più e meglio a partire dagli allenamenti e così Juric gli ha di nuovo dato fiducia e lui lo ha ripagato. “Juric mi diceva che dovevo spingere di più e aveva ragione. Sono giovane, vero, però dovevo assolutamente reagire. Ed è quello che ho fatto. Adesso penso di aver messo la testa “giusta” e sto crescendo. Vogliamo fare tanti punti, stiamo diventando una squadra cattiva e non ci fermeremo. A Monza hanno visto tutti che meritavamo la vittoria”, così Ilic nel post partita con i brianzoli.

Ora tocca Radonjic, altro giocatore di indubbia qualità come Ilic, che però è discontinuo e anche lui non sempre ha la testa “giusta”. Tutti ricordano l’azione con gol finale e conseguente vittoria che i due avevano fatto nella partita con il Genoa: passaggio perfetto di Ilic e giocata strepitosa conclusa con la rete spettacolare di Radonjic. Poi però Nemanja ha fatto perdere la pazienza a Juric che lo ha messo in punizione lasciandolo in panchina senza mai farlo entrare nemmeno per un secondo dalla gara con l’Inter (21 ottobre), per il derby non era stato convocato:  ufficialmente aveva accusato un problemino muscolare) fino alla partita di Coppa Italia con il Frosinone (2 novembre), poi con il Sassuolo Paro, Juric scontava un turno di squalifica,  lo aveva fatto entrare al posto di Sanabria 83’ e sabato il mister a Monza lo ha di nuovo mandato in campo sempre al posto di Tonny all’86’ e prima che entrasse in campo Juric gli ha dato una carezza e lo ha invitato a fare quello che doveva: segno evidente che Rado si è rimesso in riga e e questo sta inducendo il mister a non fare più categoricamente “scelte differenti”.
Certo con il 3-5-2 c’è meno spazio per i trequartisti, ma nessun allenatore rinuncia a mandare in campo giocatori di qualità se questi la mettono al servizio della squadra e fanno conquistare punti. Per cui Radonjic se vuole può tornare a essere protagonista per se stesso e per il Torino.


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