.

Immobile contro la Lazio per il Toro, l’Europa League e la Nazionale

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

La coppa dell’Uefa Europa League da ieri è a Torino e al momento l’unica possibilità che ci resti è che la Juventus arrivi in finale e che la vinca, però anche il Toro non immagina più solo questa competizione e la relativa coppa, ma è a un passo, dopo anni, dal poter competere per ottenerla: oggi si limita ad ammirarla, ma un domani potrebbe alzarla al cielo. Il primo ostacolo da superare per trasformare il sogno in realtà è la Lazio, altra contendente all’ambito trofeo. Sabato pomeriggio a Roma il Torino deve scendere in campo per vincere in modo da prendere un margine di tre punti di vantaggio sulla Lazio, tenere a bada il Milan, che a sua volta dovrà battere il Livorno, e rimanere in corsa sull’Inter e soprattutto sul Parma (che oggi dista solo tre lunghezze) che si affronteranno nell’altro scontro diretto. Va detto chiaro e tondo che nessun altro risultato oltre alla vittoria sarebbe veramente utile perché alla fine del campionato mancano quattro giornate e i margini di recupero evidentemente si assottigliano sempre di più.

 

Cerci non sarà della partita perché squalificato e questo complicherà ulteriormente i piani del Torino, che deve già da tempo far fronte all’assenza per infortuni di giocatori di ruolo sulla fascia sinistra. Per fortuna dei granata anche la Lazio ha diverse defezioni di giocatori importanti, uno su tutto Klose. E’ inevitabile quindi che tutte le speranze in casa Toro siano riposte su Immobile che ha il duplice compito di trascinare i suoi compagni verso la vittoria e di incrementare il suo bottino personale per garantirsi il titolo di capocannoniere, che gli darebbe la quasi certezza di essere inserito dal Ct Prandelli nella lista dei convocati per il Mondiale. Se Ciro diventa ancor più uomo fondamentale per il Torino gli altri compagni dovranno supportarlo adeguatamente a cominciare da Darmian, che tornerà dopo aver scontato un turno di squalifica, e che ormai indifferentemente gioca sul lato destro o sinistro del campo, confermandosi come uno dei giocatori italiani più promettenti. La differenza la dovranno però fare soprattutto i centrocampisti perché è lì nella zona nevralgica del campo che si costruiscono le vittorie, come ha chiaramente dimostrato anche l’ultima partita con il Genoa: Gazzi ha recuperato il pallone e ha immediatamente servito Cerci che si è involato e ha fatto partire il tiro vincente. Senza la giocata di Gazzi - utilizzato pochissimo quest’anno e su questo si potrebbe intavolare una discussione infinita sul perché e sul per come – il Torino non avrebbe vinto la partita poiché ormai stavano terminando i minuti di recupero, quindi l’apporto che deve venire dai centrocampisti è fondamentale visto che la Lazio, seppur incerottata, è una squadra che ha qualità e che ha giocatori d’esperienza, come Biava, Ledesma e Mauri, che in ogni momento possono fare la differenza.

 

Ventura in mediana recupera Kurtic però ha perso Basha e deve trovare l’equilibrio perfetto in modo che le due fasi, offensiva e difensiva, non s’inceppino mai. Per i cinque posti ci sono Maksimovic e Darmian quasi certamente deputati a gestire le fasce e in mezzo Vives e come interni di centrocampo due fra Kurtic, Gazzi, El Kaddouri ed eventualmente Tachtsidis, anche se il greco è il vice Vives. L’assenza di Cerci lascia spazio a Meggiorini come compagno d’attacco d’Immobile, però Riccardo ha caratteristiche moto differenti rispetto ad Alessio e quindi inevitabilmente il gioco del Torino subirà delle modifiche, anche se verrà mantenuto lo stesso assetto tattico. Da vedere appunto se è meglio continuare con il 3-5-2, più o meno puro perché con El Kaddouri in campo c’è sempre a disposizione il trequartista nonostante possa giocare più in linea con i centrocampisti, oppure virare su un 3-4-1-2 secco con il trequartista posizionato stabilmente dietro le punte o cambiare e passare al 4-3-3, magari sfruttando le assenze di Cana e Dias in difesa.
L’assenza forzata di Cerci dà anche l’opportunità di testare la squadra in vista di un’eventuale cessione dell’esterno, Cairo ha ribadito che vorrebbe tenere sia lui sia Immobile, ma ha anche doverosamente sottolineato che non si possono trattenere i giocatori contro la loro volontà e che per quel che riguarda Ciro i conti si devono fare con la Juventus. Campo e mercato sempre più intrecciati e intanto la coppa dell’Uefa Europa League fa bella mostra di sé fino al 14 maggio, data della finale che si svolgerà allo Juventus Stadium, itinerando fra la città e i comuni limitrofi in modo che tutti la possano ammirare. I tifosi del Toro intanto ad occhi aperti, in modo da vigilare con la massima attenzione su ciò che accade sul terreno di gioco, sognano che i giocatori in maglia granata la alzino al cielo.