Le basi per la cavalcata finale si pongono adesso
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
La vittoria con la Sampdoria oltre ad aver ridato la vetta della classifica e grande entusiasmo ha significato per il Torino la terza vittoria consecutiva, a questo va aggiunto che dalla ripresa della pausa natalizia i granata hanno sempre fatto punti: pareggio con l’AlbinoLeffe, vittoria con l’Ascoli, pareggi con Cittadella e Varese e appunto le tre vittorie con Vicenza, Nocerina e Samp. Un filotto di sette risultati utili e quindici punti incamerati. Se si va a confrontare l’inizio del girone d’andata con quello di ritorno si nota che la tabella di marcia è quasi identica, unica differenza la gara con il Varese vinta nella prima parte del campionato e pareggiata nella seconda, a questo va aggiunta ovviamente la partita con il Brescia che deve essere recuperata e sarà proprio la prossima sfida domenica all’ora di pranzo. Per la cronaca con il Brescia all’andata finì a reti inviolate.
All’inizio del campionato il Torino sorprese tutti perché nelle prime dieci partite collezionò otto vittorie e due pareggi, procedendo alla media di 2,6 punti a gara che permise ai granata di piazzarsi alla guida del torneo e di imporsi come la squadra da battere. Nel girone di ritorno si sta ripetendo praticamente la stessa marcia e questo indubbiamente è un segnale forte che i Ventura boy stanno mandando a tutti gli altri. In questi giorni si stanno giocando buona parte dei recuperi delle partite non disputate a causa del maltempo e il Torino ha la fortuna di sapere, in quanto gareggiano prima di lui, i risultati di due concorrenti per la serie A diretta: il Pescara che giocherà venerdì sera con la Reggina - l’altra gara che manca agli abruzzesi sarà disputata martedì sei marzo con la Juve Stabia - e il Sassuolo che scenderà in campo sabato pomeriggio con l’Ascoli. Visto che i granata sono avanti due lunghezze sul Sassuolo e quattro sul Pescara sapere i loro risultati non può che essere un vantaggio, piccolo finché si vuole, ma sempre di vantaggio si tratta.
Va da sé che se il Torino domenica tornasse da Brescia - cliente molto ostico che arriva anche lui da un filotto di otto partite, sei vittorie e due pareggi, senza sconfitte e senza gol subiti – con i tre punti il ruolino di marcia del girone d’andata sarebbe rispettato e matematicamente i granata si ritroverebbero in solitaria a guidare la classifica. Alla fine del campionato mancherebbero poi quattordici partite, vale a dire che ci sarebbero ancora quarantadue punti in palio, e quindi nulla sarebbe conquistato, ma le basi per proseguire sarebbero molto solide e il Toro tornerebbe senza ombra di dubbio ad essere la squadra da battere.