L’attacco del Torino va completamente ripensato: è in caduta libera da tempo
Fonte: Elena Rossin
Bisogna risalire al campionato 2016-2017 per trovare il Torino fra le squadre più prolifiche del campionato e con un attacco soddisfacente e poi da allora si è assistito a una progressiva caduta libera della forza d’urto granata. Infatti, si è passati dai 71 gol all’attivo, che volevano dire sesto posto per reti realizzate, ai 28 dell’attuale campionato dopo 25 gare, che equivalgono al quindicesimo. Nel mezzo 54 e nono posto nel campionato 2017-2018 e 52 e decimo posto nel torneo scorso.
Approfondendo e andando a vedere nel dettaglio quanti gol sono stati realizzati dagli attaccanti, includendovi anche Berenguer che è un’ala e non proprio un attaccante di ruolo, si nota che così come sono calate il numero delle reti anche i gol messi a segno dagli attaccanti sono ovviamente diminuiti.
Campionato 2016-2017: Belotti 25, Falque 12, Ljajic 10, Maxi Lopez 2, Boyé e Martinez 1 per un totale di 51.
2017-2018: Falque 12, Belotti 10, Ljajic 6, Niang 4, Edera e Berenguer 1. per un totale di 34.
2018-2019: Belotti 15, Falque 6, Zaza 4, Berenguer 2 per un totale di 27.
2019-2020: Belotti 9, Berenguer 5, Zaza 3, Edera e Verdi 1 per un totale di 19.
Pur tenendo conto che questo campionato non è terminato e il Torino deve disputare ancora 13 partite, pandemia da Covid-19 permettendo, ma difficilmente i granata riusciranno anche solo ad arrivare a segnare 52 gol come nel campionato scorso visto che finora ne hanno fatti 28 in 25 gare e dovrebbero riuscire a farne 24 in 13 partire. In questi ultimi anni Belotti, pur non essendo più riuscito neppure ad avvicinarsi ai gol realizzati nel 16-17, è l’unico che risulta comunque prolifico. Falque, a parte che a gennaio è stato dato al Genoa in prestito, nel periodo in granata di questo campionato è stato quasi sempre infortunato e anche nel torneo precedente qualche acciacco lo aveva colpito.
Detto che indubbiamente se gli attaccanti segnano poco dipende non solo da loro, ma anche dall’impianto di gioco e dagli altri compagni che non li mettono nelle condizioni di poter essere prolifici. E’ evidente però che per il futuro l’attacco del Torino va completamente ripensato e la squadra deve essere formata da giocatori che nel complesso siano in grado di favorire il gioco offensivo e da attaccanti che segnino, le delusioni rappresentate da Zaza e Verdi devono far riflettere tenuto conto anche dei costi per portarli in granata. Tanto dovrà essere fatto in sede di mercato se si vuole invertire la tendenza altrimenti il Torino continuerà ad avere un attacco nel complesso asfittico e i risultati e la classifica di conseguenza ne risentiranno.