La gara con la Lazio non deve lasciare rimpianti per il futuro del Torino
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
La partita di domani con la Lazio per il Torino è decisamente impegnativa non solo perché i granata giocano anche in Europa League e questo sottrae loro forze fisiche e mentali e hanno meno tempo per preparare le partite di campionato dovendo cimentarsi il giovedì in campo internazionale, ma assume grande importanza anche per la classifica perché al termine del campionato mancano dodici gare e l’obiettivo per la squadra di Ventura non può essere altro che arrivare in un posto utile per disputare l’Europa League della prossima stagione, quindi inevitabilmente il Torino deve arrivare almeno sesto. Oggi si contendono il quinto e il sesto posto Fiorentina e Sampdoria che sono appaiate a quarantadue punti, ne hanno sei in più dei granata, e anche loro domani dovranno vedersela rispettivamente in casa con il Milan, che è al decimo posto e per risultati e gioco è nel mirino della critica, e in trasferta con la Roma che è seconda e deve tenere a distanza il Napoli - atteso alle diciotto a Verona dall’Hellas che ha un piccolo margine su chi sta cercando di evitare di finire risucchiato nella lotta per non retrocedere - e la Lazio. L’intreccio che offre questa ventisettesima giornata è di quelli tosti e molto intriganti, chi perde rischia di finisce però due volte svantaggiato nel caso che le dirette concorrenti vincano. Senza dimenticare che ci sono anche Genoa e Inter, oltre ovviamente al Milan, che sono in corsa con il Torino per lo stesso obiettivo, anche il Palermo che però ieri ha perso con la Juventus. Il Genoa ha un punto in più dei granata e deve recuperare la partita con il Parma e oggi pomeriggio riceve il Chievo che sta lottando per non finire in serie B. L’Inter, appaiata con i granata all’ottavo posto, continua ad alternare alti e bassi e in serata ospita il Cesena che è in piena zona retrocessione.
La Lazio ha dieci punti più del Torino, ha vinto cinque partite in più (14 a 9), ne ha pareggiate cinque in meno (4 a 9) e ne ha perse otto esattamente come i granata, ha realizzato diciassette gol di più (47 a 30) e ne ha subiti uno in meno (27 a 28). Entrando nel dettaglio, in casa il Torino in tredici gare ha conquistato ventuno punti (cinque vittorie Udinese 1-0, Parma 1-0, Genoa 2-1, Sampdoria 5-1 e Napoli 1-0; sei pareggi Inter 0-0, Fiorentina 1-1, Atalanta 0-0, Palermo 2-2, Milan 1-1 e Cagliari 1-1 e due sconfitte Verona 0-1 e Sassuolo 0-1) andando in gol quindici volte e incassando nove reti, mentre la Lazio in trasferta di punti ne ha incamerati diciannove (cinque vittorie Palermo 0-4, Fiorentina 0-2, Parma 1-2, Udinese 0-1 e Sassuolo 0-3; quattro pareggi Verona 1-1, Chievo 0-0, Inter 2-2 e Roma 2-2 e altrettante sconfitte Milan 3-1, Genoa 1-0, Empoli 2-1 e Cesena 2-1) frutto di venti reti fatte e quattordici subite. C’è un sostanziale equilibrio fra quello che fanno i granata in casa e ciò che fanno i biancocelesti in trasferta. Proseguendo però nell’analisi dei dati statistici quasi tutti i numeri indicano una superiorità della squadra di Pioli: media gol fatti Torino 1.2 Lazio 1.8; angoli 4.8 a 5.3; possesso palla 25’:27’’ a 27’:24’’; tiri nello specchio della porta 4.6 a 6; tiri totali 12.9 a 13.6; palle giocate 527.3 a 600.2; percentuale passaggi riusciti 66.1 a 66.1; giocate utili 85.5 a 93; supremazia territoriale 8’:47’’ a 11’:31’’; percentuale protezione area 50.7 a 55.5; percentuale pericolosità 45.5 a 56.1; percentuale attacco alla porta 48.9 a 48; falli commessi 14 a 17.5.
Il Torino ha un organico parecchio ridotto in assoluto per competere su due fronti (con anche giocatori giovani che stanno compiendo un percorso di crescita che li rende inevitabilmente meno esperti quando devono confrontarsi con avversari di livello) e in più ha tre giocatori infortunati, Vives, Gonzalez e Masielllo, non ha quindi grandi possibilità di effettuare il turnover, pertanto deve sopperire a queste carenze disputando sempre partite perfette. Con l’Udinese non l’ha fatto e ha perso e la Lazio è sicuramente un avversario più forte dei friulani, che sono una squadra alla portata di quella granata, quindi per la banda di Ventura c’è solo una strada per affrontare la Lazio: concentrazione e determinazione. Lottare su ogni pallone, non commettere errori e segnare, evitando al contempo di prendere gol. Pensare allo Zenit non è concesso, prima l’impresa con la Lazio poi quella con i russi per continuare l’avventura senza rimpianti.