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Le parate di Sirigu in Nazionale più importanti dei gol di Belotti, senza nulla togliere al “Gallo”

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Salvatore Sirigu

Liechtenstein-Italia è finita cinque a zero e chi non avesse visto la partita potrebbe pensare che per gli azzurri sia stata una passeggiata. Per certi aspetti lo è stata, infatti, dopo un inizio rischioso, ma con l’Italia subito in vantaggio, gli azzurri hanno sempre avuto la predominanza territoriale, anche se il Liechtenstein qualche altro grosso pericolo lo ha creato prima che nel finale si materializzasse una vittoria roboante per il numero complessivo di gol segnati.

Tra i protagonisti del successo dell’Italia, il 9° consecutivo  che è valso al ct Roberto Mancini eguagliare il primato di 80 anni fa appartenuto a Vittorio Pozzo, i granata Sirigu e Belotti. Non può non essere sottolineata la doppietta del “Gallo” che quando affronta il Liechtenstein si scatena, per lui già cinque gol (doppietta in trasferta nel novembre 2016, gol casalingo nel giugno 2017 e altra doppietta a Vaduz ieri sera). Altrettanto e anche di più sono valse le parate di Sirigu senza le quali non è detto che l’Italia avrebbe ottenuto un successo così netto.

Sirigu, infatti, è stato determinante fin dall’inizio e ha mantenuto inviolata la porta azzurra sino a quando poi a partire dal 70esimo l’Italia non ha raddoppiato e dilagato. Subito dopo il fischio d’inizio Polverino ha cambiato gioco per Salanovic che ha tagliato alle spalle di Di Lorenzo ed entrato in area dalla sinistra ha fatto partire un diagonale respinto da Sirigu, se il portiere non fosse stato subito reattivo l’Italia dopo un minuto sarebbe stata sotto di un gol. Sulla respinta finita sui piedi di Goppel l’intervento in scivolata di Gianluca Mancini è stato provvidenziale per evitare che segnasse di prima intenzione. Quattro minuti dopo il portiere ha dovuto fare un’altra parata importante, utile anche a non vanificare il gol di Bernardeschi, mantenendo così l’Italia in vantaggio. Sirigu ha dovuto di nuovo opporsi a Salanovic che si era avventato su una seconda palla e dopo aver dribblato in area ha calciato sul primo palo e il portiere azzurro ha bloccato a terra. E non c’è il due senza il tre. Salanovic dopo aver combinato con Polverino con il mancino ha calciato dai 25 metri angolando il tiro e Sirigu si è tuffato e ha deviato in angolo (42’). Nel recupero del primo tempo un disimpegno un po’ affrettato tra Di Lorenzo e Sirigu per poco non ha favorito Yildiz, ma per fortuna non è successo nulla. Nella ripresa è stato ancora il portiere granata a mettersi in mostra con una parata decisiva, forse più ancora delle precedenti, Salanovic, sempre lui, dopo un uno-due con Hasler ha fatto partire un tiro a giro sul secondo palo e Sirigu è letteralmente volato e ha spedito la palla oltre la linea di fondo (65’). L’Italia ha così conservato il vantaggio.

E’ doveroso sottolineare anche i gol e nel complesso la prestazione di Belotti. E’ lui che ha portato palla finendo poi a terra su fallo di Rechsteiner in occasione del primo gol dell’Italia al secondo minuto. Prima di segnare il secondo gol degli azzurri, quello che ha dato il la alla goleada, il “Gallo” non si è risparmiato e ha cercato di farsi trovare nel posto giusto al momento giusto e di spedire la palla in rete. Una pennellata verticale per lui, ma è scoordinato al momento del controllo in area e così la palla è finita oltre la linea di fondo (19’). Hofer gli ha murato il tiro dopo che lui in area era scattato su lancio in profondità di Bernardeschi (30’). Una sua conclusione su lancio in profondità di Romagnoli è finita fra le braccia di Buchel (31’). Su suo movimento Cristante ha lanciato troppo lungo e la palla si è persa sul fondo (48’). Una netta trattenuta in area di Kaufmann, non sanzionata dall’arbitro, su sviluppo da calcio d’angolo gli ha impedito d’intervenire (49’).  Altra verticalizzazione questa volta di Cristante e Beotti si è girato è ha colpito di destro un po’ troppo d’esterno facendo finire la sfera a lato della porta di Buchel (50’). Un suo pallone calciato da posizione defilata è finito sull’esterno della rete su filtrante di Di Lorenzo che aveva visto il suo taglio (52’). Uno spunto sulla trequarti, ma con imbeccata un po’ in ritardo per Bernardeschi che nel frattempo era finito in fuorigioco (57’). Sul cross morbido di Di Lorenzo è stato anticipato (66’). E poi il gol che ha messo al sicuro il risultato. Sul calcio d’angolo da destra battuto da Grifo con traiettoria ad uscire il “Gallo” a centro area è svettato più in alto di tutti e di testa ha indirizzato la sfera sul secondo palo (70’). Kaufmann poi lo ha anticipato su cross di Cristante (76’). E infine il gol che gli è valso la doppietta. Azione personale di Di Lorenzo che ha messo in mezzo e Belotti ha anticipato Reichsteiner e di testa da distanza ravvicinata ha insaccato (92’).

Si tende sempre a enfatizzare i gol, ma le parate di Sirigu ieri sera a difendere la porta dell’Italia non sono sicuramente meno importanti dei gol che gli azzurri hanno fatto. Il ct Roberto Mancini ha affidato la maglia da titolare a Donnarumma e Sirigu lo sa, ma non ci sono dubbi che il portiere del Torino anche in azzurro dimostra di essere un vero numero uno. Per la vittoria dell’Italia sul Liechtenstein l’apporto di Sirigu ha fatto la differenza ed è stato superiore a quello del compagno anche in granata Belotti, che ha segnato una doppietta, ma il secondo è stato il quinto gol dell’Italia a partita ormai finita, senza, ci mancherebbe, nulla togliere al “Gallo”.


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