LE MOTIVAZIONI di Cairo
Quando le cose non vanno nel verso giusto arriva Urbano Cairo alla Sisport a dare la giusta carica. Uno che si è fatto dal nulla come lui, annusando le novità e facendole sue, ha senza dubbio le sue motivazioni da regalare alla squadra perché si tolga di dosso le paure degli anni precedenti. Il Toro a due facce, o meglio a metà, perché gioca un tempo bene ed uno sembra fossilizzarsi in un guscio senza uscire allo scoperto, non è una questione fisica, bensì mentale, come hanno ribadito tutti, giocatori e presidente. Questo perché, nonostante la squadra abbia cambiato alcune pedine, rimane sempre intrinseco il ricordo degli altri anni, dove la mancanza di risultati portò all’esonero DI Novellino e al ritorno di De Biasi, con il fantasma retrocessione che si è sentito fino alla penultima giornata.
Quest’anno il Toro deve salvarsi prima possibile, così potrà finalmente giocare in scioltezza senza troppi calcoli e poi perché un campionato tranquillo metterebbe le basi per partire con meno patemi d’animo nella stagione 2009/2010. Un tifoso ha recentemente scritto in un commento nei vari forum che se De Biasi fallisse il Toro non avrebbe più lui come ancora di salvezza, un fatto che ha caratterizzato gli ultimi due anni in cui il tecnico di Sarmede è andato e venuto da Torino per ben due volte, salvando la situazione.
Il Torino contro il Cagliari cercherà i tre punti e la tradizione è favorevole ai granata, ma quando c’è la sosta di mezzo è sempre un rebus il ritorno, dove alcune situazioni possono cambiare perché si è modificato il ritmo dopo una settimana di riposo. Rosina rimane ancora in dubbio, preferendo trovare la miglior forma nel derby, ma ci sarà un Abate super, rigenerato dalla sua splendida prestazione in Under 21. Dunque i giocatori ci sono e di qualità, ci vuole solo più concretezza sotto rete e nessuna paura, bisogna osare, come fece Cairo quando iniziò con i suoi successi editoriali.