L'uomo copertina del 2020 - Torino, ritratto di Andrea Belotti
Finisce oggi l'anno più difficile dell'era moderna. Per l'uomo e pure per lo sport. Un 2020 fatto di sofferenza, di pause, di paure, d'attesa. Un 2020 dove esser stati protagonisti è stato ancora più difficile, per mille e più motivi. Per questo Tuttomercatoweb.com ha deciso di raccontare, squadra per squadra, coi propri corrispondenti sul campo, L'uomo copertina del 2020.
L'UOMO COPERTINA
E’ come un vero capitano: la barca sta affondando malamente, ma lui non lascia la sua postazione. E, anzi, sta provando a raddrizzare la rotta in tutti i modi. Andrea Belotti è così, simbolo di un Torino in profonda crisi da diversi mesi ma che cerca di rialzarsi. E se i numeri della squadra sono impressionanti, con 20 sconfitte nelle 35 gare del 2020 e con addirittura 74 gol subiti, quelli del Gallo sarebbero da Champions League. Perché su 46 reti totali realizzate, il 9 granata ha messo la firma su 18 di questi, oltre a prestazioni che quasi mai sono andate al di sotto della sufficienza. E poi sta continuando a scalare la classifica all time del club: contro l’Udinese ha centrato quota 100, ora è all’ottavo posto e gli manca una sola rete per centrare la sesta stagione consecutiva in doppia cifra. Ha messo la firma sulla salvezza dell’anno scorso segnando 16 volte, che diventano 22 totali se si aggiungono i preliminari di Europa League, ed è ripartito come aveva finito, arrivando a 9 nelle prime 13 apparizioni. E’ l’uomo cui si aggrappa Marco Giampaolo per cercare di salvare la sua panchina e tutto il Toro, che naviga nelle agitatissime acque di un ultimo posto in classifica e con l’incubo della retrocessione. Il futuro del Gallo, almeno fino a giugno, sarà ancora granata: il 2021 può essere l’anno della svolta dentro e fuori dal campo, perché a febbraio diventerà papà e in estate ci saranno gli Europei. “Può chiudere la carriera qui al Toro” ripete il direttore sportivo Davide Vagnati ogni volta che ne ha l’occasione. Per il rinnovo di un contratto con scadenza giugno 2022, però, ci vorrà ancora tempo. Bisognerà capire quali saranno le intenzioni di Belotti e, soprattutto, quelle del presidente Urbano Cairo: un Toro così sta diventando troppo stretto per un giocatore così. E, per la prima volta nella storia, sono gli stessi tifosi ad augurarsi una carriera diversa per il Gallo, diventato idolo come mai ce n’erano stati prima. Un amore incondizionato, un matrimonio che tutti si augurano possa continuare: vorrebbe dire che il Toro sta provando a tornare grande. E che sta cercando di meritarsi Belotti.