In casa Toro serve un segnale forte: Giampaolo abbia coraggio e mandi in panchina chi non rende
Fonte: Elena Rossin
Dopo l’ennesimo scempio andato in scena con l’Udinese e il rischio sempre maggiore che dalla crisi il Torino non riesca ad uscirne serve un segnale forte, anzi molto forte in vista della gara con la Roma di giovedì sera e che vada oltre il ritiro punitivo. E allora tocca a Giampaolo prendere provvedimenti per cui abbia il coraggio di far accomodare in panchina chi non sta rendendo e di mandare in campo chi finora è stato meno utilizzato.
Certo il rischio di un altro flop è alto perché se finora il mister ha fatto giocare alcuni, seppur abbiano reso al di sotto delle aspettative, vuole dire che comunque gli davano, almeno sulla carta, maggiori garanzie degli altri. Però a questo punto si deve tentare il tutto per tutto, anche perché così se chi in teoria è un titolare non si dimostra all’altezza e chi è una riserva non riesce a sfruttare l’occasione sarà palese a tutti che nel mercato di gennaio dovrà essere rivoluzionata la rosa con la cessione di chi al Torino non vuole più stare e di chi non è all’altezza, con buona pace dei bilanci perché in un tal contesto inevitabilmente ci saranno delle minusvalenze.
Giampaolo è l’unico a sapere lo stato di forma dei suoi giocatori e chi può reggere i novanta minuti in queste ultime tre partite che si disputeranno nell’arco di sette giorni prima della sosta natalizia, ma non si offenda se gli si propone una formazione che si caratterizza per essere molto diversa da quelle che finora ha utilizzato: Milinkovic-Savic; Ansaldi, Buongiorno, Bremer, Rodriguez; Singo, Gojak, Linetty; Lukic; Bonazzoli, Belotti. E’ un po’ un azzardo, ma in porta Milinkovic-Savic si giocherebbe una chance importante e questo dovrebbe spingerlo ad avere la massima concentrazione. Ansaldi e Rodriguez hanno l’esperienza per fare ciò che sanno e dare una mano ai più giovani Buongiorno e Bremer, altri due che avrebbero una grande opportunità per mettersi in mostra e far vedere di che pasta sono fatti, formando così una linea difensiva attenta a chiudere varchi e a non commettere errori grossolani. A centrocampo Singo, Gojak e Linetty sono un mix di forza fisica, piedi abbastanza educati e discreta visione del gioco che può dare un certo equilibrio nelle due fasi, difensiva e offensiva. Lukic ha i tempi d’inserimento e la capacità di innescare le punte o andare lui stesso al tiro in porta. Bonazzoli ha l’occasione di dare continuità alla prestazione positiva con l’Udinese, uno dei pochi ad aver giocato bene, e per quel che riguarda Belotti non c’è nulla da dire visto che il suo atteggiamento e le sue performance parlano da sole.
Il presidente Cairo ha ribadito la fiducia in Giampaolo, ma se non arriveranno risultati come al solito nel calcio a pagare sarà l’allenatore e allora il mister venda cara la pelle, tanto più che in estate non ha ricevuto i giocatori che gli servivano, e scelga i giocatori senza guardare in faccia nessuno e se qualcuno all’interno della società, più o meno direttamente, gli dà consigli su come e chi far giocare li ignori. E’ convinto del 4-3-1-2 e allora lo utilizzi e visto che sa come stanno i giocatori e vede il loro atteggiamento in allenamento e in partita contro la Roma osi dimostrando coraggio e determinazione, le stesse caratteristiche che dovranno sfoderare i calciatori in campo.