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Le grandi trattative del Torino - 1966, Combin e la tripletta nel derby dedicata all'amico Meroni

di Emanuele Pastorella

Soltanto tre anni, ma ad altissima intensità: sono quelli che ha vissuto Nestor Combin sotto la Mole. Per lui si trattò di un ritorno, visto che aveva già transitato a Torino per l’esperienza alla Juventus, ma con il Toro fu tutto diverso. Perché dopo aver fallito in bianconero e a Varese, nonostante un curriculum di tutto rispetto che si portava dietro dal Lione, l’argentino naturalizzato francese trova la sua fortuna in Nereo Rocco. L’allenatore granata lo nota durante una sfida del club lombardo e lo indica alla proprietà come rinforzo della sua squadra, Combin comincia a vestire il granata nell’estate del 1966. Dopo un periodo iniziale di ambientamento trova la sua dimensione, e trova soprattutto i gol: saranno 31 in tre anni, una media di dieci a stagione.

E poi trova un amico, Gigi Meroni. I due sono inseparabili, in campo e fuori: Combin racconta spesso di un’amicizia che, nel mondo del calcio, è ormai diventata cosa rara. Ed è proprio il francese uno degli ultimi ad aver visto in vita la Farfalla Granata prima della disgrazia del 15 ottobre 1967. Combin aveva appena realizzato una tripletta contro la Sampdoria, Meroni gli propone di vedersi la sera ma lui rifiuta, distrutto dalla stanchezza. Nella settimana che porta al derby, Combin è disperato per la grave perdita, tanto da non voler giocare. Il tecnico Rocco lo convince, ecco la partita che lo consegna alla leggenda del Toro: l’atmosfera allo stadio è surreale, i granata batteranno la Juventus 4-0. E tre di quei gol vennero segnati proprio da Combin, il quale li dedicò tutti all’amico scomparso. Per la cronaca, la quarta marcatura venne realizzata dal giovane Carelli, il nuovo numero 7, proprio la maglia di Meroni. Combin avrebbe poi ritrovato Rocco nel 1969 al suo passaggio al Milan, ma l’avventura in granata, tra l’amico Gigi e le emozioni che ne susseguirono, resta nel suo cuore.


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