La vista sull’Europa c’è: il primo ostacolo per andarci è il Bologna
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Passano le settimane e il Torino consolida la sua posizione in classifica, ora giunge il momento più delicato quello di provare a staccare le altre squadre per cercare di acciuffare il quinto posto che dà accesso sicuro all’Europa League, mentre il sesto potrebbe non essere sufficiente in quanto legato al nome delle squadre che si aggiudicheranno la finale della Coppa Italia, competizione che il Torino ha abbandonato al primo approccio quando il diciassette agosto, al terzo turno eliminatorio, incontrò il Pescara e fu sconfitto per due a uno ed eliminato. Se tra questa sera e il prossimo martedì la Fiorentina avrà la meglio sull’Udinese e se i viola termineranno la stagione nei primi cinque posti allora anche chi arriverà sesto accederà all’Europa League.
Oggi il Torino è al sesto posto in coabitazione con l’Inter a quota trentatre, c’è però da tenere presente che il Parma ha disputato una partita in meno, quella con la Roma, a causa dell’impraticabilità del terreno dell’Olimpico romano. Il Verona che è quinto ha trentacinque punti e la Fiorentina, che ha un margine di sicurezza maggiore rispetto alle inseguitrici, è quarta con quarantuno punti, quindi guardando avanti il Torino è in piena lotta per aggiudicarsi la possibilità di disputare l’Europa League. Vanno però anche considerate le squadre che seguono poiché la Lazio ha trentun punti, il Milan ventinove e il Genoa e l’Atalanta sono un po’ più distaccate a ventisette. Mettendo momentaneamente da parte Fiorentina, Genoa e Atalanta il discorso si restringe a sei squadre per uno o due posti utili, sulla carta per esperienza e potenzialità Inter, Lazio e Milan sono avvantaggiate, però devono far fronte a una pressione maggiore visto che gli obiettivi stagionali erano ben altri che non la lotta per l’Europa League. In più i rossoneri sono ancora in corsa in Champions League, competizione che sottrarrà loro energie fisiche e mentali almeno fino all’undici marzo quando saranno disputate entrambe le gare degli ottavi con l’Atletico Madrid, che in questo momento guida la Liga con cinquantasette punti, tre in più di Barcellona e Real Madrid.
Pensando solo al suo percorso il Torino è chiamato ad affrontare i mesi di febbraio e marzo con grande determinazione, nell’ordine dovrà confrontarsi con Bologna, Verona, Juventus, Sampdoria, Inter, Napoli, Livorno, Roma e Cagliari, in queste partite all’andata conquistò otto punti e se vorrà continuare a correre per l’Europa League dovrà fare meglio. Finora in campionato tante squadre hanno ottenuto meno rispetto alle previsioni, adesso è arrivato il momento della verità per tutti e nel giro di due-tre gare i nuovi arrivati dal mercato di gennaio dovranno essere integrati nelle rispettive compagini e iniziare a dare il contributo per il quale sono stati ingaggiati, quindi si capirà quanto gli organici si sono rinforzati o meno. Da questo punto di vista il Torino ha condotto un mercato puntando a giovani di belle speranze poiché la stagione non era stata programmata per arrivare a un posto utile per l’Europa League e la dirigenza si è comportata coerentemente con il percorso che aveva ipotizzato. Però per meriti propri e per importanti demeriti altrui la squadra si trova a lottare per un traguardo superiore, ecco che di conseguenza sarà fondamentale nelle prossime partite provare a incamerare più punti possibili per continuare ad alimentare il sogno o comunque per proseguire nel consolidamento del gruppo. Se in estate il Torino non perderà i suoi interpreti più pregiati, Cerci, Immobile e Darmian, o se riuscirà a rimpiazzarli con altri giocatori dello stesso valore anche se meno conosciuti e in più si arricchirà di tre nuovi elementi di qualità e discreta esperienza, soprattutto sulla fascia sinistra e in mezzo al campo, potrà nella prossima stagione disputare un campionato come l’attuale, magari anche un pochino migliore, e in contemporanea fare un percorso in Coppa Italia in modo da cimentarsi con due competizioni e avere maggiori possibilità di aggiudicarsi, basandosi solo sulle proprie forze senza sperare in demeriti altrui, un posto per l’Europa League.
Chi ben inizia è a metà dell’opera: la vittoria sul Bologna è indubbiamente il primo passo che deve essere compiuto.