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La stucchevole pantomima dei ricorsi: sarebbe più logico usare il buon senso e giocare subito Atalanta-Torino

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Esultanza gol Belotti

Ciò che era accaduto lo scorso campionato con la Lazio si sta ripetendo quest’anno con l’Atalanta: il Torino impossibilitato a giocare il 6 gennaio scorso a causa di un focolaio Covid nel gruppo squadra era stato fermato dall’Asl che aveva messo tutti i granata in quarantena e quindi la squadra non si era presenta in campo e allora gli avversari hanno chiesto la vittoria a tavolino. La Lazio non la ottenne nei vari gradi di giudizio e alla fine la partita di disputò prima dell’ultima di campionato. Quest’anno molto probabilmente sarà uguale poiché all’Atalanta resta l’appello al Collegio di Garanzia del Coni, l’udienza è fissata per il 13 aprile, e se la sentenza darà ragione la Torino, come hanno già fatto il giudice sportivo e la Corte sportiva d’appello della Figc, la Lega Serie A dovrà stabilire il calendario del recupero, anzi dei recuperi perché ci sono, per lo stesso motivo, da giocare anche Bologna-Inter, Fiorentina-Udinese, Salernitana-Venezia e Udiense-Salernitana.

Tenuto conto dei precedenti dell’anno scorso è veramente stucchevole l’iter dei ricorsi che fa solo perdere tempo e sposta verso la fine del campionato la disputa di queste gare, che oltretutto coinvolgono squadre che lottano per i primi posti in classifica, Inter e Atalanta e anche la Fiorentina che concorre per un posto in Europa, e per non retrocedere in Serie B, Salernitana e Venezia .  E la regolarità del campionato dove va a finire? Il recupero di Atalanta-Torino potrebbe essere messo a calendario il 27 aprile, quindi non proprio a fine torneo, ma resta il fatto che dal 6 gennaio, se la data della gara sarà effettivamente a fine del prossimo mese, saranno passati più di due mesi e mezzo e c’è una bella differenza fra il disputare un match all’inizio del girone di ritorno o verso la fine, quando si decidono i verdetti e anche quando lo stato di forma delle squadre è differente. A fine stagione non si può essere “freschi” come a metà campionato. Il Torino è a metà classifica e di conseguenza non trarrà né vantaggi né svantaggi, ma l’Atalanta o l’Inter, la Fiorentina, la Salernitana e il Venezia? Ovviamente chi fa ricorso spera di ottenere tre punti senza dover giocare, ma se poi tanto le gare si disputano che senso ha visto che poi non è scontata la vittoria sul campo per nessuno.

Dovrebbe prevalere il buon senso, ma si sa che nel calcio come in tutti gli altri campi della vita così non è, come lo dimostrano i fatti sia per ciò che concerne la pandemia da più di due anni sia per il conflitto fra Russia e Ucraina con tanto d’intromissione più o meno diretta di tantissimi altri paesi. E così alla fine chi se ne importa da una parte della regolarità del campionato esattamente come dall’altra delle vite e delle condizioni economiche a livello globale delle persone comuni. L’importante è che chi tira i fili del calcio e del Mondo continui a farlo disponendo per i propri fini delle altre persone e soprattutto arricchendosi sempre più.


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