.

L'amichevole con l'Omegna altro test in vista della Coppa Italia

di Elena Rossin

Il ritiro sta volgendo al desio per la squadra granata, sabato sera ci sarà già il primo impegno ufficiale con il Lumezzane in Coppa Italia. In questi ultimi giorni di lavoro lontano da Torino le amichevoli che vengono disputate, a prescindere dal risultato, sono test molto utili per indicare dove ci sono delle lacune e di conseguenza dove si deve insistere a  lavorare al fine di migliorare e quali giocatori sono da Toro. Quest’ultima indicazione soprattutto in chiave di mercato visto che si chiuderà il 31 agosto e di conseguenza c’è tutto il tempo per portare in rosa nuovi giocatori, se sarà ritenuto che si debba farlo.

Quest’amichevole per i padroni di casa che ospitano la squadra granata è motivo di particolare orgoglio come si deduce dalle parole dell’assessore ai grandi eventi del comune di Omegna Luigi Songa: “Noi siamo particolarmente entusiasti di quest’esperienza, di aver accolto il Torino Fc a Omegna, e la valutiamo positivamente. Crediamo che tutto abbia funzionato secondo gli standard che ci eravamo dati, sicuramente qualche miglioramento nell’accoglienza è sempre possibile, però la macchina organizzativa ha funzionato bene. Vorrei ringraziare i tanti volontari che collaborano a questo evento in primis l’Omegna calcio, la protezione civile, il gruppo degli alpini e i Toro club della zona per la preziosa collaborazione. Tutto ciò ha aiutato, sicuramente, a costruire un’operazione importante. Operazione costruita facendo squadra con tutto il territorio: la Regione Piemonte, la provincia del Verbano-Cusio-Ossola, la provincia di Novara e i comuni limitrofi oltre, ovviamente, al comune di Omegna che fa un po’ da partner logistico principale di questa situazione. Crediamo che questo sia un investimento di marketing territoriale importante, non solo per Omegna, ma anche per tutto il lago d’Orta e per l’alta provincia di Novara e per tutta quella del Verbano-Cusio-Ossola. Auspichiamo di poter continuare un’operazione con il Torino Fc e crediamo che anche la società Omegna calcio stia lavorando in questo senso e ci auguriamo che per il futuro si possa vedere tanto granata sulle rive del lago d’Orta e nella città di Omegna”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente dell’Omegna calcio Matteo Fornara: “L’Omegna è una società di calcio centenaria che ha fatto sette anni di professionismo in serie C negli anni settanta, poi per varie vicissitudini alcuni anni fa siamo rinati e adesso stiamo facendo il campionato di Promozione per il terzo anno consecutivo, perché prima eravamo in prima categoria. Quest’anno avremmo voglia di fare qualche cosa di ambizioso e se il buon giorno si vede dal mattino stiamo iniziando bene grazie al ritiro qui da noi del Torino Fc sta andando benissimo e poi avremo anche un’altra amichevole con il Novara prima dell’inizio del campionato. Abbiamo iniziato la preparazione ieri e non ci sbilanciamo a fare pronostici perché la preparazione è iniziata ieri e gli ultimi tre anni non sono stati esaltanti. Per noi tornare all’Eccellenza e alla serie D sarebbe la dimensione giusta. Abbiamo uno stadio abbastanza bello e speriamo che sia piaciuto anche a quelli del Torino così avranno voglia di ritornare. Purtroppo abbiamo una tribuna inagibile e questo è un problema perché oggi in occasione dell’amichevole avremo qualche problema ad ospitare le autorità, però cerchiamo di fare al meglio quello che possiamo. Mi fa piacere ricordare che è stato Nicola Binda, il giornalista della Gazzetta dello Sport, alcuni anni fa a rimettere insieme il nostro gruppo e io ne sono diventato presidente quest’anno ed è divertente”.

Partite come quella che si disputerà fra poche ore, alle 17,30, con l’Omegna allo stadio Liberati della bella cittadina sul Lago d’Orta permetterà a Ventura di vedere se i suoi giocatori continuano a fare progressi nell’assimilare gli schemi e i movimenti di gioco che lui insegna loro durante gli allenamenti. Qualcuno potrà pensare che l’Omegna, in quanto squadra che milita in Promozione e ha appena iniziato la preparazione, potrebbe non essere l’avversario più indicato, ma non è così proprio perché quello che conta veramente è: vedere i progressi del Torino nell’avere un proprio gioco e nel saperlo imporre a prescindere da quale formazione affronta.