L'emergenza in attacco complica la già scarsa propensione al gol
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
A parte Diop, che è squalificato e solo domani si saprà se sarà accolto il ricorso presentato dal Torino per ridurre le tre giornate inflitte (una già scontata) dopo l’espulsione con il Cagliari, e Cerci e Meggiorini anche loro fermati per un turno dal giudice sportivo a seguito dell’ammonizione rimediata con il Palermo, Ventura per la sfida con il Parma al Tardini avrà tutti gli altri giocatori a disposizione, perché Caceres, Bakic e Jonathas da ieri sono tornati ad allenarsi regolarmente con i compagni essendo guariti dagli infortuni. Esiste un problema in attacco perché gli uomini sono contati Bianchi, Barreto, Jonathas e Kabasele – quest’ultimo come Barreto e Jonathas arrivato a gennaio e finora mai convocato da Ventura, infatti, sul sito ufficiale della società granata compare fra i giocatori della Primavera, ma non fra quelli della prima squadra - per ricoprire i due posti da punta mettendo così l’allenatore nella condizione di dover trovare le soluzioni più idonee per provare domenica a conquistare l’intera posta in palio, anche perché ormai il Torino manca l’appuntamento con la vittoria in trasferta dal venti gennaio quando batté il Pescara per due a zero con gol di Santana e Cerci.
Con il Parma l’assenza di Cerci può essere sopperita con più di una soluzione: optando come nella partita di andata per un centrocampo a tre con Brighi, Gazzi e Vives o anche inserendo al posto di Brighi o Vives Basha, da un po’ di tempo non più utilizzato, o l’oggetto misterioso Bakic, che seppur giovane è arrivato verso la fine del mercato estivo e finora non è mai stato fatto esordire da Ventura, oppure con il consueto modulo con due mediani e due esterni, quindi a destra ballottaggio fra Birsa e Stevanovic e a sinistra Santana, senza dimenticare che su questa fascia possono giocare anche gli stessi Birsa e Stevanovic, oltre che Vives e il giovane Menga che all’occorrenza può anche sostarsi a destra e che D’Ambrosio è anche capace di giocare più avanzato sia a destra sia a sinistra.
Se alla squalifica di Cerci, come si è visto, è possibile sopperire l’avere le punte di ruolo contate va ad acuire il problema del gol, infatti il Torino non brilla da questo punto di vista. Nell’attuale campionato su ventisette partite in undici i granata non hanno segnato (Siena-Torino 0-0; Torino-Inter 0-2; Torino-Udinese 0-0; Torino-Cagliari 0-1; Palermo-Torino 0-0; Roma-Torino 2-0; Juventus-Torino 3-0; Catania-Torino 0-0; Torino-Sampdoria 0-0; Udinese-Torino 1-0; Torino-Palermo 0-0) e se a questo si aggiunge che cinque gol li hanno fatti tutti in una volta contro l’Atalanta e che in tre altre gare ne hanno messi a segno tre per volta (Torino-Pescara 3-0; Torino-Siena 3-2; Cagliari-Torino 4-3) è presto spiegato il problema, infatti, su trentadue reti realizzate quasi la metà, quattordici, lo sono state in sole quattro partite. Il capocannoniere Bianchi (8 gol) domenica sarà a disposizione, ma il vice Cerci (5) no come neppure Meggiorini (2), per fortuna gli altri compagni che sono a quota due reti, Birsa, Brighi, D’Amborsio, Gazzi, Santana e Stevanovic, sono arruolabili e pure Basha (che siglò il gol della bandiera nella sconfitta dell’andata proprio con il Parma) e Glik fermi a uno. Perciò i tifosi sperano che Barreto e Jonathas, arrivati con il mercato di gennaio, siglino il loro primo gol in granata visto che Sansone (ingiustamente espulso proprio con i gialloblu per simulazione, anziché vedersi assegnato un rigore per aver subito un fallo in area) e Sgrigna, andati via durante la sessione invernale del calciomercato una rete a testa l’avevano realizzata.