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Juric contro il tabù Grande Torino: due sfide in quattro giorni per svoltare

di Emanuele Pastorella

Da fortino a tabù, il passo è davvero breve. Eppure è ciò che sta accadendo al Torino di Juric ormai da diverso tempo. E il fattore campo al Grande Torino si sta trasformando al contrario, con tante squadre che ormai lo hanno preso come terra di conquista. Nel 2023, infatti, Rodriguez e compagni hanno mantenuto un rendimento casalingo disastroso: tra campionato e coppa Italia sono arrivate appena quattro vittorie quando ormai siamo arrivati a novembre. Le sfide disputate davanti ai propri tifosi sono 18, in media i granata trionfano quasi una volta ogni cinque gare. A completare il bilancio di un anno fortemente negativo davanti ai propri tifosi ci sono otto pareggi e sei sconfitte, con 13 gol fatti e 20 subiti. Restringendo i numeri a questa stagione, il Toro ha vinto appena due volte su sei, e sono stati successi risicati e sofferti: il 14 agosto arrivò la vittoria in rimonta per 2-1 all’85’ contro la Feralpisalò, che oggi è ultima in serie B, mentre il 3 settembre è stato centrato l’unico squillo in campionato con la magia di Radonjic all’ultimo respiro contro il neopromosso Genoa. Inoltre, con appena due gol segnati cinque sfide, i granata hanno il secondo peggior attacco casalingo della serie A, davanti soltanto all’Empoli. Ora, però, arriva una doppia occasione per il riscatto e per voltare pagina, anche per dare continuità al successo di Lecce e per confermare di aver superato il periodo peggiore della gestione Juric. Oggi il Frosinone in coppa, lunedì il Sassuolo in campionato, queste le tappe che attendono i granata nel giro di quattro giorni.

Per quanto riguarda la sfida di questa sera, il resto sarà un turnover ragionato, con l’obiettivo di recuperare Ilic dopo il periodo più nero da quando è approdato al Toro. Il serbo è in odore di maglia dal primo minuto con Vlasic e probabilmente con Gineitis, promosso dopo la prestazione di Lecce. In difesa, invece, si potrebbe rivedere Zima, il quale continua a convivere con i fastidi al ginocchio. Capitolo portiere: l’anno scorso Milinkovic-Savic non saltò un minuto nemmeno in coppa, ora Gemello spera ma è un ballottaggio che verrà sciolto solo all'ultimo. In attacco è pronto Zapata, con lui più Sanabria di Pellegri.


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