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Le partite durano novanta minuti

di Marina Beccuti

L'uscita dalla Coppa Italia può anche passare per un incidente di percorso ma sono venute fuori le solite anomalie granata: vantaggio, buon primo tempo, poi il black out della ripresa, anche per le difficoltà di leggere al meglio la partita da parte di Novellino. La chiave tattica di volta della Lazio è stato Pandev, la mossa azzeccata di Delio Rossi. Proprio il mister laziale, a fine gara, ha detto una frase significativa: "Avevo capito che il Torino aveva speso moldo nel primo tempo". Ai granata mancano i tempi giusti, partire osservando gli avversari, studiarli, senza perdere tutte le forze nei primi 45', ma colpendo nel momento più appropriato, proprio come fanno gli avversari contro il Toro.

Ormai chiunque incontri la squadra granata sa che è prevedibile nella manovra, che si stanca molto nel primo tempo e poi crolla nel secondo, ormai è una consuetudine che si ripete da inizio stagione (a volte capita il contrario, che il Toro si svegli nella ripresa, ma rimane sempre il rebus della mancata tenuta dei 90'). Si è pensato fosse una errata preparazione di De Biasi, ma ora il problema sta proseguendo in modo preoccupante con Novellino, il quale avrebbe dovuto far lavorare di più la squadra durante la sosta natalizia, non solo dal punto di vista fisico, ma anche morale. I risultati ancora non si sono visti, tuttavia bisogna mantenere un briciolo di positivà: a Lecce comincia il girone di ritorno, dove non bisogna più sbagliare, perchè sarebbe la fine del sogno di Cairo. Foschi è il primo arrivo importante della sua gestione, meglio tardi che mai, sperando che non lo sia troppo.


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