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La rabbia e l’atteggiamento famelico che i giocatori del Torino devono apprendere da Longo

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Moreno Longo

“Il morale della squadra è fatto anche di rabbia perché i giocatori vorrebbero uscire da questa situazione al più presto, ma c'è da capire che c'è bisogno di soffrire e affrontare la partite con ferocia e con atteggiamento famelico. La rabbia va portata in campo e trasformata in risultati utili”: con questa risposta data senza giri di parole Moreno Longo ha detto quale fosse l’attuale morale dei giocatori del Torino e ha colto l’occasione per indicare quale sia l’atteggiamento da avere per superare le difficoltà.

Solo chi è granata, come lo è Longo, poteva centrare così perfettamente il nocciolo della questione perché con soli cinque punti che separano dal terzultimo posto la situazione del Torino è delicata e non permette di continuare con il non raccogliere punti. E’ vero che al termine del campionato mancano ancora quattordici partite e il margine per invertire la rotta c’è, ma è anche altrettanto vero che la crisi è ancora più difficile da superare quando la squadra è formata da giocatori che non sono abituati a lottare per non retrocedere in Serie B e quando la suddetta squadra si è infilata nel vortice di prestazioni al di sotto delle reali capacità e ha una grande difficoltà nel creare azioni da gol e nel segnare.

Ecco perché Longo ha colto l’occasione per indicare che cosa va fatto: “C'è bisogno di soffrire e affrontare la partite con ferocia e con atteggiamento famelico. La rabbia va portata in campo e trasformata in risultati utili”. Solo con questo tipo di atteggiamento il Torino riuscirà a risollevarsi e i giocatori devono farlo proprio, non basta che Longo lo abbia perché sono loro che in campo devono assolutamente averlo altrimenti la rabbia per la situazione è solo aria fritta.