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La lotta all’Europa League passa anche dal limitare i gol subiti

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

Sia ben chiaro che non è in discussione la difesa del Torino che è l’ottava del campionato a pari merito con quella del Genoa, o almeno non lo è più di quasi tutte quelle delle altre squadre di serie A perché se da una parte i quarantacinque gol incassati dai granata in trentaquattro partite non sono pochissimi, visto che la media è 1,32 a partita, dall’altra c’è dà evidenziare che solo Roma e Juventus hanno mantenuto la loro porta decisamente ben blindata e incassato meno di una rete a partita, rispettivamente diciannove (media 0,55) e ventidue (0,64). Tutte le altre squadre che in classifica precedono il Torino, ovvero Inter, Napoli, Fiorentina, Parma e Milan, hanno una media superiore di un gol subito a gara, per la precisione nerazzurri 1,02 (35 reti incassate), azzurri 1,05 (36), viola 1,11 (38), gialloblù e rossoneri 1,29 (44). Messe peggio sono Lazio e Verona che hanno gli stessi quarantanove punti del Torino però hanno incassato 47 (media 1,38) e 58 (1,7) reti. E’ evidente quindi che la lotta per aggiudicarsi l’ultimo posto utile per l’Europa League, il sesto, passerà anche da chi riuscirà a rendere la propria porta più inviolabile o meno violata, vedendo il tutto da un altro punto di vista.

 

Padelli, Gomis, Darmian, Maksimovic, Glik, Bovo, Moretti, Rodriguez, Masiello, Pasquale, Vesovic e anche D’Ambrosio, passato da gennaio all’Inter, hanno contribuito come Immobile e Cerci con i loro gol realizzati e tutti gli altri compagni a portare il Torino dove si trova adesso e sicuramente tenteranno il tutto per tutto nelle rimanenti quattro partite per acciuffare il sesto posto. Però l’attenzione che dovranno mettere i difensori dovrà essere ulteriormente aumentata soprattutto nei finali di tempo poiché è negli ultimi quarti d’ora, sia della prima sia della seconda frazione di gioco, che il Torino subisce il maggior numero di gol: 11 fra il 30’ e il 45’ più eventuale recupero  che corrisponde al  24 per cento e 12 fra il 75’ e il fischio finale che vuol dire 26 per cento. Confrontando i dati degli ultimi quarti d’ora con i primi e i secondi blocchi da quindici minuti dei rispettivi tempi salta agli occhi che c’è un divario molto alto, infatti, da inizio gara al 15’ e dal 45’ al 60’ i gol incassati sono stati 5 per ogni blocco equivalente all’11 per cento e nella parte centrale delle due frazioni di gioco le reti incassate sono state rispettivamente 6 con una media del 13 per cento.

 

Non saranno però solo i difensori a dover aumentare la soglia dell’attenzione perché è fondamentale che arrivi un contributo determinante alla fase difensiva anche dai centrocampisti e persino dagli attaccanti. Nessun aspetto della gara può essere sottovalutato e tutto concorre all’obiettivo, altrimenti il Torino rischia di vanificare il fatto di avere il capocannoniere della serie A, Immobile, e un assist man oltre che realizzatore come Cerci. Continuare a segnare e blindare la propria porta è l’obiettivo del Torino per non lasciare nulla d’intentato e provare ad andare in Europa League.