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L'ennesimo blackout vanifica un'ottima prestazione del Toro

di M. V.

E' francamente complicato commentare l'ennesima sconfitta in rimonta del Toro sul campo dell'Inter, a fronte di una prestazione maiuscola per gran parte della partita mettendo spesso sotto i nerazzurri e costruendo regolarmente occasioni importanti. Ed è per queto motivo che Simone Zaza riesce a portare in vantaggio con ampio merito la formazione granata nel finale di primo tempo, in una giornata che era cominciata sull'onda dela sfortuna con un problema occorso al Gallo Belotti pochi istanti prima della partita e poi a Verdi, costretto ad uscire dal campo porima dell'intervallo e del vantaggio. Nella ripresa le cose non cambiano, i granata si coprono, non permettono alla squadra di Conte di creare pericoli ed anzi da un lancio di Ansaldi, Singo si procura, dopo l'esame del Var, il penalty che Ansaldi da ex realizza per il raddoppio.

Qui l'ormai immancabile blackout della squadra europea che ha perso più punti da situazioni di vantaggio, proprio contro chi invece vince passando spesso in svantaggio, e subito Sanchez accorcia le distanze. Il Toro si scioglie, due minuti e Lukaku impatta la gara. I granata paiono riprendersi, ma a sette minuti dal termine Nkoulou stende in area Hakimi, che parte in fuorigioco "annullato" dal'intervento del Var che considera una giocata il tocco dello stesso difensore: dal dischetto Lukaku non perdona e l'Inter completa la rimonta. Il segnale è chiaro, il Toro prova il tutto per tutto ma in contropiede, sul filo del fuorigioco, parte sempre Lukaku che serve sul secondo palo il liberissimo Martinez che può battere Sirigu per la quarta volta. Un bel Toro insomma, capace di proporre gioco, costruire occasioni, ancora una volta però punito da una mentalità troppo fragile a cui pare non si riesca a porre rimedio.


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