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LIVE Juric: "Siamo pronti al derby, voglio vincerlo. Non ci saranno grandi sorprese di formazione. Voglio che cresca l'amore per il Toro"

di Elena Rossin
Fonte: Dall'inviata al Grande Torino Olimpico Elena Rossin
Ivan Juric

Il Torino dopo il pareggio con la Cremonese si è visto scavalcare in classifica dal Bologna, che ieri ha battuto l’Inter, e dalla Juventus. I granata non vincono un derby dal 26 aprile 2015 e non espugnano lo stadio della Juventus dal 9 aprile del 1995. L’allenatore dei granata, Ivan Juric, fra poco in conferenza stampa presenterà la gara con la Juventus, che si disputerà domani alle 20,45 all’Allianz Stadium.

Quali sono le sue emozioni e le sue sensazioni per la partita con la Juventus?
"Abbiamo fatto una buona settimana. Sono stati recuperati alcuni giocatori e magari abbiamo alzato il livello di qualcuno che è stato molto sotto. E penso che siamo pronti"

Che differenza di livello c'è con i bianconeri che sono in ripresa e hanno Di Maria in grande forma?
"Come organici siamo realtà diverse, ma come ho letto negli ultimi giorni magari a volte vince chi è più debole con l'entusiasmo, la voglia e la grinta. Noi proveremo a fare questo. Quando si hanno giocatori come Di Maria nell'ultimo mese diventa tutto un po’ più difficile perché riesce a fare cose che rendono difficile il difendersi e in quei momenti si decidono le partite: Speriamo di limitarlo al massimo"

Come sta mentalmente e fisicamente la squadra da 0 a 100?
"Penso che sia da tutto l'anno che siamo al massimo dei massimi come comportamento e atteggiamento senza cali. L’unica cosa è che c'è qualche giocatore come Ilic che ha ancora tanto da fare per migliorare perché è arrivato in condizioni veramente non buone e da un infortunio non curato bene, secondo me. Alzando lo stato di qualche giocatore ci alzeremo anche come squadra ancora di più"

Cosa le ha lasciato l'affetto dei tifosi al Filadelfia? E’ rimasto sorpreso?
"Non sono rimasto sorpreso perché so quello che i tifosi del Torino possono dare. A proposito di questo, ho letto una bellissima intervista di Berruto che secondo me ha spiegato proprio cosa sta accadendo, ma proprio fino in fondo. E’ quello che io a volte sento, ma non riesco ad esprimerlo bene come fa lui"

Ci saranno sorprese di formazione?
"Non ci saranno grandi sorprese"

Cosa vuole in cuor suo per domani?
"Cosa desidererò? (Sorride, ndr) Vincere. Penso che i ragazzi debbano essere sereni: per loro magari è stata una vigilia diversa dal solito perché i tifosi hanno trasmesso loro emozioni anche molto forti. Però questi sentimento devono essere una cosa positiva e non preoccupante. Mi aspetto dai ragazzi una grande partita, che giochino liberi di testa e che diano tutto. Spero che riusciremo a vincere"

Ricci può giocare dal primo minuto oppure no?
"Ha fatto due allenamenti con noi, penso più alla seconda opzione e che possa entrare a gara in corso. Quando si arriva da un infortunio muscolare spesso è meglio, secondo me, non partire subito e andare per step. E' una gara importantissima, ma non voglio perderlo di nuovo: questo è sicuro"

Ilic come sta visto che in settimana va gestito? E’ pronto?
"Dovrebbe giocare, ma, come ho detto viene da un infortunio e una ricaduta curata e gestita male e queste cose si pagano e adesso la stiamo pagando noi perché è un muscolo che non è stato curato come si doveva, anche colpa sua perché voleva andare al Mondiale. Lo dobbiamo gestire un po’. Spero nei prossimi mesi che riusciamo a migliorare il suo stato muscolare e che riesca a fare sforzi senza percepire tanto affaticamento come adesso”

Ilic in futuro potrà essere posizionato più avanti oppure no?
“A Verona qualche volta lo abbiamo messo davanti, però, secondo me, lui è  proprio un centrocampista sulla parte sinistra ed è in questa posizione che si trova meglio. Ma in emergenza può fare tutto"

Ci sarà Adopo o Linetty?
"Dobbiamo ancora decidere. LInetty ha più esperienza in certe situazioni, ma Adopo ci sta dando grandi soddisfazioni"

Come sta Vlasic?
"Vlasic ha questo problema che lo terrà fuori e nei prossimi giorno farà nuovi esami e vedremo a che punto è e poi potremmo programmare un po’ più precisamente il suo futuro. Sicuramente domani non coi sarà"

Chiede a Miranchuk qualche cosa di particolare per domani sia in fase di rifinitura sia per dare una mano a Sanabria a fare gol?
"No, sono molto contento di quello che ci sta dando sia a livello di partecipazione, presenza in campo sia per gli assist e i gol. Penso stia facendo un buonissimo campionato, deve solo continuare così"

Ci sarà il confronto a distanza fra Schuurs e Bremer. Dopo sei mesi è contento di Perr?
"Molto, molto. Perr è diverso da Bremer e in certe situazioni perdiamo talune caratteristiche, come si è visto nell’ultima partita. Però sono stra-contento di lui. Secondo il mio pensiero, c’è tanto lavoro da fare per farlo crescere ancora, ma ha tantissime cose positive. Ha grandissimi margini di miglioramento, se riusciremo a lavorare bene. In certe situazioni Bremer ha caratteristiche importanti, ma globalmente sono stra-contento della sua crescita e di lui come persona per come si è messo a disposizione"

Schuurs ha caratteristiche migliori di Bremer?
“Sì, sì. In una caratteristica che è fondamentale per un difensore è sotto, ma ci sono tante altre in cui , secondo me, è strepitoso, è molto bravo. Se migliorerà in quella cosa dove è carente diventerà tanta roba”

Come si vince il derby? In questi giorni e rispetto alla gara d’andata ha visto nella squadra qualche cosa che la lascia convinto di poter vincere il derby?
"Non ho visto niente di diverso, eri è stata una giornata particolare per tutti.  Prima mi riferivo al fatto che nei primi tempi c’era la mancanza di appartenenza da parte un po’ di tutti. E avevo la sensazione che non riusciamo a crescere come società, club proprio nel senso d appartenenza e del far sentire l'importanza della maglia del Toro. Ieri i ragazzi si sono resi conto un po’ cosa voglia dire. Ora bisogna approfondire e farli veramente innamorare della maglia. Abbiamo fatto una settimana giusta, anche se  oggi li ho visti un po’ troppo tesi come se avessero tanta voglia di fare una grande partita, ma invece devono essere liberi di testa ed essere come sono stati sempre: tosti cercando di giocare bene e fare una grande partita. Nelle ultime tre gare abbiamo subito tre gol, due su calci di punizione e sfiorato le situazioni per vincere e spero che domani sia la giornata buona"

A Milano Rodriguez ha giocato da esterno di centrocampo, potrà giocare in questa posizione anche domani visto che Vojvoda è in calo?
"Vojvoda non credo sia in calo, è sui suoi standard: a volte fa meglio altre peggio. Ma lui è questo e non c’è una differenza enorme con la passata stagione. Rodriguez è sempre una soluzione in verte partite, ci penseremo ancora domani domattina, però è una soluzione"

C'è il rischio che vi portiate dietro i numeri negativi dei derby passati?
"I ragazzi devono essere liberi di testa. Abbiamo sempre fatto derby giusti affrontandoli bene e sono sempre stati combattuti fino alla fine. Dovrà essere così anche domani e cercheremo di metterci qualcosa in più sui piazzati che dipendono dalla qualità di chi li batte e dall’altezza del difensore di fare gol, ma dipendono anche dalla volontà di ottenere qualche cosa da certe situazioni. Noi domani dobbiamo fare una grande partita e curare molto i particolari e le situazioni che possono portare il risultato dalla nostra parte"

Domani ci saranno tre ragazzi cresciuti nel vivaio, Buongiorno, Singo e Adopo, che riflessione fa su questo e c’è qualche raccomandazione che ha dato loro?
"Al di là che Buongiorno lo sente, ma è diverso per lui, vorrei avere tanti giocatori che diventino come se arrivassero dal vivaio. Uno zoccolo duro formato da giovani che sentono la storia e la maglia e che quando arrivano dei nuovi li riescono a introdurre bene. Buongiorno è nato così essendo di Torino e lo sente. Ricci e altri devono diventare come lui, come se arrivassero dal nostro vivaio e quindi devono sentire particolarmente la maglia. Queste cose ti portano alla fine ad essere più forte, ti permettono di conquistare più punti e ti fanno crescere. E' bello avere ragazzi del vivaio che giocano in prima squadra"

Quali concetti di Berruto fa suoi?
"Ha espresso bene i concetti. Dall’inizio ho notato che manca l’amore, proprio l’amore. Qui si sente la bellezza della storia, ma manca l'amore. Se si accende l'amore non da parte dei tifosi, ma di tutti quanti dei giocatori, della società e dei tifosi, allora si diventa Toro. Ed è ciò per cui sono qui: venire al Toro sentivo che era la cosa giusta da fare. Ma poi ho percepito sempre la mancanza di amore forte verso il proprio lavoro, verso il Filadelfia che era in condizioni vergognose quando siamo arrivati. Nell’ultimo anno e mezzo stiamo cercando di creare fortemente, anche con tutti i miglioramenti che si sono stati al Filadelfia che adesso è completamente diverso. Anche i giocatori sentono tutto questo amore, l’empatia e così si innamorano e vogliono rimanere firmando, prolungando, rimanendo e crescere. Di conseguenza, secondo me, poi arrivano i tifosi come ieri e si vede che cosa significano per tutto l’ambiente”

L’anno scorso alla vigilia del primo derby disse che Torino era calcisticamente sbilanciata dalla parte bianconera, ma come città era granata. Oggi in lei questa convinzione è ancora più radicata?
"Mi rifaccio a quello che ha detto Berruto, la sensazione è uguale ed è come se fossimo bloccati in un limbo dove converge tutta l’energia. Berruto ha usato parole più appropriate e l’ha spiegato meglio. E’ come se si aspettasse sempre qualche cosa: che esca questa energia positiva. Stiamo facendo tantissimo a livello di appartenenza sui giocatori giovani che arrivano. E’ come il cuoco che non deve solo cucinare, ma deve trasmettere amore con i piatti che prepara. I ragazzi devono sentirsi amati. Bisogna prendersi cura di loro: si può avere poco, ma quel poco deve essere bello affinché i giocatori si sentano amati. Vorrei introdurre questo amore e poi dopo, secondo me, tutto esplode (in senso positivo, ndr)"

Ha mai pensato di andare al Museo del Grande Torino a Grugliasco e di portarci la squadra?
"Sono d’accordo assolutamente, si sente questa mancanza. Mi piacerebbe far vedere le differenze che ci sono al Filadelfia rispetto a un anno e mezzo fa: ora è una cosa seria, mentre prima c’era da vergognarsi. Brekalo chiedeva se ci allenassimo davvero in un posto così. Sicuramente c’è da curare la storia perché è loro l’una storia unica, ma non la conosco bene nemmeno io e figuriamoci i ragazzi. Dobbiamo trasmettere amore verso la società in modo che sappiano di essere in una società diversa rispetto alle altre".