LIVE Juric: "Se saremo rilassati prenderemo cinque gol dalla Cremonese. Si sa che caratteristiche deve avere il centrocampista che serve"
Fonte: Dall'inviata al Grande Torino Olimpico Elena Rossin
Il Torino vuole proseguire la striscia positiva di questo inizio di campionato dopo che ha battuto il Monza e pareggiato con la Lazio. L’allenatore dei granata, Ivan Juric, fra poco in conferenza stampa presenterà la gara con la Cremonese, che si disputerà domani alle 18,30 allo stadio Zini.
Che idea si è fatto della Cremonese?
"Penso che sia un'ottima squadra che gioca in modo simile al nostro e ha fatto un grandissimo mercato. Sono curioso di vedere se la mia squadra riuscirà giocare al livello della pressione e dell'attacco allo spazio. Hanno perso le prime due partite, ma penso che possano migliorare. Sarà una sfida difficilissima. Se saremo rilassati prenderemo cinque gol"
Teme che con la Cremonese potrebbe esserci un po’ di rilassatezza da parte della sua squadra?
“Se sarà così prenderemo cinque go. I dirigenti hanno fatto un mercato strepitoso per il modo di giocare e per la scelta dei giocatori. Il livello è altissimo. Il gioco di Alvini è simile a quello che facciamo noi per la pressione, l’attacco dello spazio e le qualità. Già lo faceva l’anno scorso a Perugia. La scelta dei giocatori è stata, secondo me, ottimale nel senso che sono giocatori che interpretano questo tipo di calcio in modo perfetto. Poi, sicuramente hanno perso due partite, ma in modo … si sono presentati veramente bene, giocando bene e penso che potranno migliorare in tante cose. Per noi sarà una sfida difficilissima e non conta niente se si tratta di una neopromossa o che alla fine ci siano tanti giocatori nuovi. E se saremo rilassati prenderemo cinque gol”
Come è stata la settimana? Ci saranno delle novità?
"Vediamo ancora oggi, ma, secondo me, non ci saranno grandi cambi. Ci penseremo un po’ però penso che non farò grandi cambiamenti. E' stata una settimana normale: abbiamo lavorato abbastanza bene, non abbiamo avuto grandi problemi … mettiamola così"
A che punto è la crescita di Vlasic che era arrivato con un deficit fisico?
"I dati atletici sono ottimi: uno dei migliori. Questo vuole dire che è un atleta di alta potenza. Sotto il profilo della corsa è arrivato pronto. Sicuramente sia lui sia Radonjic sia Miranchuk sono giocatori che, secondo me nelle ultime stagioni non avevano fatto bene, ma ci auguriamo che alzino il livello. Adesso affronteremo una partita completamente diversa rispetto a quella con la Lazio e anche a quella con il Monza. Ci sarà un’intensità molto più alta e abbiamo lavorato su questo e non solo con Valsic, ma con tutti per non patire questo tipo di calcio. Speriamo. Vlasic si sta allenando bene. Il lavoro con lui è abbastanza tranquillo. Domani sarà una partita completamente diversa è ci sono da fare cose differenti. Se nelle altre gare bisognava fare attenzione e avere una determinata posizione del corpo e girarsi bene con la Cremonese non si avrà il tempo per girarsi. La gara dovrà essere interpretata in un modo completamente diverso"
Qual è la percentuale di crescita di Vlasic?
“Ma non c’è una percentuale. Fisicamente sta bene”
Qual è il punto di forza della squadra e quello più debole?
"L’interpretazione della gara con la Lazio è stata di una squadra che sa quello che fa: interpreta abbastanza bene e vive bene la situazioni. Questa è la mi sensazione. Il punto fragile è che fisicamente rispetto all’anno scorso siamo a livelli molto bassi e se continueremo ad essere così saremo perdenti. Riusciamo a giocare una partita quasi perfetta in fase di costruzione, ma concediamo tantissimo in determinate situazioni come nei lanci lunghi del portiere, nei colpi di testa si perde e si aprono due volte gli spazi e gli avversari vanno in porta. Questo vuole dire che da questo punto di vista siamo molto indietro”
Ha sfiorato il tema della condizione atletica, con tre gare in nove giorni quanto sarà importante il turnover?
"La condizione atletica è ottimale, sto parlando della forza che è tutta un’altra cosa. Pensiamo una partita alla volta. Domani affrontiamo la Cremonese e, secondo me, sarà una partita ad alta intensità e sono curioso cosa faremo e poi vediamo valutando come staremo. Per la gara con l’Atalanta vedrò come staranno i ragazzi, ma in questo momento sono concentrato solo sulla Cremonese”
Lukic come sta? Può giocare dall'inizio?
"Sta benissimo. Per me è un grandissimo ragazzo. Ha avuto un conto circuito e bisogna capire perché, ma in questo siamo tutti perdenti. In questo tempo per il comportamento e per il lavoro è stato eccezionale. Adesso io farò scelte tecniche e penso che anche con la Lazio abbiamo fatto cose giuste. Linetty e Ricci mi sono piaciuti poi devo fare delle scelte e magari cambio qualche cosa o forse no. Non ho nessun problema son Sasa, anzi lavora alla grande e vuole riconquistare il posto"
A che punto è l'inserimento di Schuurs?
"Non è che pretendiamo molto, anzi poco. Schuurs, per le caratteristiche che ho visto sul video, ha cose positive e altre sulle quali c’è da lavorare tanto per giocare a certi livelli. Abbiamo già cominciato e vediamo pian piano”
Boban ha criticato il modo di difendere a tre che è invece una sua caratteristica. Come si copre lo spazio con la difesa a tre rispetto a quella a quattro?
"Penso che parlando a livello tattico il Milan contro di noi qui in casa nostra aveva giocato a tre, con Tomori, Kalulu e Kessié e quest'ultimo marcava a uomo Pobega. Era una difesa a tre che accettava il campo aperto e l'uno contro uno a tutto campo e per me è una difesa a tre che chiamo propositiva. Perché va a caccia, si esce fuori. Poi c’è, e penso sia quello a cui si riferisce Boban, il classico 3-5-2 italiano e per forza si è bassi e allora devi rischiare e andare su, come facciamo noi e magari la Cremonese, l’Atalanta o il Verona l’anno scorso. Sono interpretazioni di una difesa completamente diversa una dall’altra. Ci sono tante squadre in Italia sia a quattro sia a tre che giocano un calcio molto propositivo perché accettano situazioni molto pericolose per fare il pressing alto e rubare palla alta. E’ un calcio molto dinamico e aggressivo, ma non dipende se la difesa e a quattro o a tre bensì dall’interpretazione dell’una e dell’altra. Può esserci un quattro “triste” che subisce tutto. Dipende dall’interpretazione. Penso che adesso in Italia comincino ad esserci degli allenatori, tanti, che rischiano di brutto e vanno e lo spettacolo ci guadagna molto”
L'anno scorso avevate Pobega, quando arriverà il nuovo innesto quanto aumenterà la forza della squadra?
"Sinceramente non lo so. Andiamo un po’ più in avanti, ma siamo deboli sui calci piazzati, quando si è in difficoltà non riusciamo a leggere certe situazioni. Pobega dava tanto a livello di calcio piazzati, e questo permette di evitare di subire tanti gol, e anche sui lanci lunghi lui poteva prendere palloni di testa e a livello di aggressività. In generale, abbiamo perso tanto sotto questo aspetto senza più Bremer, Pobega e anche con Belotti sui calci piazzati. Sono tutti aspetti che in certe partite sono determinanti, questo è sicuro "
Viste le caratteristiche della Cremonese servirà una maggiore attenzione dei suoi in tutte le zone del campo?
"Per quel che ho notato della Cremonese, e che già Alvini faceva l’anno scorso, è che è simile a noi in tante cose, anche se in altre un po’ di meno. Ciò che mi è piaciuto di loro è stata la scelta dei giocatori fatta in base al tipo di gioco dell’allenatore. E ho visto che in queste due prime partite hanno scelto bene perché i calciatori presi si adattano bene alle caratteristiche del gioco di Alvini ed è per questo che, secondo me, sarà una partita molto, molto difficile. Noi siamo sempre i soliti e abbiamo le solite idee per cui dipenderà se riusciremo a leggere le situazioni oppure no. Io mi auguro di sì”
Ricci ha fatto progressi in fase di non possesso come chiedeva lei?
"Se non avesse fatto progressi non giocherebbe. E' un ragazzo spettacolare perché lavora come un pazzo per migliorarsi negli aspetti che deve avere nel calcio modero se vuole giocare un calcio serio. Non sarà mai un incontrista totale perché non ha queste caratteristiche. Però ha cambiato anche la struttura fisica mettendo su molti muscoli e perdendo massa grassa. Ha lavorato tanto e, per me, sta migliorando tanto. Eccelle nelle altre doti: in visione del gioco, nel muovere la palla con due-tre tocchi. Ha già tante cose positive, ma deve migliorare ulteriormente in altre e cercare di completarsi totalmente"
Si aspetta come rinforzo a centrocampo più un incontrista?
"Non mi aspetto niente: qui o si vince insieme o si perde insieme. Il mio calcio è molto chiaro e le caratteristiche che devono avere i giocatori sono altrettanto chiare. Non ho altro da dire, si sa esattamente quello che voglio per ogni ruolo della squadra e bisogna rispettare questo. Il resto …”
Come sta Radonjic? Quanto può essere decisivo domani?
"In quattro anni non ha mai fatto tre partite di fila per novanta minuti. Questi sono dati. E’ un ragazzo che si è messo a grandissima disposizione. Tutti noi vogliamo portare Radonjic al massimo livello per tutte le partite. Vlasic deve tornare ai livelli di quando era a Mosca. Sanabria deve impazzire e fare tanti gol. Pellegri, altro giocatore che non ha mai fatto una partita intera in carriera, deve esplodere. Questo è il lavoro che facciamo in attacco. Non abbiamo certezze, ma si intravede il grande talento di Radonjic in certe situazioni e vogliamo portarlo ad essere continuo anche quando trova difese diverse come con la Lazio e infatti ha fatto più fatica. Lo stesso vogliamo da Vlasic che torni ad esere quello che era, così come da Sanabria e da Pellegri. Non abbiamo certezze. Immobile fa 25 gol all'anno, noi con il lavoro vogliamo portarli ad esplodere tutti, ma non so se riusciranno. Radonjic non ha mai avuto continuità e non sappiamo se esploderà domani o se farà meno bene”
Con la Lazio Radonjic aveva un avversario diretto e spesso anche un raddoppio di marcatura.
“Come ho detto, la Lazio ha corso 10 chilometri più di noi. 10 è una roba … Noi abbiamo fatto una grandissima partita a livello di possesso palla più che pressing, ma creato poco proprio perché loro hanno corso molto più di noi. Una cosa impressionante a livello di sacrificio mentale anche da parte degli attaccanti esterni. E’ una cosa che non avevo mai visto anche nei raddoppi. Poche volte siamo quasi a mettere Radonjic nell’uno contro uno con Patric. Il loro modo di correre era dispendioso e con 10 chilometri in più c’è stata la disponibilità fantastica anche dei giocatori di alto livello che non ci ha permesso, nonostante il dominio nel possesso palla, di creare situazioni pericolose. Penso che la Lazio sia l’unica squadra che ha fatto così tanti chilometri. Una cosa impressionante quello che hanno fatto Sergej e Anderson”
Alvini che impressione le ha fatto visto che in Serie A è arrivato tardi?
"L'ho visto l'anno scorso a Perugia e fa un calcio per tanti aspetti simili al mio e di Gasperini per cosa fa fare alla difesa, per lo stare sull’uomo e per come fa scalare in avanti. Mi è piaciuto molto l’anno scorso. Secondo me, per fare questo gioco devi essere un po' pazzo accettando situazioni che altri non accettano. Non ho seguito come era prima, come è cresciuto, che cosa ha fatto e quando abbia cominciato a giocare in questo modo. Vedo che è un allenatore che mi piace tanto per come vive, interpreta e vuole prendersi la partita. Lo faceva l’anno scorso e anche in queste due prime partite. Ha anche rischiato e questo vuole dire che sa allenare per fare questo tipo di gioco che è completamente diverso rispetto alla norma. La vita di un allenatore non è semplice, sono in molti a dover fare tanta gavetta”.