Le grandi trattative del Torino - 2017, Cairo batte la Juve e si assicura Lyanco
C’è un derby che recentemente si è colorato di granata. Sul campo continua il lungo digiuno, con il Toro che ha battuto la Juventus soltanto una volta tra il 1995 e oggi, mentre sul mercato il presidente Cairo è riuscito a beffare i bianconeri pochi anni fa. Era il gennaio 2017, la finestra di mercato si era già chiusa ma dalle parti di via Arcivescovado si programmava già l’estate. Gli osservatori del ds Petrachi avevano portato tanti dossier dal Sud America, il profilo che impressionò più di tutti la dirigenza granata e il tecnico Mihajlovic era stato Lyanco Evangelista Silveira Neves Vojnović, meglio noto come Lyanco. Il classe 1997 aveva conquistato tutti per la sua forza fisica, per la sua eleganza, per la sua enorme sicurezza palla al piede. A conferma che gli emissari del Toro ci avevano visto giusto c’era la lunga lista di squadre interessate: Juve, Atletico Madrid e Manchester United avevano posato gli occhi sul centrale brasiliano.
E proprio quando i bianconeri sembravano aver sbarazzato la concorrenza, ecco l’annuncio che cambia le carte in tavola: il 29 marzo 2017 il club di via Arcivescovado ufficializza l’acquisto di Lyanco, si tratta di un’operazione da circa nove milioni di euro complessivi tra parte fissa e bonus. Una grande vittoria di Cairo e Petrachi, che strappano alla Juve un talento sul quale in patria si dice un gran bene. Sarebbe stato il primo acquisto per la stagione 2017/2018, eppure Mihajlovic lo vuole immediatamente al suo servizio. Saranno due mesi di “stage” sotto la Mole, così da velocizzare il suo inserimento per l’anno successivo.
L’esordio col Toro arriverà il 20 settembre a Udine, subito si vede che Lyanco ha enormi qualità. E la seconda presenza è una settimana dopo, addirittura nel derby contro i bianconeri. Il brasiliano cresce, peccato però che comincino ben presto i suoi problemi fisici: rientrerà per un’unica apparizione prima di Natale, poi tra il 23 dicembre 2017 e il 29 dicembre 2018 metterà piede in campo soltanto in due spezzoni di coppa Italia. Perché è stato costretto a vivere quasi dodici mesi lontano dai campi a causa di problemi al piede che non riusciva a superare, così il Toro lo manda al Bologna per giocare. Ritroverà Mihajlovic, nel frattempo esonerato da Cairo, e proprio in rossoblù tornerà ad impressionare. Ora è di nuovo al Toro, con Longo punta a crescere e a mettersi completamente alle spalle i tanti fastidi fisici che ne hanno limitato la sua avventura italiana: ad oggi, infatti, nonostante sia la sua terza stagione in Italia, ha racimolato appena 34 gettoni in serie A.