Live – Longo: "Ho visto nelle facce dei miei giocatori la voglia di fare bene e di superare il trend negativo"
Fonte: Elena Rossin
Il Torino dopo la sconfitta con il Lecce, che ha seguito quelle con Atalanta e Sassuolo, e il cambio di allenatore, con l’arrivo sulla panchina granata di Longo, deve provare a invertire la rotta già domani alle 18 con la Sampdoria. L’allenatore del Torino, Moreno Longo, fra poco in conferenza stampa presenterà la gara con i blucerchiati.
Quali saranno le insidie tecnico tattiche della gara con la Samp? La squadra da quando lavora con Ranieri ha trovato la propria identità, ha calciatori di qualità , concede pochi spazi agli avversari e sa tenere il campo. Noi dovremo essere bravi a leggere le situazioni di gioco. La Samp va rispettata, ma noi dobbiamo dare il più a lungo possibile l’impronta alla partita . Mi aspetto non solo un Toro che sappia proteggersi, ma che cerchi anche di fare la partita proponendo la sua dea di gioco, che sarà sviluppata ancora più nei prossimi giorni.
Sono stati giorni particolari. Che ambiente si aspetta? Sì, sono stati giorni particolari sia per me sia per la squadra e la piazza. L’entusiasmo che c’è si è percepito, ma dovremo essere concentrati sulla gara e non perdere la lucidità perché domani si scende in campo e si deve fornire una prestazione all’altezza. Mi aspetto un ambente caldo, anche per la promozione che è stata fatta dalla società con prezzi dei biglietti popolari e so che ci saranno più di 18 mila persone. Sono consapevole di quanto possono darci i tifosi e dovremo ricambiare il loro entusiasmo.
Che risposte ha avito dalla squadra? Quattro giorni sono pochi, ma ho sensazioni positive perché la squadra ha lavorato bene e tutti mi hanno dato la massima disponibilità. Ho visto nelle facce dei miei giocatori la voglia di fare bene e di superare il trend negativo, ma le parole stanno a zero e i sorrisi sono positivi, ma per far si che restino servono le prestazioni.
Qual è la sua idea di calcio? Il calcio si sta evolvendo, si parla di calcio propositivo, di iniziare il giro palla da dietro, di riconquistare alta la palla e per le mie orecchie questa è una sinfonia positiva. Mi piace questo tipo di gioco e lo facevo con la Primavera del Toro, ma ci devono essere le condizioni per farlo. Ma ricordo a tutti che per fare questo tipo di calcio ci va la fortuna di poter costruire una squadra per poterlo fare e quando ci si trova un gruppo bisogna adattarsi perché una proposta errata può portare a effetti non positivi.
Come sono state le prime ore e come è stato accolto dalla squadra? Le prime ore sono state convulse tra il trovare l’accodo con il Torino e chiudere con il Frosinone e non ho avuto il tempo per realizzare poi dal primo allenamento al Fila ho percepito l’entusiasmo che c’era e ho provato forti emozioni, ma subito ho fatto ricorso alla mia pragmaticità perché c'è da lavorare e bisogna essere freddi e lucidi. Ho la consapevolezza che bisogna stare con i piedi per terra in questo lavoro perché è un attimo passare dalle stelle alle stalle. Dedico tutte le energie che ho alla squadra. Ho ricevuto massima disponibilità dai giocatori che hanno lavorato con entusiasmo, ma non avevo dubbi. Voglio che ci siano prima uomini che calciatori, sono persone che hanno valori e mi aspetto che ci mettano sempre il massimo impegno e non dubito che lo faranno.
Come stanno gli infortunati? Ansaldi è rientrato in gruppo, però ha svolto solo due allenamenti ed è fermo da tempo per cui ha una condizione precaria e non si sa quanto minutaggio abbia e vedremo come gestirlo. Rincon sta bene. Zaza e Baselli non sono disponibili,, ma stanno le loro condizioni sono in miglioramento .
Come immagina la partita di domani? Proverò emozione entrando in campo, e avrò un colpo d'occhio al quale non sono più abituato. Sarà il momento in cui prenderemo consapevolezza che adesso sta a noi e dovremo prenderci le nostre responsabilità
Quanto tempo ci vorrà per vedere il Torino di Moreno Longo? Non posso dare una risposta precisa, ma spero di poter fare il più in fretta possibile a trasferire la mia idea di calcio ai giocatori. Dalle prime risposte che ho avuto i giocatori hanno dimostrato che recepiscono gli stimoli. Quando si subentra non c'è molto tempo e siamo già nel girone di ritorno. Non si possono mettere molti concetti serve sintetizzare e poi si possono aggiungere i dettagli.
Chi la emozionata di più con qualche messaggio d’affetto? La mia famiglia, ci sentiamo poco perché non basta il tempo, ma anche solo con un sms mi stanno vicino. I miei genitori mi hanno ricordato quando a 10 anni mio padre mi ha portato a fare il provino al Toro nel campo secondario del Fila. All'allenamento di ieri a porte aperte erano presenti mia madre e mio padre ed erano felici e orgogliosi che il loro figlio lo dirigesse.
Come mai ha scelto Asta? Era una scelta già decisa, ma prima andavano risolte questioni burocratiche. Lo conosco da molto tempo e ci lega un rapporto particolare, condividiamo idee e metodologie. Sarà un elemento fondamentale del mio staff utile per raggiungere gli obiettivi.
Come ha trovato Belotti e Sirigu? Non li scopro io e sono giocatori di grandissima importanza non solo per il club, ma anche per la Nazionale. Devono essere messi nella migliore condizione per rendere. Sirigu ha grande personalità e vive il campo in un modo tutto suo e con grande passione. Belotti credo che possa essere sembrato disorientato, ma, come per Sirigu, dipendeva dal momento di difficoltà della squadra e saprà superarlo.
Come ha trovato la squadra dal punto di vista atletico? Ho grande rispetto per chi ha lavorato prima di me e non giudico perché c'era un professionista di alto livello. Resetto tutto quello che è stato e inizio a lavorare con il mio metodo cercando di alzare qualsiasi parametro, quindi, anche quello fisico. Vogliamo una squadra che giochi con intensità alta fin da subito per cui abbiamo lavorato anche su questo aspetto e continueremo a farlo.
Porterà la squadra al Museo del Toro? il Torino non è una società come le altre per questo è necessario capire dove si è. Ho sempre pensato che si debba conoscere la storia della squadra dove si gioca perché il senso di appartenenza può aiutare e solo così si capiscono le esigenze e le situazioni che contraddistinguono il Toro e l’ambiente granata. In questo momento la priorità è il campo, ma in futuro andare in visita al Museo è possibile. Può stimolare il senso di appartenenza e questo può fare la differenza.
Che modulo adotterà? La squadra è stata costruita per la difesa a tre e per passare a quella a quattro ci vorrà un po' di tempo. Oggi e domani vedremo come distribuire il resto dei giocatori in campo anche perché gli esterni a disposizione sono due De Silvestri e Aina, Ansaldi è convocabile, ma non si sa quanto minutaggio possa avere, e poi sceglieremo il modulo migliore.
Che Sampdoria si aspetta? Quadrata e compatta perché gioca un un calcio essenziale ed efficace. Ma come ho detto ai miei ragazzi l'attenzione massima dovrà essere su quello che faremo noi. Ci vuole coraggio e determinazione e mi aspetto equilibrio e che la mentalità nostra venga fuori.
Come ha visto Berenguer? Ha lavorato bene come tutti gli altri. Lo reputo molto duttile e può fare il trequartista, la seconda punta e anche la mezzala perché ha dinamicità, strapi non indifferenti e passo. In stagione ho visto molte volte il Toro, quindi, lo conosco bene e la sua duttilità potrà servirci a partita in corso per cambiare assetto.
I giocatori hanno capito l'importanza di essere al Toro?
Sempre più persone sanno dove si trovano, ma sta a noi coinvolgere un numero di persone sempre maggiore per capire che questo è un posto speciale. L'allenatore ha la possibilità di infondere determinati concetti e mi aspetto che questo senso di appartenenza contagi il più possibile tutti.
Come vede Verdi? E' un giocatore dalle indubbie qualità tecniche perché ce ne sono pochi che sono ambidestri. Partire dall'esterno può essere la soluzione migliore per lui come stare più vicino alla porta. Deve lavorare sull'atteggiamento e accendere la fiammella interna che porta a dare il massimo. Senza ferocia è difficile raggiungere gli obiettivi: questo è l'atteggiamento di base e poi si può aggiungere altro.
Longo conclude dicendo che coglie l’occasione per ringraziare tutti quelli che gli hanno mandato messaggi di buon augurio e si scusa se non ha risposto a tutti i messaggi ricevuti per mancanza di tempo e spera di poter ricambiare ciò che tutti si aspettano da lui.
LA conferenza è terminata