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Juric prepara un ampio turnover per Genova. La certezza è sempre Sanabria

di Emanuele Pastorella

Juric fa i conti con il turnover, per la trasferta di Genova ha pronta una mini-rivoluzione per far fronte alle tre gare in una settimana che potrebbero proiettare il Toro all’ottavo posto. Rispetto alla sfida contro l’Atalanta, infatti, il tecnico potrebbe cambiare fino a metà dell’undici titolare: non in porta, però, perché verrà confermata la fiducia a Milinkovic-Savic nonostante il grave errore sulla rete di Zappacosta. Già in difesa, però, sono previste rotazioni, con Djidji che da tempo sta stringendo i denti per qualche noia muscolare e lascerà spazio a Gravillon, il quale ha da meritarsi il riscatto durante la prossima estate. Sulle corsie dovrebbero spuntarla Singo e Vojvoda, mentre Rodriguez dovrebbe accomodarsi in panchina con Buongiorno solito braccetto di sinistra al fianco di Schuurs. In mediana, ecco finalmente il centrocampo del futuro: la gara di Marassi sembra essere davvero quella giusta per provare Ricci e Ilic l’uno al fianco dell’altro. Vlasic, Karamoh e Miranchuk si giocano i due posti a supporto di Sanabria, l’altra grande certezza del Toro.

Bomber inatteso
Il paraguayano, infatti, è stato uno dei pochi volti felici dopo la sconfitta contro l’Atalanta. Ha toccato quota reti, la doppia cifra è diventata realtà: non male per un attaccante che fino a pochi mesi fa era nel mirino della critica. Da punta che non segna si è trasformato in bomber implacabile, in questo inizio di 2023 soltanto due mostri sacri come Osimhen e Lautaro hanno fatto meglio di lui. A Genova può fare staffetta con Pellegri, ma il suo nuovo obiettivo è già chiaro: vuole tornare sui livelli di sette stagioni fa, quando con la maglia dello Sporting Gijon toccò le 12 marcature in un’unica annata. Gli mancano due reti e ha a disposizione sei partite, con la media che sta tenendo in questo anno solare può davvero sognare in grande. Anche per provare a trascinare il Toro il più in alto possibile.


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