La doppia cifra anche quest’anno per Belotti non è più un miraggio: che i compagni lo aiutino!
Fonte: Elena Rossin
Otto gol in un’annata dove tre infortuni ci hanno messo lo zampino non sono pochi e a tre partite dalla fine del campionato la possibilità di arrivare a 10, quindi in doppia cifra come sempre accaduto da quando indossa la maglia del Toro, per Andrea Belotti non è più un miraggio, anzi è una concreta possibilità. Certo per un bomber non è chissà quale traguardo, ma viste le circostanze lo diventa. Il “Gallo” con la tripletta di ieri all’Empoli ha raggiunto l’obiettivo dei 100 gol con la maglia granata superando Ciccio Graziani. Ha permesso al Torino di vincere al Castellani, cosa che non era mai accaduta nei confronti fra le due squadre in Serie A. Ha fatto schiodare la squadra dall’undicesimo posto facendola arrivare nella parte sinistra della classifica. Ha ribaltato il risultato entrando al minuto 71’, anche se qualcuno dirà che i toscani erano in 10 e poi hanno chiuso in 9 per le espulsioni di Verre e Stojanovic e che il secondo rigore forse non c’era, ma se ne sono visti assegnare di ben più discutibili. Una cosa però è certa Belotti ieri ha fatto la differenza, alla faccia della scadenza del contratto a giugno e del non rinnovo o di qualsiasi altra cosa, perché il Torino fino a prima del suo ingresso in campo, a parte un paio di tiri di Pobega e il secondo in particolare, sembrava proprio non riuscire a segnare e stava perdendo. E questo è un fatto ineccepibile. Non ultimo, Andrea è il granata che ha segnato più di tutti in questo per lui difficile campionato.
Belotti è il capitano ed è ancora il giocatore più importante. Anche solo pensare che potrebbe andare via fa salire l’ansia perché chi potrebbe riuscire a segnare nel Torino con la sua continuità? Sanabria? Improbabile. Pellegri? Potrebbe, ma i tanti problemi fisici che ha avuto a soli 21 anni non depongono a suo favore. Un altro attaccante che il Torino reperirà sul mercato? E chi? I bomber costano e chiedono stipendi elevati oltre a voler giocare in squadre competitive e stare al più a metà classifica non va nella direzione di essere competitivi. E’ il segreto di Pulcinella che ormai i rapporti tra il presidente Urbano Cairo e Andrea Belotti non sono più idilliaci come un tempo, anzi per dirla tutta si sono incrinati. Andrea ha 28 anni, il prossimo 20 dicembre ne compirà 29 ed è arrivato all’ultima possibilità di giocare in una squadra che ambisca a qualche traguardo importante o che almeno disputi le coppe europee per cui è ovvio che per restare chieda garanzie sul piano tecnico prima ancora che soldi, non essendo un mercenario sempre alla ricerca dell’ingaggio migliore come ha dimostrato in questi sette anni di permanenza al Torino. In granata il massimo traguardo è stato quello di disputare i preliminari di Europa League perché il Milan era stato escluso, cosa che non va mai dimenticata.
Belotti è il capitano ed è ben voluto dai compagni ed è per questo che lo devono aiutare a segnare i due gol per arrivare alla doppia cifra. In tre partite è possibile. Gli avversari non sono i più facili, a iniziare dal prossimo, il Napoli. I partenopei sono certi di disputare la prossima Champions, sono terzi con 70 punti e la Roma che è quinta ne ha 59, mentre tentare di vincere lo scudetto è orai cosa quasi impossibile visto che il Milan ha 77 punti e l’Inter 75, ma resta ancora una “fievolissimissima” speranza. Poi ci sarà il Verona ed infine la Roma. Queste ultime due squadre si tanno giocando ancora qualche cosa: i gialloblù le residue e veramente minimali chance di accedere alla Conference League e i giallorossi devono mantenere il quinto posto per andare in Europa League. Venderanno tutti cara la pelle, ma questo a prescindere da quali saranno risultati finali non impedisce a Belotti di provare a segnare ancora almeno due gol così da arrivare a 10. E se i compagni non solo lo rispettano come capitano, ma anche gli vogliono un po’ di bene lo devono aiutare. Anche Juric deve dargli la possibilità di giocare per riuscirci e la società dovrebbe essere orgogliosa di un giocatore come lui. I tifosi del Toro di certo lo sosterranno affinché questi due gol li segni, magari anche sperando che poi questo sia il volano per la sua permanenza.