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La vittoria con l’Udinese è ossigeno per il Torino però servono altre conferme e non commettere più certi errori

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Pellegri, Aina e Buongiorno

Ci voleva  la vittoria dopo che per cinque partite c’era stato solo un pareggio. Il Torino esce ri-ossigenato dalla Dacia Arena, tanto più perché ha battuto l’Udinese rivelazione di questa prima parte del campionato e che aveva ben dieci punti in più. Croce e delizia però perché non sono mancati erroracci e nel finale c’è stato il rischio beffa. L’equilibrio iniziale fra le due squadre era stato rotto dal gol di Ola Aina, mai visto dal suo arrivo in granata nell’estate del 2018 in palla come nelle ultime partite al punto che sembra il gemello bravo di quel giocatore troppo discontinuo e pasticcione che arrivava a provocare irritazione nel vederlo in campo. Mentre adesso è riuscito pure a segnare, non gli era più capitato dal prestito al Fulham nel 2020-21 e con la maglia del Torino ci era riuscito in precedenza solo una vola, per combinazione proprio contro l’Udinese, nel lontano 10 febbraio 2019. Un gol tra l’altro bello: Vlasic in velocità è arrivato sul fondo e ha crossato con Miranchuk che in mezzo all’area in girata ha servito l’accorrente Aina che con un diagonale di piatto destro ha segnato. La partita ieri si era quindi messa sul giusto binario dopo 14 minuti, ma poi è arrivato immancabile il black out mentale difensivo che ha permesso all’Udinese di pareggiare con Deulofeu al 26’. Pressione dei friulani che avanzavano verso l’area granata pallone lungo che Vanja, quasi al limite dell’area, con i piedi dà a Zima che stava venendo avanti centralmente e il ceco che ha provato a passarla a sinistra a Aina, ma Udogie è stato più lesto e così è entrato in area e poi ha messo in mezzo per Deulofeu, sul quale Zima non è riuscito a recuperare e neppure ci è arrivato l’accorrente Schuurs, e l’attaccante bianconero ha solo dovuto insaccare a porta di fatto vuota. Una vera e propria sagra degli errori con nessuno dei granata che ha pensato bene di allontanare la palla spedendola fuori dal campo o comunque allontanandola. Sull’ 1 a 1 le due squadre hanno fatto più di un tentativo per riportarsi in vantaggio, ma a riuscirci è stato il Torino con Pellegri (69’). Altra pregevole azione: Buongiorno dal cerchio di centrocampo ha aperto sulla destra per Radonjic che dalla trequarti ha visto l’avanzata di Pellegri e lo ha servito in area con Pietro che, contrastato da Bijol, ha avuto la meglio e ha scaricato il destro sul primo palo trafiggendo Silvestri.  Prima rete in campionato per il giovane attaccante, terza in stagione, la prima al Palermo in Coppa Italia, e seconda consecutiva dopo quella di martedì al Cittadella sempre in Coppa Italia. Il ragazzo dimostra di avere fiuto per il gol e questo lo aiuterà a crederci sempre di più e a superare le tante difficoltà che ha avuto a causa dei troppi infortuni che negli ultimi hanno lo hanno pesantemente condizionato. Il Torino avrebbe dovuto chiuderla segnando il terzo gol e ne ha avuto l’occasione prima con Ragognjic che ha mandato alto (83’) e poi con Karamoh che servito in profondità da Lukic davanti a Silvestri si è fatto ipnotizzare e gli ha tirato addosso permettendo al portiere di respingere e poi con la palla che gli è ritornata nel secondo tentativo Bijol, sulla linea dell’area piccola, ha allontanato definitivamente (94’). Ma il finale non è stato solo a tinte granata perché anche l’Udinese ha avuto più di un’occasione per riagguantare il pareggio: è finita alta la schiacciata di testa di Beto su traversone di Deulofeu (91’); il liscio da buona posizione di Nestorovski, sulla palla di Bijol ovviamente non ha creato problemi (92’); Vanja è intervenuto sul cross di Pereyra  facendo suo il pallone (93’); infine è stato ancora salvifico Milinkovic-Savic per la vittoria quando ha deviato il tiro di Beto (95’).

Tutto bene quel che finisce bene, ma servono altre conferme e non commettere più certi errori per dire che il Torino ha imboccato la via giusta per superare le difficoltà. Non sempre il fare e disfare si conclude con una vittoria, anzi il passato insegna che spesso il risultato finale è un’amara sconfitta. Così come rimangono rimpianti per i punti lasciati per strada se non si chiude la partita quando si è in vantaggio sfruttando a dovere le occasioni da gol che si creano. Già domenica prossima, davanti al proprio pubblico, il Milan sarà un altro banco di prova importante per testare i progressi fatti grazie al duro lavoro di Juric e del suo staff. Ma i veri test saranno le successive due gare in casa con il Bologna e a Marassi con la Sampdoria. E per finire fra le mura amiche, prima della sosta per il Mondiale, il match con la Roma. Quattro partite dal diverso grado di difficoltà che se porteranno più di sei punti rimetteranno in piedi il Torino e faciliteranno il lungo periodo di lavoro prima della ripresa a gennaio quando il mercato sarà aperto e ci sarà bisogno che Cairo e Vaganti dovranno completare l’organico visto che in estate non lo avevano fatto.

Di seguito il video con i gol e gli highlights di Udinese-Torino 1-2 (se non riuscite a vederli controllate sul vostro pc, tablet o smartphone che nel browser non sia attivo l’AdBlock).


Highlight Udinese - Torino del 23 Ottobre 2022 - Lega Serie A
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