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Le grandi trattative del Torino - 2005, Rosina è il primo talento di Cairo

di Emanuele Pastorella

La ricostruzione del Torino da parte di Urbano Cairo è cominciata anche e soprattutto da Alessandro Rosina. Si presenta in granata a settembre del 2005, quando il nuovo club dell’editore alessandrino sta muovendo i primi passi dopo il fallimento, ed era una giovane promessa: cresciuto nel Parma, il fantasista di Belvedere Marittimo rappresentava una delle colonne dell’Under 21 di quegli anni. Tanti addetti ai lavori ne dicevano un gran bene, rappresentava uno dei profili più interessanti sul panorama calcistico italiano. Sposa il progetto Toro, con un’operazione complessiva tra comproprietà e riscatto da poco più di un milione di euro, e al primo tentativo conquista la serie A: per la risalita saranno fondamentali anche i suoi 12 gol complessivi, tra cui il rigore nella finale play-off di ritorno contro il Mantova.

Si conquista l’appellativo di “Rosinaldo”, ma soprattutto il riscatto da parte di Cairo. E, anche nella massima serie, dà il suo contributo: 12 reti al primo anno, nove al secondo. Rosina vive il periodo migliore della sua carriera, diventando anche capitano di quella squadra. Poi, nel 2008/2009, la sua crisi realizzativa (appena cinque gol in totale) coincide anche con la retrocessione del Toro in serie B. Versa lacrime amare all’Olimpico di Roma, dove si concretizzò la discesa tra i cadetti, eppure le pretendenti non mancano.

Tante big d’Europa hanno messo gli occhi su Rosina, tra Bayern Monaco e Werder Brema alla fine la spunta lo Zenit San Pietroburgo. Contratto faraonico per il classe 1984, quasi 10 milioni di euro per Cairo, che così rientra economicamente dalla retrocessione. Per il fantasista sono in totale 148 gettoni in maglia granata e 39 gol, oltre alla soddisfazione di aver indossato la 10 e la fascia di capitano. Lo Zenit è stato un salto fin troppo alto, dopo due anni è tornato in Italia e ha girovagato tra Cesena, Siena, Catania e Bari. Ora è alla Salernitana, anche se ai margini della rosa guidata da Gian Piero Ventura


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