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La terribile involuzione di Singo e la perdita del posto da titolare

di M. V.

Il talento di casa Toro Wilfried Singo, giunto dalla Primavera granata in cui era stato acquistato, ha fatto passi da gigante in prima squadra, imponendosi in breve tempo e conquistando il posto da titolare a suon di galoppate sulla fascia ed una fisicità invidiabile, soprattutto per un calciatore della sua età. Un talento che non è passato inosservato, perché su Singo sono piombate squadre di certo livello, con il Torino che ha deciso di non farsi ingolosire da una persino troppo facile plusvalenza. Ora però, dopo due stagioni importanti, la sua crescita si è interrotta bruscamente, anzi, è stata sostituita da una parabola discendente piuttosto preoccupante, e talmente evidente da fargli perdere il posto in squadra. L'ivoriano, che ha anche convinto la propria nazionale a metterlo in organico, non punta più l'uomo, non si inserisce più sui traversoni e pare aver perso coraggio e intraprendenza, tutti ingredienti, questi, che adesso enfatizzano ancora di più una qualità nel gioco con i piedi piuttosto scadente e mai veramente migliorata. Tuttavia, a ventidue anni ancora da compiere, di tempo per rimettersi in carreggiata ce n'è ancora molto, ma deve essere lui il primo a convincersene.