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La rinascita del Fila è l’epica vittoria dei veri tifosi del Torino

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it

Domani sabato 17 ottobre 2015 sarà una giornata memorabile per la Storia del Toro e per la sua gente perché sarà posata la prima pietra della ricostruzione dello stadio Filadelfia, fucina del Grande Torino e di generazioni di calciatori che hanno indossato la maglia granata e poi hanno contribuito a scrivere pagine importanti o anche memorabili del calcio italiano. Il Fila, com’è chiamato con affetto e familiarità, è soprattutto la Casa, proprio con la C maiuscola, dei tifosi del Toro. Con disprezzo assoluto e colpe gravi di chi non è del Toro e non ama il calcio è stato lasciato morire e poi abbattuto e come testimonianza di quello che fu ne rimangono solo alcuni resti.

Ci sono voluti decenni, ma alla fine i tifosi del Toro hanno vinto e quello stadio sarà ricostruito, non identico né per struttura né per modalità di fruizione, ma tornerà a esistere. In molti saliranno sul carro dei vincitori e si pavoneggeranno attribuendosi meriti che non hanno sulla ricostruzione, piccoli esseri meschini capaci solo di atteggiarsi a chissà chi. I veri tifosi del Toro supereranno anche questo che alla fine è un neo e potranno festeggiare ed essere orgogliosi per essere riusciti in un’impresa che in tanti momenti è parsa quasi impossibile.

La festa inizierà domani e vivrà un’altra tappa importante il giorno che termineranno i lavori della parte sportiva, la prima che vedrà la luce, e ancor di più quando anche la parte aggregativa-culturale sarà edificata e dichiarata agibile. Infine questa festa terminerà il giorno che tutta la struttura sarà completata, agibile e vivibile. I tifosi del Toro non hanno ancora finito di lottare per riavere il Fila, adesso devono continuare a tenere il fiato sul collo di tutti per far sì che il più presto possibile l’opera sia portata a termine. La loro voce continuerà a innalzarsi ogni volta che si presenterà un intoppo o un problema durante i lavori, vigileranno e lo faranno con, se possibile, ancora più determinazione di prima perché hanno battagliato contro tutto e tutti e continuano a farlo per loro stessi, per il Grande Torino, per Gigi Meroni, per Giorgio Ferrini, per Don Aldo Rabino e per tutti quelli che oggi non ci sono più, ma che non si sono mai arresi e hanno sempre voluto che il Fila rinascesse.


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