In Coppa Italia con la Fiorentina la differenza per il Toro devono farla gli attaccanti
Fonte: Elena Rossin
Partita secca, novanta minuti più recupero ed eventuali tempi supplementari e rigori. Il tempo è limitato per accedere ai quarti di finale della Coppa Italia, quindi, in campo si deve dare tutto e non sbagliare nulla o, almeno, riuscire a fare un numero di errori inferiori a quello degli avversari e soprattutto non commetterne di quelli che influiscono sul risultato. Tra Torino e Fiorentina l’impegno sarà elevato perché entrambe le squadre finora hanno avuto lacune che come un fiume carsico sono scomparse e ricomparse senza che si abbia ancora la certezza che si possano o si riescano a debellare. Questo comporta che granata e viola debbano temere prima di tutto loro stessi in una gara come quella di Coppa Italia da dentro o fuori anche perché passare il turno significa mantenere viva una seconda strada per accedere all’Europa League.
Concentrandosi sul Torino è facile prevedere che Mazzarri punterà sui titolari e in tal senso un minimo di apprensione è destata dalla difesa. Moretti è ancora alle prese con la modesta lesione agli adduttori della coscia destra rimediata nella partita con la Lazio prima della sosta e molto difficilmente potrà essere a disposizione e N’Koulou ieri è stato a riposo per uno stato febbrile però ha molte più chance del compagno di poter non solo essere fra i convocati, ma anche di essere come di consueto in campo. Nel caso N’Koulou non dovesse farcela spazio a Lyanco che formerebbe con Izzo e Djidji la barriera a difesa di Sirigu. Per il resto a due giorni dalla partita è molto probabile che mister Mazzarri proponga un Torino con cinque centrocampisti e due punte, quindi, ballottaggio fra De Silvestri, Ansaldi e Aina per i due posti sulle fasce, mentre in mezzo Meïté, Rincon e Baselli quasi certamente saranno i prescelti. In attacco spazio alla collaudata coppia Belotti-Faque con Zaza in panchina, ma pronto a subentrare o a unirsi ai due nel caso serva cambiare modulo e inserire un’altra punta di ruolo.
E’ proprio agli attaccanti che si chiede il massimo contributo per approdare ai quarti. Belotti, Falque e Zaza, non solo in Coppa Italia, devono segnare di più rispetto a quanto hanno fatto finora., il “Gallo” è a quota sette in campionato e due in Coppa Italia, mentre Iago e Simone hanno segnato solo in campionato rispettivamente tre e una rete. Lo si è scritto tante volte, ma solo con i gol si raggiungono obiettivi rilevanti perché non basta subire un numero contenuto di reti. Tutta la squadra deve aiutarli e per far sì che siano lucidi sotto porta non devono indietreggiare per andare a recuperare palla e neppure sacrificarsi troppo in fase difensiva. Con questo non significa che debbano starsene ad attendere che gli siano serviti palloni invitanti o che all’occorrenza non indietreggino per dare una mano ai compagni, però, è necessario che si concentrino soprattutto nel segnare, tanto più in una partita secca da dentro o fuori. Starà poi evidentemente a Belotti, Falque e Zaza interagire al meglio fra di loro e con i compagni ed essere precisi nella mira.