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Le grandi trattative del Torino - 2018, beffa in extremis alla Samp e Zaza è granata

di Emanuele Pastorella

Prima il vantaggio del Torino, poi il sorpasso della Sampdoria, infine la zampata granata proprio sul gong del calciomercato: nell’ultimo giorno della sessione di trattative dell’estate 2018 Simone Zaza ha vissuto sull’ottovolante. Perché il testa a testa tra Urbano Cairo e Massimo Ferrero è proseguito colpo su colpo, sorpassi e controsorpassi. Il club di via Arcivescovado lo aveva individuato come il profilo ideale per il vice-Belotti, eppure la concorrenza blucerchiata è stata difficilissima da battere. Al punto che, il 17 agosto, sembrava che da Genova fosse stato effettuato l’affondo decisivo. La sessione di mercato si avviava verso la sua conclusione, in extremis la zampata di Cairo: 14 milioni tra prestito e obbligo di riscatto al Valencia, cinque anni di contratto a oltre 1,5 milioni al giocatore. Zaza ritrova Torino, dopo la parentesi alla Juventus, e cambia sponda del Po.

Non gode della stima e dell’affetto dei tifosi granata, anzi: il passato non si può cancellare, deve farlo l’attaccante a suon di gol e prestazioni. Eppure, il suo rendimento, anche a un anno e mezzo dal suo approdo al Toro, non può ancora soddisfare. Al momento si parla di 10 gol in 52 partite, troppo pochi per chi avrebbe dovuto rappresentare un’alternativa di livello all’intoccabile Belotti. E anche quando i due hanno giocato insieme, i risultati non si sono visti: ci ha provato prima Mazzarri e poi Longo, per ora l’esperimento del doppio centravanti non ha funzionato. E a ogni sessione di mercato, Zaza sembra dover salutare. A gennaio ci hanno provato alcuni club italiani, Bologna e Sassuolo in testa, e ci sono stati sondaggi da Russia e Turchia, ma l’attaccante è rimasto a Torino: non è semplice trovare una sistemazione a fronte di una spesa da 14 milioni di euro, il rischio di una minusvalenza è fin troppo alto. Tutta la dirigenza di via Arcivescovado crede sempre in Zaza, alla ripresa del campionato toccherà a lui farsi trovare pronto per meritarsi la conferma. E magari sognare un ritorno in azzurro, la grande ambizione della punta di Policoro.


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