.

Live – Linetty: "Sono qui per fare al meglio". Vojdova: "Sono qui per la storia del Toro". Vagnati: "Chi resta deve essere convinto. Sirigu rimarrà al 100% "

di Elena Rossin
Fonte: Dall'inviata Elena Rossin

Il centrocampista Karol Linetty e il terzino destro Mërgim Vojdova, neo acquisti del Torino, fra poco saranno presentati in conferenza stampa e con loro ci sarà il direttore tecnico Davide Vagnati.

VAGNATI - Come abbiamo detto più volte con il presidente stiamo cercando di dare il prima possibile al nostro tecnico giocatori adeguati al nuovo progetto e al tipo di calcio che condividiamo. Siamo contenti di aver fatto queste tre operazioni ancor più perché il mercato è abbastanza fermo. Ringrazio il presidente che è artefice di tutto questo. Linetty e Vojdova sono ragazzi voluti da tutti. Linetty è un centrocampista completo è duttile e gioca in Nazionale ed è venuto qui con grande entusiasmo e parte già avvantaggiato poiché conosce il calcio di Giampaolo. La prima volta che l’ho sentito, un po’ di tempo fa, voleva sposare un progetto differente. In panchina abbiamo un insegnante di calcio e Linetty parte dall'università, a differenza degli altri che partono dalle elementari perché non hanno mai avuto Giampaolo. Vojdova l’avevo visto più volte dal vivo, in Belgio giocava nello Standard Liegi e gioca nella Nazionale del Kosovo. E’ un ragazzo che ha sofferto molto e con la fatica e il lavoro si è guadagnato ciò che ha e ho notato che ha grande fame e sa mettersi a disposizione del mister.

LINETTY - Ho scelto il Torino perché mi ha cercato da tempo, già a febbraio mi volevano, ma volevo aiutare la Sampdoria che era in un momento difficile. Ho sentito mister Giampaolo e adesso sono qui. E' una nuova sfida per me e spero di fare al meglio. E' importante conoscere già l'allenatore e il sistema di gioco che usa. Sono in una grande squadra e partita dopo partita vogliamo fare il meglio possibile. L'anno scorso è stato difficile, ma adesso si riparte. Non ho un ruolo preferito, sono contento quando il mister mi fa giocare e posso fare la mezzala o l'esterno. In ogni ruolo dove gioco cerco di fare al meglio. Volevo sentire Glik, ma poi lui ha parlato del Torino in conferenza stampa e ho letto ciò che ha detto e mi è bastato. In questi primi giorni mi sono trovato bene, parlo con tutti e conoscendo la lingua e anche l'inglese e questo mi aiuta nell'inserimento e fra una settimana o due avrò conosciuto tutti. Se dovessero chiamarmi Andersen, Torreira o Praet dirò loro di venire qui, ma questo dipende da loro e dal direttore e dal presidente. E' un onore essere convocato in Nazionale, saranno due partite importanti e dovrò concentrarmi molto in allenamento per riuscire a fare bene. Mi aiuta molto giocare in velocità come chiede mister Giampaolo e stare vicino ai compagni e giocare la palla con due tocchi.

VOJDOVA - Ringrazio il Torino, il presidente e il direttore per gli sforzi che hanno atto per farmi venire qui in un club con una grande storia. Mi aveva cercato anche l’Atalanta che disputerà la Champions, ma è proprio la grane storia del Toro che mi ha spinto a venire qui. Bisogna giocare partita per partita e se arriveremo in Europa League tanto meglio, ma non dobbiamo pensare solo a questo bensì a fare bene in modo da sempre il meglio e poi alla fine vedremo dove siamo arrivati. Ho parlato con Gillet che mi ha parlato del Torino e mi ha detto di andare al Torino di corsa e mi ha parlato anche di Giampaolo dicendomi che può aiutarmi a crescere perché insegna calcio. Ujkani è il capitano della mia Nazionale e anche lui mi ha detto che il Toro è un grande club. Ero piccolo quando c'era la guerra e mio papà era un soldato. Sono sfollato in Germania dove sono nato, comunque la guerra mi ha forgiato il carattere e fatto crescere facendomi diventare quello che sono. E’ stata dura, ma sono orgoglioso di aver vissuto anche questi momenti brutti. Sono contento di essere qui, mi hanno fatto una buona impressione sia il mister sia i compagni e spero di integrarmi il prima possibile. Si fa tattica e questo mi piace perché così imparo. Prediligo giocare come esterno difensivo a destra, ma per tanti anni 10 ho giocato come difensore centrale, anche nell'ultimo periodo allo Standard Liegi. Il campionato italiano è grande e ci sono giocatori importanti, sono venuto in Italia anche per questo. Il salto dal campionato belga a quello italiano è grande e sono contento. 

I due giocatori sono andati via e la conferenza continua con Vagnati

VAGNATI - Abbiamo chiaro il progetto e abbiamo dimostrato che stiamo cercando di prendere i giocatori che servono, anche se non è semplice e non sempre si può arrivare alle prime scelte. I primi obiettivi li abbiamo raggiunti e continueremo, ma dipenderà anche dal mercato. Vera lo teniamo sott'occhio e c'è più di una trattativa per giocatori che hanno il suo profilo. Per età e per caratteristiche si abbina bene a ciò che cerchiamo, ma vedremo. Il campionato inizierà il 19 settembre, forse, e il mercato chiuderà il 5 ottobre per cui abbiamo tempo per capire se ci sono i presupposti per dare un altro giocatore al mister. Torreira è un giocatore importante che ha dimostrato in Italia e in Inghilterra le sue qualità, ma è stato preso dall’Arsenal a una cifra considerevole e ha un contratto importante. Noi cerchiamo di prender i giocatori che hanno profili compatibili con il gioco di Giampaolo e vogliamo costruire una rosa competitiva stando però attenti al bilancio. Siamo alla ricerca di un regista e cercheremo di prenderlo al più presto, ma ci devono essere anche le condizioni economiche giuste per noi. Biglia? Da un giorno all'altro il mercato cambia molto e a me piace fare quello che dico. Cerchiamo di capire quali saranno i presupposti, ma non dobbiamo prendere per forza un calciatore. Qualche nostro ragazzo ha delle richieste e il presidente ha ribadito che i giocatori rimangono se batte loro il cuore per il Toro e non perché hanno un contratto. I giocatori che ci sono devono essere convinti di stare al Torino altrimenti cercheremo di accontentarli ad andare altrove. Mi fa piacere che i tifosi apprezzino ciò che faccio, però, sono i risultati che dicono se si è lavorato bene. Io mi prendo le mie responsabilità e i risultati diranno come ho lavorato. Se non avessimo un presidente che ci dà la possibilità di lavorare sarebbe difficile per cui il ringraziamento principale va a lui. Con Belotti abbiamo parlato alla fine del campionato scorso, lui è innamorato di questa maglia e di questa città e per quel che mi riguarda può restare al Torino fino alla fine della sua carriera. Lo stimo per l'atteggiamento che ha ogni giorno e per essere un esempio per tutti. Belotti ha ancora 2 anni di contratto e non c'è quindi l'esigenza impellente di incontrarci per il rinnovo e adesso è il tempo di focalizzarci sulla preparazione al campionato. Pensiamo al nuovo progetto e vogliamo creare un gruppo duraturo e stiamo cercando di focalizzarci su questo. Finito il mercato parleremo con Belotti del rinnovo e su questo c'è un portone aperto, non solo una porta. Sirigu rimarrà al 100 e per noi non è mai stato sul mercato, sarei un matto a dire che è sul mercato poiché è un leader della squadra ed è un portiere forte. Ha un contratto lungo ed è un punto fermo dello spogliatoio. Edera, Berenguer e Falque hanno le caratteristiche idonee per il gioco di Giampaolo, poi non è detto che tutti rimangano, qualche esubero c'è, ma non abbiamo l'esigenza di cedere giocatori. Abbiamo una rosa ampia e valutiamo le richieste degli altri club. Il mister è molto contento del gruppo squadra e ha notato allenandoli i giocatori che magari conosceva un po' meno. Segre è arrivato dopo poiché ha fatto i play off con il Chievo per cui è prematuro dare un giudizio su di lui. Il suo atteggiamento e l’impegno sono positivi e dimostra di voler rimanere in granata, poi vedremo con il mister. Nkoulou è un giocatore importante e oltre ad essere forte ha la leadership e mi auguro che possa rimanere a lungo e ne parleremo con lui. Voglio che i ragazzi capiscano che al Torino si sta cambiando, si stanno migliorando le strutture e che c'è un progetto tecnico e poi parleremo dei contratti. Non dico neppure sotto tortura il numero dei componenti che saranno in rosa, sono giovane ma non così ingenuo. Praet è un giocatore importante, ma stiamo cercando un regista e quindi lui non è al momento tra le nostre priorità.

La conferenza stampa è terminata