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Le basi per la futura permanenza in serie A si pongono adesso

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

La gratitudine del popolo granata a tutti i giocatori che hanno in questa stagione militato nel Torino, all’allenatore e ai suoi collaboratori, allo staff sanitario, ai dirigenti e ai dipendenti del Torino Fc per aver riportato dopo tre campionati la squadra in serie A è tanta, c’è oggi e rimarrà in futuro. Fatta questa doverosa premessa bisogna onestamente affermare che la gratitudine non può essere l’elemento fondamentale sul quale basarsi per costruire la squadra, che dovrà affrontare il prossimo campionato con l’obiettivo di rimanere in serie A.

Il trenta giugno prossimo scadranno i contratti di Morello, Parisi, Pratali, Zavagno (che ha annunciato il ritiro dal calcio giocato) e Gasbarroni (fuori rosa da inizio stagione). Finiranno i prestiti di Benussi (Palermo), Coppola (Milan), Darmian (Milan e Palermo), Basha (Atalanta), Guberti (Roma), Iori (Chievo), Oduamadi (Milan), Surraco (Udinese) e Pasquato (Juventus). Dovranno essere risolte le comproprietà di Glik (Palermo), Antenucci (Catania), Ebagua (Varese, in prestito da gennaio al Catania), Meggiorini (Genoa), Stevanovic (Inter) e Verdi (Milan). Quindi il Torino può disporre di Gomis (ha 22 anni; il suo contratto scadrà nel 2014), Chiosa (19; 2014), D’Ambrosio (23; 2014), Di Cesare (29; 2013), Masiello (30; 2013), Ogbonna (24; 2016), De Feudis (28; 2013), Pagano (29; 2013, in prestito da gennaio alla Nocerina), Suciu (22; 2015), Vives (31; 2014), Bianchi (29; 2013) e Sgrigna (32; 2013). Il Torino ha un diritto di riscatto per la comproprietà per Basha, Guberti e Iori, un’opzione per un accordo di partecipazione per Oduamadi e un diritto di riscatto per la metà del cartellino per Surraco, ma non è detto che questi calciatori saranno alle dipendenze di Ventura nel prossimo campionato perché la società granata potrebbe non volere esercitare le prelazioni che ha su di loro.

Dei giocatori di proprietà del Torino in serie A hanno già giocato: Masiello (6 presenze nella stagione 2010-2011 e 27 in quella 2009-2010 con un gol nel Bari; 36 nel 2006-2007 con un gol nel Messina; 1 nel 2006 nell’Udinese; 2 nel 2005-2006 nel Palermo), Ogbonna (19 nel 2008-2009 e 4 nel 2006-2007 nel Torino), Pagano (6 nel 2005 nell’Atalanta; 3 nel 2004-2005 con un gol e 5 nel 2004 nella Sampdoria; 1 nel 2001-2002 nell’Atalanta), Suciu (1 nel 2008-2009 nel Torino), Vives (33 nel 2010-2011 e 18 nel 2008-2009 con un gol nel Lecce) e Bianchi (28 nel 2008-2009 con nove gol nel Torino; 15 nel 2008 con quattro gol nella Lazio; 37 nel 2007-2007 con diciotto gol e 9 nel 2005-2006 con un gol nella Reggina; 25 nel 2004-2005 con due gol nel Cagliari; 16 nel 2002-2003, 3 nel 2001-2002 e 10 nel 2000-2001 nell’Atalanta). 
Degli altri giocatori del Torino di questa stagione in A hanno giocato: Parisi (27 presenze nel 2010-2011 con due gol e 15 nel 2009-2010 nel Bari; 30 nel 2006-2007 con due gol, 11 nel 2005-2006 e 26 nel 2004-2005 con sei gol nel Messina), Pratali (12 nel 2010 nel Siena; 13 nel 2008-2009 nel Torino; 15 nel 2007-2008, 27 nel 2006-2007 con un gol, 28 nel 2005-2006, 19 nel 2003-2004 e 16 nel 2002-2003 nell’Empoli), Zavagno (8 nel 2004 nell’Ancona), Gasbarroni (35 nel 2009-2010 con due gol e 9 nel 2009 nel Torino; 10 nel 2008-2009 nel Genoa; 26 nel 2007-2008 con cinque gol e 29 nel 2006-2007 con sei gol nel Parma; 28 nel 2005-2006 con tre gol e 11 nel 2005 con due gol nella Sampdoria; 9 nel 2004-200 nel Palermo), Benussi (7 nel 2011-2012 e 1 nel 2010-2011 nel Palermo; 5 nel 2009-2010 nel Livorno; 34 nel 2008-2009 e 15 nel 2005-2006 7 nel Lecce; nel 1999-2000 nel Venezia), Coppola (8 nel 2009-2010, 21 nel 2008-2009 e 38 nel 2007-2008 nell’Atalanta; 38 nel 2005-2006 nell’Ascoli; 2 nel 2004 nella Reggina; 3 nel 2000-2001 e 1 nel 1997-1998 nel Napoli); Darmian (11 nel 2010-2011 nel Palermo; 3 nel 2008-2009 e 1 nel 2006-2007 nel Milan); Guberti (36 nel 2010-2011 con quattro gol e 16 nel 2010 con due gol nella Sampdoria; 6 nel 2009-2010 nella Roma; 22 nel 2006-2007 con un gol nell’Ascoli); Iori (14 nel 2009-2010 nel Chievo); Oduamadi (1 nel 2010-2011 nel Milan); Pasquato (11 nel 2011-2012 nel Lecce; 1 nel 2007-2008 nella Juventus), Glik (16 nel 2011 nel Bari), Antenucci (14 nel 2010-2011 con un gol e 4 nel 2008-2009 nel Catania), Ebagua (3 nel 2012 nel Catania), Meggiorini (13 nel 2011-2012 con un gol nel Novara; 29 nel 2010-2011 con un gol nel Bologna; 31 nel 2009-2010 con cinque gol nel Bari; 1 nel 2004-2005 nell’Inter) e Stevanovic (1 nel 2009-2010 nell’Inter).

L’obiettivo del Torino per il prossimo campionato è rimanere in serie A, poiché ha cinque giocatori di proprietà che vi hanno già giocato e se anche trattenesse quelli che sono a fine contratto, in prestito e in comproprietà, che nella massima divisione hanno delle presenze, comunque non ci sarebbe la garanzia di raggiungere l’obiettivo stagionale. Infatti Ventura ha chiesto quattro-cinque calciatori di valore, adatti alla serie A e capaci di migliorare l’attuale gruppo, questo perché fra A e B c’è molta differenza. Il mister non lo ha detto, però alla luce della sfortuna, che quest’anno si è accanita con particolare determinazione nel colpire con infortuni parecchi giocatori granata, sicuramente l’allenatore si augurerà che non arrivino calciatori magari di valore, ma che sono reduci da infortuni di una certa importanza nell’ultimo periodo o che in carriera ne hanno già avuti più di uno.
Ovviamente Ventura i giocatori che vorrebbe li ha chiesti alla società e non ne ha fatta parola pubblica, ma è facile pensare che per il suo tipo di gioco voglia un portiere, un centrocampista e un attaccante per costituire l’ossatura verticale della squadra e due esterni alti, uno destro e uno sinistro, che sviluppino il gioco per lui tanto importante sulle fasce. Che altre caratteristiche dovranno avere questi giocatori? Facile anche questo da indovinare: che non siano né troppo vecchi né troppo giovani, perché nel primo caso nel corso della stagione potrebbero risentire troppo della fatica facendo gioco forza mancare il loro apporto e nel secondo non avrebbero abbastanza esperienza per confrontarsi al meglio con la categoria e la piazza. Per far restare il Toro in serie A non serve la luna, solo il giusto.


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