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LIVE Juric: "Siamo al massimo delle possibilità. Faticheremo con lo Spezia se non saremo al 100%"

di Elena Rossin
Fonte: Dall'inviata al Grande Torino Olimpico Elena Rossin
Ivan Juric

Il Torino dopo la vittoria sul Milan e il passaggio ai quarti di Coppa Italia vuole tornare a vincere anche in campionato così da mettersi alle spalle i deludenti pareggi con Hellas Verona e Salernitana. L’allenatore dei granata, Ivan Juric, fra poco in conferenza stampa presenterà la gara con lo Spezia, che si disputerà domani alle 15 allo stadio Grande Torino Olimpico.

Ripensando alla partita con il Milan, può essere per il Torino la svolta della stagione?
"No, già siamo al massimo. La squadra è al massimo delle possibilità. Non c'è bisogno di nessuna scintilla perché è al massimo"

Magari dal punto di vista psicologico?
“La squadra sta al massimo delle sue possibilità e non aveva bisogno di nulla”  

Può essere questa vigilia delicata dal punto di vista ambientale visto che dopo la vittoria con il Milan in campionato ci fu il passo falso con il Bologna? La squadra è pronta a domani?
"Sono sempre punti di vista, quando gioco con il Bologna mi sento inferiore, perché lo siamo come organico. Penso che loro abbiamo qualche cosina in più. Io quello non lo chiamo scivolone, ma lo chiamo un risultato normale perché penso che quando mettono Arnautovic, Barrow, Orsolini hanno qualche cosina in più. Lo Spezia mi piace come lavora perché in rosa hanno giocatori molto forti, molto moderni con le caratteristiche giuste per il calcio moderno. Mi riferisco a Amian, Holm, Nzola e Kiwior, che magari non hanno grandi nomi, ma le caratteristiche che servono per giocare al calcio moderno come contro il Verona che hanno vinto con una partita d’intensità o con l’Atalanta quando vincevano due a zero, anche se poi è finita 2 a 2 all’ultimo momento, però hanno dimostrato la loro forza. Per cui se noi non saremo al 100% psicologicamente o fisicamente non ci sarà partita, secondo me”

Dopo la giustificata esaltazione, quali sono le trappole domani?
"Posso ripetere quello che ho detto prima: voi dite che con il Verona è stato un passo falso, ma io dico di no perché conosco i loro giocatori e i miei. A Salerno una grandissima partita contro una squadra con al quale c’era da battagliare di brutto. E se con lo Spezia non daremo il massimo del massimo faremo grandissima fatica perché i valori sono molto, molto simili. Se non daremo il 100% faremo una fatica enorme"

Bayeye e Adopo domani potranno essere titolari?
"No, titolari no"

Se e quanto è cambiato il campionato prima e dopo Mondiale? Si è ripartiti da dove si era lasciato?
"Mi sembra di sì, qualcuno si è rinforzato, come il Verona che ha ripreso a lavorare come si deve e lo si vede sul campo. Siamo rientrati velocemente nel ritmo del campionato e per noi queste tre partite mi hanno dato grandi soddisfazioni a livello del gioco, tutte e tre. Per domani ho grande paura perché è la quarta partita in dieci giorni e c’è stato un dispendio sia fisico sia emotivo enorme ed è normale che squadre che hanno, per me, valori più o meno uguali conta molto il reggere a livello mentale e fisico oppure no”

Dove si colloca oggi il Torino?
"Sempre al solito. Se arriviamo decimi è come vincere lo scudetto. E’ un grandissimo risultato per il valore reale. Decimo, nono, undicesimo, dodicesimo. Con le altre squadre c’è una differenza molto notevole riguardo alla struttura delle rose e qualità dei giocatori. Poi se come l’altro giorno dimostriamo che si può andare oltre le nostre qualità, c’è un’applicazione fenomenale da parte del gruppo e si riescono ad ottenere risultati superiori, ci credo. Ma come ho detto l’ultima volta citando il Verona da esempio ci sono stati tre anni nono, nono e decimo posto e poi adesso lotta per la salvezza ed è ultimo o penultimo con giocatori che sono più o meno gli stessi vuole dire che basta poco. E basta poco sia da un lato sia dall’altro, ma quando vero realmente quelli che stanno sopra hanno una struttura diversa che è andata consolidandosi con il tempo e sono molto più forti”

Tralasciando quello che è successo negli ultimi giorni, ma Schuurs è quasi al livello di Bremer?
"Sono stra contento di Schuurs, sono entusiasta per il ragazzo e per la voglia di lavorare che ha. E' un giocatore completamente diverso da Bremer, anche se giocano nella stessa posizione. Penso che Bremer sia stato il miglior difensore perché ha una struttura fisica e un modo di difendere in relazione al modo di giocare fantastico. Ed è per questo che è stato il miglior difensore dello scorso campionato. Perr è migliorato molto in certe cose che gli mancavano tanto e per questo nelle prime partite non l’ho fatto giocare proprio perché gli mancavano certe cose che non voglio dire, ma pian piano sta migliorando molto. Perr ha altre qualità: i passaggi e inserirsi in attacco. Ha un valore diverso. Come difensore puro per contrasti e non prendere gol, Bremer è il migliore tra quelli che ho allenato insieme a Romero. Sono giocatori di un livello difensivo allucinante. In un certo senso Schuurs è più completo, non è così "animale", così tosto, ma ha altre cose bellissime: inserimento con la palla, passaggio, lettura del gioco. E’ tanta roba. E poi il ragazzo ha una voglia di migliorarsi unica ed è un piacere lavorare con lui"

Come si spiega che il Torino in 10 per più di 50 minuti ha dato tutto ed è riuscito a vincere, mentre altre volte anche con Verona e Salernitana ha faticato creando sì occasioni dal gol, senza riuscire a concretizzarle? Sembrano due squadre diverse eppure è la stessa squadra.
"Contro il Verona abbiamo fatto una grandissima partita per tutti i 90 minuti, a Salerno 45 minuti sono stati eccellenti e potevamo fare tantissimi gol, ma non li fai perché sei il Torino. E’ molto semplice. Si dice che sia questione di fame, ma è sempre questione di qualità. La fame può esserci nella fase difensiva, poi c’è la qualità: è cosa diversa, è normale. Per me sono state tre partite sullo stesso livello. Dopo il Verona sono tornato a casa molto felice per la prestazione. Non vedo ciò che vedi tu. Non sono assolutamente due squadre diverse, assolutamente"

Per Adopo, Bayeye e Ssck è meglio rimanere al Torino e avere spazio oppure andare a farsi le ossa altrove?
"Con Bayeye sono stato molto chiaro: Lazaro, Aina, Singo e Vojvoda sono più forti in questo momento. Lui sa quanto ha imparato in questi quattro-cinque mesi e quanto gli è servito venire da Catanzaro e allenarsi contro Radonjic, Vlasic che sono giocatori forti. Lui voleva andare a giocare per il piacere di giocare a calcio e non stare solo così. La mia idea è che si è sempre allenato bene e che è arrivata l’occasione e lui ha sfruttata al massimo questi 10 minuti. Per quel che riguarda le mie gerarchie ancora oggi penso fortemente che questi quattro giocatori sono superiori a Brian in questo momento. Lui deve fare il suo percorso crescere era in Serie C, ha fatto sei mesi con noi bene e se rimane, perché abbiamo anche Lazaro infortunato, ci può dare una mano, ma se c’è un’altra soluzione è giusto che vada a giocare. Adopo invece è molto utile perché lo posso usare come difensore, anche se abbiamo cinque difensori puri, e posso usarlo, come l’altro giorno che ha fatto un lavoro in fase difensiva pazzesco su De Ketelaere che era un trequartista, e poi anche giocando con grandissima personalità. Adopo è un giocatore sul quale conto e ci contavo già prima”

Adopo è più centrocampista o difensore?
"E' più centrocampista a due o play alla Desailly. E’ uno molto tosto. E’ banale dire all’altezza, ma gli ultimi tre calci d’angolo del Milan li ha presi lui sul primo palo. Magari in una delle poche occasioni che abbiamo subito sul primo palo è stato perché non eravamo sufficientemente tosti e un giocatore come lui ti dà anche queste cose che in una partita come quella con il Milan significano tanto per portare il risultato a casa. Io lo vedo più come centrocampista che all’occorrenza può fare anche il difensore. Tutti e due i ragazzi sono splendidi"

Sente la volontà della società di darle i due rinforzi per completare la rosa?
"Penso di sì. Li volevo il primo gennaio perché avevamo quattro partite  così avrei avuto due opzioni in più. Sarebbe stato l’ideale. Penso che dipenda dalle cose economiche e dalle idee, ma la società vorrebbe che ci migliorassimo, che ci completassimo. Sono fiducioso"

In questi giorni è circolato un video fatto da un tifoso che all’uscita del Filadelfia le chiedeva se era possibile aprire le porte del centro di allenamento ai tifosi e lei ha detto che avrebbe piacere che i tifosi venissero e che l’ha aperto tante volte, ma questo ha fatto discutere perché il Fila non è stato molto aperto. Che cosa intendeva?
"Non sapevo neanche che non si potesse entrare: questa è mia ignoranza. Mi hanno detto che manca un certificato (di Prevenzione Incendi rilasciato dai Vigili del Fuoco, ndr). Ogni tanto mi chiedono e io dico sempre sì, parlate con Marco Pellegri e se volete venire, venite. Ma non venite due giorni prima della partita quando provo i calci piazzati, ma se venite il martedì e si gioca la domenica è bello, non me ne frega (nel senso non è un problema, ndr). Non sapevo che ci volesse questo certificato, pensavo fosse tutto a posto. E’ nato su questo il discorso.
Per il resto, penso che il Torino è la quindicesima squadra per spettatori, non siamo così numerosi. Queste è la verità. Quello che è stato il passato, è il passato ma la verità è questa e se mettiamo le squadre che sono venute dalla Serie B siamo in zona retrocessione per numero di spettatori. Vorrei e mi manca, non da parte dei tifosi, ma in generale tutto. A Verona c’era, ma qui no. E il gatto che si morde la coda. Si tratta di chi spinge per primo. Vorrei che ci fosse più entusiasmo. Siamo decimi e con la situazione che c’era due, tre anni fa quando c’era una grande perdita di soldi per cui è un grande successo, ma c’è sempre scontentezza che si trasferisce alla squadra. E’ come se io chiedessi tanto a un giocatore e lui non me lo può dare e allora diventa depresso perché il mister mi chiede e io non riesco a dargli ciò che vuole. La squadra dà il massimo e se le si chiede troppo va in depressione: bisogna essere intelligente e capire questo. Vorrei che da fuori ci fosse grandissimo entusiasmo e che si andasse avanti tutti insieme così saremmo tutti più felici. Secondo me, certe cose si stanno facendo, magari non con la velocità che tutti vorrebbero, ma pian piano si stanno facendo le cose da quando sono qui. Vorrei più felicità ed entusiasmo”

Ma lei è d’accordo nell’aprire il Fila ai tifosi?
“E' giusto aprire, come ho detto il martedì quando ci alleniamo e si gioca la domenica. Quando non si fanno cose tattiche, assolutamente non è mai stato un problema né a Genova né a Verona p a Crotone"

E' stata decisiva la spregiudicatezza e la sfacciataggine dei giovani con il Milan?
"Non è spregiudicatezza perché se sono spregiudicati non giocano. C’è stata grandissima applicazione in ciò che devono fare. Molta applicazione e mota concentrazione. Adopo e Seck ciò che dovevano fare tatticamente relativamente a ciò che ho chiesto lo hanno fatto da persone mature. Penso che sia una cosa bella del calcio che loro … Il Milan mi impressiona sempre perché hanno scelto giocatori veri, che hanno gamba e accelerazioni, spendendo per lo più pochi soldi”.

Non hanno speso pochi soldi.
“Rispetto magari a chi prende giocatori e spende 80-70 milioni”

Per De Ketelaere hanno speso 35 milioni
“Lui è l’unico, ma per gli altri, per essere il Milan, hanno speso 10-12, 20. Non sono i 70, 80 o 60 di altre squadre in Italia. Vedo che quando si gioca contro il Milan loro hanno un’intensità pazzesca nell’accorciare, rubare palla: mi impressionano sempre. E poi i ragazzi sono stati fantastici per la maturità, per come hanno giocato e per il lavoro fatto. Sia Seck nella fase difensiva che ha fatto benissimo, ma anche in attacco, sia Adopo che è stato fantastico”

Ci saranno rotazioni domani?
"Anche oggi siamo ancora in fase di recupero. Mi sembra che abbiano speso tantissimo anche per i supplementari e perché sarà la quarta partita in dieci giorni. Ci devo pensare bene. Sono rimasto molto contento dell’interpretazione, dell’applicazione e di tutto quanto dei primi 70 minuti di Milano e vorrei dare continuità, ma ci devo pensare se riusciremo a reggere fisicamente"

Novità sui recuperi degli infortunati?
"No, per Lazaro è ancora lunga. Aina forse potrà essere disponibile dopo Firenze. Per Pellegri ci vuole ancora un po' di tempo. E Ilkhan. Questi sono gli infortunati. Se ad Aina va tutto bene nei prossimi sette giorni allora forse dopo Firenze ci potrebbe essere. Pellegri non ancora".