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La classifica è molto deludente ma il Torino non tema la retrocessione

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it

Il Torino sta ottenendo risultati molto negativi e questo preoccupa i tifosi perché temono che possa essere risucchiato nella lotta per non retrocedere. Calma e sangue freddo, il pericolo oggi non c’è nonostante il distacco dalle terzultime, Carpi e Palermo, sia di sole cinque lunghezze. Non c’è quest’imminente pericolo perché in mezzo ci sono Udinese e Sampdoria e l’Atalanta ha gli stessi punti del Torino, quindi i granata dispongono di un cuscinetto di salvataggio che in questo momento li tiene a debita distanza dal pericolo. In più il calendario della squadra di Ventura non è proibitivo perché nelle ultime otto partite cinque non sono proibitive, infatti, due sono con formazioni che non precedono i granata in graduatoria, Atalanta e Udinese, e altre tre sono con squadre che non hanno nulla da chiedere a questo campionato perché sono distanti dalla bagarre per salvarsi e non possono aspirare a posti nelle competizioni europee, Bologna, Sassuolo ed Empoli.

Anche in caso di sconfitta con l’Inter, fra due settimane, il Torino avrà ancora tutto il tempo per non continuare a scivolare verso la parte bassa della classifica. Già nel prossimo turno di campionato ci saranno scontri fra altre squadre che potranno essere utili per non vedere peggiorare troppo la situazione del Torino. Udinese-Napoli, Atalanta-Milan e Fiorentina-Sampdoria in particolare, ma anche Carpi-Sassuolo, Juventus-Empoli, Chievo-Palermo, Genoa-Frosinone e Bologna-Verona. Con i giochi ancora aperti per lo scudetto e per l’ultimo posto utile per la Champions, il terzo, chi lotta per questi obiettivi punterà a conquistare punti con le squadre meno forti senza prendere sotto gamba le partite e questo indubbiamente va a tutto vantaggio del Torino.

Chiaramente i granata non possono gettare altri punti al vento, dando pure per già perse le partite con Inter, Roma e Napoli basterebbe pareggiare tutte le altre per restare in serie A o anche solo vincerne una e pareggiarne altre due, perché trentotto punti finali dovrebbero essere sufficienti. Il Palermo deve ancora affrontare la Juventus, l’Atalanta, il Frosinone e la Sampdoria, mentre il Carpi dovrà vedersela con Milan, Juventus e Udinese e il Frosinone con Inter, Palermo, Milan e Napoli. Se il Torino eviterà di concedere un tempo agli avversari, non cadrà più in madornali errori difensivi come quello che ha propiziato il gol di Khedira nel derby, eviterà falli inutili come quelli che hanno concesso al Genoa prima di pareggiare, Molinaro su Ansaldi e Acquah su Izzo, e poi di vincere e Ventura punterà sempre su giocatori che possono dare quel qualche cosa in più, il Maxi Lopez visto nel secondo tempo del derby non può stare a scaldare la panchina, arbitri e loro assistenti permettendo, non ci saranno lotte per non retrocedere. Quel che è stato fatto appartiene al passato, per il futuro più prossimo basta un po’ d’impegno e determinazione perché prendersi cinque punti su un totale di ventiquattro in palio sono veramente uno sforzo minimo.