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Juric azzarda il cambio in porta e la scelta non paga. Fallito l’esame per l’Europa

di Emanuele Pastorella

La sosta ha restituito il brutto Toro della prima metà di ottobre, la sconfitta per 2-0 a Bologna rappresenta l’ennesima e preoccupante involuzione dei granata. La squadra di Juric torna a creare poco, senza mettere mai davvero paura a Skorupski dopo essere andato sotto, e c’è di nuovo un caso portiere: è Gemello a regalare a Fabbian la rete da tre punti. Ma perché c’è il canterano tra i pali? Juric decide di “silurare” a sorpresa Milinkovic-Savic: il serbo, infatti, viene spedito in panchina per scelta tecnica dopo qualche screzio e tra i pali gioca il classe 2000, al secondo gettone stagionale dopo la coppa Italia. “Vanja era scarico dopo la nazionale e volevamo dare un’occasione a Gemello, aveva sempre fatto bene” la spiegazione dell’allenatore. La scelta, però, non paga e i granata falliscono l’esame per l’Europa, con il Bologna che spicca il volo e il Toro che resta a terra.

Si è rivista la squadra scarica che aveva fatto preoccupare tutti tra la fine di settembre e la prima metà di ottobre, soprattutto per la mancata reazione dopo lo svantaggio. “Eravamo in controllo e stavamo dominando, non ci aspettavamo di andare sotto - ha detto Juric - e alla fine non siamo riusciti a reagire: la prima ora di gioco, però, mi è piaciuta davvero tanto”. Il suo Toro prova a ripartire da lì, anche se il problema resta sempre lo stesso: “Con il doppio attaccante continuiamo a far bene e a creare, ma ci mancano i gol e su questo dobbiamo lavorare ancora” la conclusione dell’allenatore. Già, perché tra pochi giorni si entra in dicembre e il trittico Zapata-Sanabria-Pellegri continua ad aver messo in saccoccia due reti in tre. Ora i granata avranno una settimana piena di lavoro, il prossimo appuntamento casalingo contro l’Atalanta sarà nuovamente nel posticipo nel lunedì.


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