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Juric e lo step mentale: "Dobbiamo ancora crescere"

di Emanuele Pastorella

C'è un Toro che è migliorato tanto, ma non ancora abbastanza per poter davvero puntare in alto. E ne è consapevole anche lo stesso Ivan Juric: "Qua era tutto una banda, due anni fa il Toro era a un livello molto basso sotto tutti gli aspetti e adesso il lavoro è cresciuto, ma comunque devi sempre stimolare i ragazzi - l'analisi dell'allenatore - e noi abbiamo ottenuto un ambiente pazzesco a Crotone, Verona e Genoa, loro andavano ai tremila all'ora perché arrivavi all’allenamento, bastava buttare il pallone in mezzo al campo e loro partivano fortissimo: qua si vede solo a tratti, bisogna sempre stimolarli ma se vogliamo ripeterci come l'anno scorso dobbiamo essere al massimo. Altrimenti avremo problemi, perché se sei una squadra media e non vai al top, è un disastro".

Il problema si è posto dopo i nuovi passi indietro di Roma contro la Lazio. "Le statistiche erano top, per 60 minuti non abbiamo concesso nulla, però si vedeva che mancava qualcosa" ammette l’allenatore alla vigilia della sfida contro il “suo” Hellas Verona. E adesso vuole rivedere tutto: "Eravamo senza energie e con poca carica, in settimana abbiamo lavorato in ottica del recupero delle forze e domani (oggi, ndr) mi aspetto di rivedere quella voglia messa contro la Roma" la richiesta del croato ai suoi ragazzi. Anche perché si entrerà in una delle due settimane più delicate dell’anno, quella che porterà al derby d’andata contro la Juventus da giocare sabato prossimo allo Stadium. E, nonostante la stracittadina ormai alle porte, Zapata comincerà dall'inizio anche contro i gialloblu.


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