La differenza reti negativa è il vero problema del Torino
Fonte: Elena Rossin
Diciotto gol fatti e ventuno subiti in quindici partite: sono questi i numeri che mettono in chiara evidenza che il Torino non ha trovato ancora l’equilibrio e per questo sta rendendo meno delle aspettative. Qualche barlume di miglioramento lo si è visto nelle ultime due partite con Genoa e Fiorentina così come lo si era visto con il Brescia, ma queste tre squadre sono in difficoltà e lo si è constatato anche nel confronto diretto con il Torino. Allo stesso tempo, però, i granata hanno faticato un po’ più del dovuto nel segnare con il Genoa, infatti, il gol è arrivato solo al 77esimo e grazie a un colpo di testa di Bremer, un difensore, su sviluppo da calcio d’angolo e hanno rischiato di compromettere la vittoria nel finale con la Fiorentina e solo le parate di Sirigu hanno fatto la differenza sui tiri di Chiesa (61’) e Sottil (70’) prima che Ansaldi segnasse la seconda rete (71’) e poi un paio di prese alte a scongiurare pericoli e ancora la parata a terra su Milenkovic (89’) e comunque nel recupero un gol l’hanno subito da Caceres (91’).
Il quadro è completo se poi si aggiunge che con il Genoa le occasioni da gol sono state 5, i tiri 10 con 3 in porta e 1 gol e 2 parate di Radu 1 delle quali decisiva, mentre i rossoblù di occasioni ne hanno avute 4, hanno fatto 5 tiri con 3 in porta e Sirigu ha dovuto fare 1 parata. E con la Fiorentina 4 occasioni da gol con 2 gol realizzati a fronte delle 7 dei viola e 1 rete fatta, i tiri dei granata sono stati 8 dei quali 5 in porta e Dragowski ha dovuto fare 2 parate con 1 decisiva, mentre la squadra di Montella di tiri ne ha fatti 9 dei quali 5 in porta e Sirigu ha dovuto effettuare 3 parate 1 delle quali decisiva.
Domenica all’ora di pranzo il Torino dovrà vedersela al Bentegodi con il Verona e per la squadra di Mazzarri sarà un bel banco di prova poiché gli scaligeri hanno un gioco più strutturato di quello di Genoa e Fiorentina, anche se faticano e molto a segnare, mentre hanno una fase difensiva abbastanza solida. Gli uomini di Juric sono sedicesimi per gol fatti, 14, ma quinti per quelli subiti, 17, mentre quelli di Mazzarri tredicesimi, 18 le reti realizzate, e decimi con 21 gol subiti. Entrambe le squadre hanno una differenza reti negativa di meno 3. Il Verona è più dinamico del Torino, infatti, percorre più chilometri 109,218 a 103,45.
Il Torino per avere la meglio sul Verona non solo dovrà fare attenzione in fase difensiva a non commettere errori ai quali Sirigu non riesca a metterci la solita pezza, ma dovrà anche, se non soprattutto, essere molto più propositivo in modo da mettere n difficoltà gli scaligeri in fase difensiva ed essere chirurgico la momento del tiro in porta. Una squadra che vuole andare più in alto del centro classifica non può avere una differenza reti negativa: da quando il Torino è tornato in Serie A, stagione 2012-2013, tutte le squadre che hanno avuto accesso alle competizioni europee direttamente o partecipando ai preliminari hanno sempre avuto una differenza reti positiva almeno di sei.