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L'AEK non ha riscattato Boyé, sul suo futuro decide Mazzarri

di Massimiliano Vettoni

La parabola discendente dell'italo-argentino Lucas Boyé, promessa del calcio strappato nel 2016 da Gianluca Petrachi proprio alla Roma, prosegue incessantemente. Ultimo passo falso il no dell'AEK Atene, l'ultima formazione ad averlo avuto a disposizione, di procedere al riscatto del suo cartellino, fissato a sette milioni e mezzo di euro. Un'annata non esattamente esaltante, anche in seguito al fastidioso infortunio addominale patito a inizio di stagione, condita comunque da sei reti all'attivo, e dalla soddisfazione dell'esordio in Champions League: Boyé ha avuto modo di sfidare due volte il Bayern Monaco, il Benfica, e i lancieri dell'Ajax, carnefici della Juventus nei quarti di finale.

L'argentino tornerà dunque a Torino, per prendere inizialmente parte al ritiro estivo valtellinese, agli ordini di Walter Mazzarri. Il tecnico, dal canto suo, lo valuterà per capire in che modo, eventualmente, poterlo utilizzare, soprattutto alla luce di una stagione in cui il Torino si troverà a competere su tre fronti, con evidente necessità di adeguare numericamente la propria rosa. Per caratteristiche tecniche sembrerebbe non rientrare nei parametri richiesti dal tecnico livornese, ma un tentativo verrà comunque fatto. L'auspicio è che lo stesso Mazzarri gli possa trovare un'adeguata sistemazione in campo, valorizzandolo al meglio. In caso contrario, con contratto in scadenza nel giugno del 2020, si provvederà a una cessione definitiva del 23enne: alcune squadre argentine sono interessate alle sue potenzialità, e il Toro proverà a dar luogo, partendo da questo presupposto, a una plusvalenza. O, quanto meno, a non rimetterci.