L’errore di Djidji con la Lazio, costato due punti al Toro, può essere paradossalmente prezioso
Fonte: Elena Rossin
Che cosa manca a questo Torino che entusiasma per le prestazioni che sta sfoderando? Potrebbe sembrare una domanda persino eccessiva e allarmistica visto che con Salernitana, Sassuolo e Lazio ha dominato gli avversari producendo gioco in un crescendo di tasso di difficoltà e conquistando sette punti, ma non è così, anzi. E’ proprio quando ci sono molti motivi per essere ottimisti che bisogna correre subito ai ripari per fare il salto di qualità. Nessuno vuole buttare la croce su Djidji, che tra l’altro in questo campionato sta facendo decisamente bene paragonato a quanto ha fatto in passato. Ma ieri sera il suo errore, evitabile, è costato caro, due punti, al Torino che al 90esimo stava meritatamente vincendo.
Sbagliare può capitare soprattutto a fine partita quando si è più stanchi e si ha di fronte un avversario di qualità, forte e abituato a lottare per evitare di soccombere, però bisogna sempre mantenere quella lucidità mentale che permette di valutare le situazioni. Nel caso specifico, Djidji poteva evitare l’intervento falloso e lasciare che la situazione venisse sbrogliata dai compagni, anche se si era in area. E’ vero che c’era l’1 a 0 da difendere e mantenere a un passo dal fischio finale, ma proprio per questo non si debbono correre rischi eccessivi tanto più che Muriqi andava verso l’esterno e per dirla tutta anche i compagni potevano essere posizionati un po’ meglio evitando che il biancoceleste entrasse in area e quindi non mettere Djidji nella condizione di intervenire in ritardo e in modo scomposto finendo per franare sull’avversario in area e causare il rigore, sull’assegnazione del quale non si può eccepire nulla.
Un secondo motivo di riflessione è che il Torino pur producendo parecchie occasioni da gol fa in proporzione fatica a segnare. Infatti in cinque partite ha creato 29 occasioni da gol (9 con l’Atalanta, 1 con la Fiorentina, 5 con la Salernitana, 10 con il Sassuolo e 8 con la Lazio) e fatto 8 reti (1 a testa nei primi due match, 4 nel terzo e di nuovo 1 nel quarto e 1 nel quinto).
In aggiunta i granata segnano quasi esclusivamente nei secondi tempi, solo Sanabria con la Salernitana lo ha fatto allo scadere del primo, e per di più anche verso la fine della gara infatti ben 6 gol su 8 sono arrivati dopo il 75esimo. Manca evidentemente precisione sotto porta e cinismo. Su questo di certo lavorerà Juric. Per cui paradossalmente l’errore di Djidji può essere prezioso se sarà capitalizzato e ci sarà inversione di tendenza già a partire da lunedì con il Venezia e ancor di più con la Juventus fra due sabati. Juric a fine partita commentandola ha detto: “Siamo stati polli” ed è bene che il Torino non diventi anche struzzo mettendo la testa sotto la sabbia, piuttosto si trasformi in volpe.