Le ultime ore del mercato sono rischiose, ma per i tifosi del Toro non ci saranno brutte sorprese
Fonte: Elena Rossin
Non arriveranno giocatori che facciano dire “Era proprio quello che ci voleva per fare la differenza”, ma neppure ci saranno cessioni dell’ultimo minuto clamorose e su questo possono stare tranquilli i tifosi del Torino e anche mister Mazzarri. Certo il calciomercato è sempre imprevedibile e può succedere di tutto, però, alle volte i tempi ristretti aiutano e comunque non sempre i soldi bastano per riuscire a prendere chi si vorrebbe. Se finora il Torino inteso come società ha detto non lo cediamo a chi aveva fatto sondaggi, o anche qualche cosa in più, per N’Koulou, Meïté e Baselli e detto di no alle offerte arrivate per Belotti, i 40 milioni abbondanti del West Ham e i quasi 60 del club cinese Dalian Yifang, non cambierà idea di qui alle venti, ora di chiusura del calciomercato, perché non ci sarebbe il tempo per trovare un sostituto del partente, pur avendo i soldi in tasca derivanti da una remunerativa cessione. E non è pensabile che un giocatore di primo piano sia ceduto senza essere sostituito oltretutto con la squadra che dopo l’importante vittoria con l’Inter si è rimessa in piena corsa per un posto per l’Europa League, solo quattro punti separano i granata dalla Roma che è quinta. Per quanto si possa pensare male, a torto o a ragione, di Cairo il presidente non farebbe mai una cosa simile.
Qualcuno, però, potrebbe dire che nel caso di Belotti c’è sempre la famosa clausola da 100 milioni valida per l’estero. E’ vero, ma se il Torino a fronte di tanti contanti non potrebbe opporsi l’ultima parola spetta comunque al giocatore. Chi anche solo pensa che il “Gallo” possa dire di sì a un trasferimento magari in Cina? Se c’è qualcuno che lo pensa allora provi per un secondo a ragionare. Belotti ha 25 anni compiuti il venti dicembre scorso e ha tanta voglia di tornare quello di due stagioni fa quando a suon di gol s’impose nel Torino e arrivò in Nazionale. A fronte di questo andrebbe mai in Cina dove il tasso tecnico del campionato è molto inferiore a quello italiano pur con la possibilità di guadagnare una marea di soldi? No, non lo farebbe neppure per sei mesi in quando non vuole compromettere la possibilità di rilanciarsi ad alti livelli.
Quindi qualunque voce relativa a cessioni eccellenti possa circolare nelle prossime ore i tifosi del Toro la reputino come tale una voce appunto e valutino sempre tutto con razionalità senza farsi cogliere dal panico per cose che razionali proprio non lo sono adesso, a giugno poi si vedrà.
In partenza ci sono solo Edera e Lyanco con destinazione Bologna, ma la separazione sarà solo fino al termine del campionato poiché raggiungono Mihajlovic con la formula del prestito secco e la speranza di poter giocare di più, forti della stima dell’allenatore serbo che già ai tempi del Torino li teneva in buona considerazione e, infatti, li ha voluti al Bologna. Potrebbe anche andare via Damascan se arriveranno richieste dalla serie B, per il resto nessun alto dovrebbe muoversi.