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La gara con la Roma va tenuta come base ora si pensi al Cagliari

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

Il peggior errore che potrebbe commettere il Torino è quello di crogiolarsi nei complimenti ricevuti per essere stata la prima squadra ad aver fermato sul pareggio la Roma. Una rondine non fa primavera, anche se c’erano già state avvisaglie positive con Milan e Inter, altre formazioni che ambiscono ai primi posti in classifica. Meglio non dimenticare le partite disputate con Verona e soprattutto con il Livorno, perché domenica c’è il Cagliari, squadra in difficoltà, ma con una rosa di tutto rispetto che può e deve ambire a una posizione in classifica superiore all’attuale.

 

Il Torino deve imparare a guardare avanti, per farlo però deve mettere una maggiore distanza dal gruppetto che sta nelle ultime posizioni, tre punti dalle terz’ultime, Sassuolo e Sampdoria, sono un magro bottino che costringe inevitabilmente a pensare anche a chi sta dietro. E’ vero che di mezzo ci sono Cagliari e Bologna a quota dieci e a pari punti Livorno, Parma e Milan, però se da una parte la folla è nutrita, quindi garantisce un certo cuscinetto di protezione, dall’altra la classifica è troppo corta per dormire sonni del tutto tranquilli. Ecco perché è indispensabile che il Torino torni dalla trasferta in Sardegna con i tre punti in modo da vivere serenamente la sosta dovuta agli impegni della Nazionale. Non sarà per nulla facile strappare una vittoria a Cagliari poiché la squadra di Lopez deve far dimenticare la sconfitta casalinga con il Bologna e anche le due ultime trasferte foriere di zero punti con Lazio e Verona.

 

Ventura avrà il “lusso” di poter contare su quasi tutti i giocatori, poiché in infermeria, salvo nuovi infortuni (ogni scongiuro è ammesso), rimangono Rodriguez, Farnerud e Larrondo, un giocatore per reparto e visto il recente affollamento è già di per sé una grande notizia, e per di più i tre sono incanalati verso la guarigione. Il mister granata di conseguenza avrà a diposizione più soluzioni per affrontare il Cagliari e potrebbe persino concedere a chi finora non ha potuto rifiatare, a causa dell’emergenza sanitaria, un turno di riposo in panchina. La possibilità, come già avvenuto con la Roma, che i granata scendano in campo al Sant’Elia con la difesa a quattro è più che concreta: Darmian, Bovo, Moretti e D’Ambrosio sono i candidati con Glik a riposo. A centrocampo Gazzi e uno fra Vives e Brighi e in attacco Cerci, Immobile, Meggiorini e El Kaddouri con Barreto pronto a dare il suo contributo a gara in corso. Comunque a prescindere da chi giocherà il Torino deve fortemente volere la vittoria e perseguirla fino al triplice fischio finale, un’altra partita rocambolesca (gol: 37’ Sau su rigore, 47’ Cerci, 54’ Stevanovic, 75’ Conti, 87’ Pinilla su rigore, 92’ Bianchi su rigore e 94’ Conti) e non positiva, non solo per il risultato, (primo tempo giocato senza pressare abbastanza da parte del Torino) come quella dello scorso anno a Cagliari è da bandire per il bene delle coronarie dei tifosi del Toro e della classifica.


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Domenica 15 dicembre
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