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La sfortuna di Millico, sempre un evento negativo nel momento clou

di M. V.

La storia di Vincenzo Millico ha dell'incredibile, attanagliato dalla jella ma nonostante tutto capace sempre di risollevarsi. Le qualità del calciatore sono indubbie, ma ogni anno qualcosa lo rallenta nel suo processo di crescita. Nel 2017/2018, l'attuale diciannovenne del vivaio, nel pieno della crescita, venne colpito da un problema al menisco che gli fece saltare quasi tutto il finale di stagione. L'annata successiva vive il suo boom di maggiore spicco, quello che non ha lasciato nessuno indifferente di fronte alle sue gesta da campione per la categoria, con reti di pregevole fattura ma soprattutto una media realizzativa fuori dalla norma, con ventiquattro reti messe a segno in sole diciotto partite che hanno fatto apparire la rosa di Coppitelli ben più forte di quanto non lo fosse in realtà (andata chiusa al secondo posto, a tre punti dalla capolista). Anche qui, tuttavia, un infortunio al bicipite femorale lo ha stoppato sul più bello, soprattutto non ha permesso di averlo a disposizione nella finale di Coppa Italia, poi persa, contro la Fiorentina, Quest'anno le cose parrebbero migliori, con la rete in Europa League al Debrecen, ma un errore nella gestione dell'ultimo giorno di mercato gli negherà il prestito in B. Nella stagione in corso, per lui sono già undici (per un totale di due partite e mezza quanto a minutaggio) le presenze complessive messe a referto in prima squadra, ma anche qui l'intoppo, quello relativo al Coronavirus, che ne ha impedito, di nuovo, una possibile svolta.


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