Le pagelle di Genoa-Torino: Bremer l’uomo partita, Verdi in crescita. Baselli impalpabile e polemico. Edera ha sprecato l’occasione.
Fonte: Elena Rossin
Sirigu: 6 Inoperoso nel primo tempo perché il Genoa quasi fino al termine della prima frazione di gioco non si è presentato dalle sue parti e quando lo ha fatto con Ghiglione (22’), Pajac (41’), Sturaro (42’) e Cassata (43’) ci hanno pensato i compagni a deviare prima che il pallone potesse arrivare verso di lui. Nel secondo è stata la traversa, per la verità la parte alta, adire no al tiro di Agudelo (56’) e poi il palo ha negato a Favilli di finire sul tabellino dei marcatori (57’). E’ stato attentissimo e decisivo sul tiro di Cassata (67’). Bravo e coraggioso nel prendersi il rischio nell’intervento da libero per evitare che Pinamonti arrivasse sulla palla e si presentasse a tu per tu con lui.
Izzo: 5,5 Meglio che con l'Inter, ma ancora una prestazione con qualche ombra. Bello il suo cross per Ansaldi che non è riuscito a indirizzare la palla in porta (29’). Non preciso e abbastanza attento quando Agudelo lo ha saltato andando al tiro (56’)
Nkoulou: 6 Ha controllato Favilli senza problemi e in generale non ha commesso grossi errori, ma nella ripresa è stato un po’ svagato.
Bremer: 7 E’ stato molto bravo quando ha sventato il pericolo sul tiro di Panved intercettando la palla e allontanandola (52’). Ma lo è stato ancora di più quando, su preciso calcio d’angolo di Verdi, ha svettato più in alto di tutti anticipando Sturaro e di testa ha segnato (77’).
De Silvestri: 6 Ha spinto molto in particolare nel primo tempo ed è stato attento in fase difensiva. Peccato che il cross per Berenguer fosse un po’ troppo sul portiere, che ha fatto sua la palla, perché l’occasione che si stava sviluppando era molto interessante (35’). Buono, invece, il cross che Ansaldi non è riuscito a capitalizzare (49’).
Baselli: 5 Discontinuo e poco incisivo in fase offensiva e nel secondo tempo è stato anche poco efficace in fase difensiva.. Non ha preso bene la sostituzione e non ha stretto la mano a Mazzarri che gliela porgeva. (dal ‘64 Meïté: 6 Ha fatto quello che doveva)
Rincon 6 Ha lottato come sua abitudine, ma avrebbe potuto essere più propositivo.
Ansaldi: 6,5 Ha spinto bene e ha avuto due occasioni ghiotte per portare in vantaggio il Torino. La prima quando su cross di Izzo ha anticipato Ghiglione deviando la palla in scivolata, che però, seppur di poco, è terminata oltre il palo alla sinistra di Radu (29’). La seconda a inizio ripresa, ma come già in precedenza il pallone è finito di poco a lato quando ha calciato di prima intenzione con il destro (49’). (dal ‘69 Laxalt: 6 Ha sostituito degnamente Ansaldi).
Berenguer 5 Ha lottato e si è dato da fare per assolvere al compito di esterno sinistro, però, non ha trovato il guizzo vincente e spesso è andato a sbattere contro il fisico dei difensori rossoblù.
Lukic: 5,5 Schierato al centro di un inedito tridente senza punte e con il compito di andare a marcare Schone ha fatto il suo in fase interdizione, ma è stato poco incisivo in quella offensiva, ma non si può pretendere da lui che abbia il peso specifico di un attaccante di ruolo. Un tiro alto (10’) e tanta corsa, ma non sempre proficua.
Verdi: 6,5 E’ stato propositivo e ha dato una mano anche in altre zone del campo. E’ cresciuto alla distanza poiché nel primo tempo ha faticato un po’ nel dare spunti alla manovra offensiva. Suo il calcio d’angolo che ha mandato in gol Bremer e si è visto negare il gol da Radu che ha deviato in angolo un suo tiro insidioso di destro (81’). (dall'88 Edera: 4 Alla prima occasione che gli è stata concessa di giocare si è fatto ammonire due volte per falli a centrocampo e di conseguenza è stato espulso).
Walter Mazzarri: 6 Ha dovuto rinunciare a Belotti e ha deciso di lasciare Zaza in panchina puntando su Verdi, Lukic e Berenguer in attacco con un tridente senza punte di ruolo e con Lukic al centro con il compito anche di marcare Schone, Verdi largo a destra e Berenguer a sinistra che partono appunto larghi e poi convergono verso il centro. Bremer ha completato il trio difensivo. Sulle fasce De Silvestri e Ansaldi e in mezzo al campo Rincon e Baselli. Torino fin da subito in attacco con il baricentro alto e i reparti compatti in modo da tenere sotto pressione il Genoa e impedirgli di sviluppare gioco e fare possesso palla. L’assenza di punte ha però comportato quasi l’assenza di tiri in porta, infatti, nel primo tempo solo Ansaldi ha provato a creare una vera occasione da gol e nel secondo è stato ancora l’argentino ad andare vicino al gol. Nel secondo tempo la squadra però è regredita all’inizio prima di trovare il gol partita e il Genoa si è fatto sotto facendo vacillare i granata. Bene i cambi e non è colpa sua se Edera non ha saputo sfruttare l’occasione che gli ha concesso.
GENOA: Radu 6, Ghiglione 6 (dal ‘46 Ankersen: 5,5), Romero 6, Biraschi 6, Pajac 5,5, Schone 6, Cassata 5,5, Agudelo 6,5, Pandev 6,5, Sturaro 5 (dal ‘82 Gümüs: n.g.), Favilli 6 (dal ‘66 Pinamonti: 5,5).
Thiago Motta: 5.
Arbitro Davide Massa: 6 La partita non ha dato particolari difficoltà e anche il lievissimo contatto fra Pandev e De Silvestri non è sembrato che dovesse essere punito con il rigore. Forse un po’ fiscale nel secondo giallo a Edera, la trattenuta c’era, ma in presa diretta non è sembrata così forte.