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In Europa League a Helsinki esterni e difensori contati per Ventura

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

Numericamente la rosa del Torino non è insufficiente, ma gli infortuni e le scelte sui nominativi dei giocatori da inserire nella lista Uefa fanno sì che giovedì a Helsinki Ventura non abbia quasi alternative per quel che riguarda i difensori centrali e gli esterni. Già la coperta è corta, perché Bovo è infortunato, le condizioni di Glik e di Molinaro sono da valutare, Masiello è appena rientrato dopo un periodo di acciacchi vari che è seguito all’infortunio che gli aveva fatto terminare anzitempo la stagione scorsa e Bruno Peres non è stato inserito nella lista Uefa. Morale per cinque posti, tre difensori e due esterni, ci sono quattro giocatori sicuri, Maksimovic, Jansson, Moretti e Darmian più Masiello, da utilizzarsi quasi per forza anche se i granata giocheranno su un terreno sintetico e quindi esiste un potenziale maggior rischio ricaduta e poi c’è Gaston Silva che è il sostituto di Moretti, ma che Tabarez nell’Uruguay ha utilizzato come terzino sinistro nell’ultima gara disputata dalla Celeste. In alternativa si devono accelerare i tempi del recupero di Molinaro e magari anche quelli di capitan Glik.

 

Situazione niente affatto piacevole, anche se per fortuna l’avversario, con tutto il rispetto, non è di quelli che fanno tremare i polsi o meglio le gambe. Resta però il fatto che in panchina ci saranno ben poche alternative. Di necessità virtù. Il Torino deve presentarsi in Finlandia con la determinazione a vincere perché così resterebbe in solitudine al primo posto nel girone e metterebbe una buona ipoteca al passaggio del turno. Occasione che va assolutamente sfruttata per due motivi: uno è ovvio ed è di classifica, l’altro darebbe un input anche al campionato perché la squadra dimostrerebbe di avere personalità, finora un po’ latitata anche con avversari assolutamente alla portata come l’Atalanta, tanto per rimanere all’ultimo esempio in ordine cronologico.

 

A Helsinki ci vorrebbe anche la goleada perché a parte i gol con il Brommapojkarna tre in Svezia il trentun luglio con doppietta di Larrondo e rete di Barreto e quattro nel ritorno all’Olimpico il sette agosto con autogol di Jonsson e gol di Darmian, Quagliarella e Martinez, anche in Europa i granata non hanno segnato molto. Un solo gol con lo Spalato nella gara di ritorno il ventotto agosto firmato da El Kaddouri su rigore che è servito ad accedere alla fase a gironi e poi una rete rifilata al Copenhagen il due ottobre da Quagliarella, anche in questo caso su calcio dagli undici metri, e due il ventitre nel match d’andata proprio con i finlandesi con gol di Molinaro e Amauri. Ovvero in cinque partite quattro reti, visto che ci sono state due gare finite zero a zero con lo Spalato e con il Club Brugge.

 

Molto positivo il fatto di non aver subito nessuna rete, però anche in Europa League, seppur in proporzione meno rispetto al campionato, il Torino non brilla per gol realizzati. Sfruttare il fatto che l’Hjk Helsinki è un avversario volonteroso, ma modesto potrebbe essere utile per sfoderare un gioco convincente saltando l’uomo nell’uno contro uno, aggredendo gli spazi e creando la superiorità numerica in attacco in modo che il lavoro prodotto si concretizzi con il gol, magari sarebbe utile come viatico anche per il campionato in attesa della riapertura del mercato il cinque gennaio.


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