Inizia a vedersi la mano di Mihajlovic che forgia il nuovo Toro
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it
Mihajlovic non ha potuto improntare tutto il ritiro estivo secondo i suoi dettami perché ha ereditato quanto era già stato deciso dal suo predecessore Ventura. Infatti, la prima parte a Bormio dal 14 al 26 di questo mese è rimasta invariata, anche perché erano già intercorsi accordi ed è giusto rispettarli, ma nella seconda parte, che non era ancora stabilità, ha dato la sua impronta chiedendo e ottenendo amichevoli di carattere internazionale per capire fin da subito la reale consistenza della squadra. Benfica, Ingolstad, Red Bull Leipzig e Hull City, quindi una squadra portoghese, due tedesche e un’inglese, se non si sapesse che sono gare amichevoli potrebbe sembrare di dover disputare i preliminari d’Europa League, Benfica a parte visto che ha vinto lo scudetto e giocherà in Champions League, ma le altre militano tutte nella massima divisione del loro paese, Red Bull Leipzig e Hull City entrambe neopromosse.
E’ curioso che sul sito ufficiale della società granata sia stata annunciata solo l’amichevole con il Benfica e le altre tre partite siano state rese note solo sui siti delle altre squadre, ma tant’è. Si parla da giorni di un soggiorno del Torino in Austria, dove disputerà le tre amichevoli con Ingolstad, Red Bull Leipzig e Hull City, la prima quella con il Benfica è a Lisbona, ma di questa seconda parte del ritiro non si sa ancora nulla di ufficiale.
In attesa di vedere gli allenamenti e soprattutto di capire quali uomini Mihajlovic avrà a disposizione dall’impostazione del ritiro estivo si capisce che è iniziato un nuovo corso molto diverso da quello precedente. I confronti con squadre straniere di medio-alto livello serviranno ad amalgamare la squadra e soprattutto saranno utili a Mihajlovic per comprendere fino in fondo il valore dei giocatori, in particolare di quelli che già c’erano e dei giovani che rientrano da esperienze in serie B. E’ evidente che il valore del Torino dipenderà molto da come verrà formata la rosa, in queste settimane si è parlato di molti giocatori in arrivo e in partenza, anche di alcune cessioni di peso, ma finora di certezze ce ne sono ben poche perché relativamente ai nuovi arrivi c’è l’ufficialità solo di Boyè, ma risale a quest’inverno, e alle partenze quelle d’Immobile e Franerud e poi il possibile cambio di ruolo di Castellazzi da terzo portiere a team manager, al posto di Giacomo Ferri. Glik ha un accordo con il Monaco e dopo averlo confermato ai microfoni di Przeglad Sportowy, forse in seguito a una tirata d’orecchie da parte del Torino che si è visto anticipare dal suo giocatore nell’annuncio, ha cambiato un po’ versione, ma nella sostanza è quasi impossibile che torni indietro. Glik aveva detto: “Quella del Monaco è stata l’offerta migliore sia per me sia per il Torino. C’è stata anche un’offerta del Besiktas, ma non era conveniente per il club, per cui ho abbandonato la trattativa. Dopo cinque anni al Torino è ora di pensare al futuro. Avevo bisogno di cambiare e poi il Monaco giocherà i preliminari di Champions League”. Poi, dopo la sconfitta della Polonia per opera del Portogallo, ha dichiarato ai microfoni di Sky: “Per il momento sono un giocatore del Torino, vedremo nei prossimi giorni, o settimane, quello che accadrà. Quando arriverà il momento di salutare sicuramente lo farò perché ci tengo. Oggi è presto per i saluti”. Ljaijc è sempre un punto interrogativo, nonostante l’accordo con la Roma e l’offerta di un ingaggio che si avvicina, grazie ai bonus da raggiungere, a quanto prende attualmente. Iago Falque dovrebbe arrivare alle dipendenze di Mihajlovic, ma neppure per lui è scattata l’ufficializzazione. E poi ci sono le questioni Peres e Zappacosta che interessano a tanti club, ma che il Torino cederà solo a fronte di offerte ritenute importanti, rispettivamente 20 e 8 milioni di euro. E ancora in ingresso per accontentare il mister Kucka, Tomovic o Silvestre, De Silvestri, Abel Hernandez, se alla fine non andasse in porto la trattativa per Ljajic, Gabriel, forse Mati Fernandez o Soriano. Giusto per citare i più nominati. Non si può far altro che attendere, tanto a fare pressing su Cairo e Petrachi c’è Mihajlovic.