LIVE Vanoli: "Buona prestazione, ma potevano fare di più nell'ultimo terzo e sono arrabbiato per questo. Come risolvere il problema dei gol? Creando più occasioni. Come risolvere il problema dei gol? Creando più occasioni"
Fonte: Dall'inviata al Grande Torino Olimpico Elena Rossin
Il commento, in conferenza stampa, dell’allenatore del Torino, Paolo Vanoli, sulla partita persa contro il Napoli.
Avete dato tutto? E’ soddisfatto?
“Mi stai facendo ridere perché al se avete dato tutto. Contro una grande squadra abbiamo fatto una buona prestazione rispetto a chi avevamo di fronte. Ho detto ai ragazzi che hanno giocato con pazienza e con grande aggressione. Coco ha fatto una buona partita contro Lukaku.Sapevamo che era il loro regista, che doveva passare tutto dalle sue sponde e abbiamo avuto la pazienza per provare nell'ultimo quarto d'ora a cambiare la partita con 4-2-4 e anche con qualche spunto. Secondo me negli spunti è mancata qualche palla in più dentro l'area. Perché potevamo andare a prendere il risultato. Abbiamo preso tante seconde palle serviva sfruttarle. E in questo, anche se abbiamo giocato contro una grande squadra, avevamo la possibilità di fare qualche cosa in più nell'ultimo terzo perché eravamo sempre messi bene”.
Cosa ha pensato al mancato gol di Coco? Nel contesto generale del secondo tempo avete fatto fatica a rendervi pericolosi sulla trequarti, è un discorso di qualità tecnica e di giocate che mancano?
“La qualità la devono anche andare a ricercare i giocatori. Questi giocatori alle volte devono prendere un po’ di coraggio in più. Negli ultimi quindici minuti abbiamo avuto la semplicità di mettere qualche palla in più dentro l'area. Questo serviva: a volte far girare a destra e a sinistra la palla per arrivare a trovare lo spunto per dopo metterla in area. Sicuramente ci sono i giocatori come Vlasic che possono saltare l'uomo e creare la superiorità numerica. Il calcio è anche fatto di questo, non puoi essere sempre perfetto. Quello che mi dispiace per la prestazione è avere creato poco rispetto alla priorità. Non guardo la sfortuna, non guardo niente e sono positivo nelle cose, quindi voglio andare a ricercare. Sono arrabbiato per ciò che abbiamo fatto e per ciò che dovevamo fare”.
Qualche settimana fa aveva detto che bisogna mettersi bene in carreggiata e capire anche i momenti. Adesso guardando la classifica, Parma ha vinto, Genoa è lì e andate a fare una trasferta complicata e poi ce ne sarà un’altra con l'Empoli. Ha la sensazione che lo spogliatoio abbia capito il momento che state vivendo? La partita con la Genoa è una partita da salvezza?
“Sono tutte partite importanti e ne siamo consapevoli anche di quello che è avvenuto oggi”.
Come sta Milinkovic-Savic che alla fine si era fatto male?
“E’ a posto”.
Ha detto di essere soddisfatto in rapporto all'avversario che oggi avevate di fronte. Ha parlato anche di Coco su Lukaku, ma a parte il gol che si è mangiato Saul e dell’altro abbastanza clamoroso non fatto da Adams, ma come può risolvere il problema del gol?
“Lo voglio risolvere avendo ancora più occasioni. Secondo me, nel secondo tempo non abbiamo creato altre opportunità. Lo voglio risolvere così. Gli attaccanti devono imparare a finalizzare meglio, ma anche i centrocampisti sulle devono arrivare meglio sulle seconde parte per tirare. Bisogna ricercare e non andare a cercare delle scuse”.
Questa con il Napoli negli ultimi due mesi è sembrata la prova più vivace e con più personalità da parte del Torino, ma la squadra è azzoppata da limiti tecnici. E’ un segnale forte che la squadra sia combattiva e che creda nell’allenatore? Visti i segnali, se Cairo non vende la società entro il 31 dicembre e a lui che comunque dovrà chiedere i rinforzi poiché in ballo c'è la salvezza?
“Hai detto bene, l'ho sempre detto. Prima della partita con il Napoli ho discusso col presidente e ho parlato col direttore per quello che accadrà nel mercato di gennaio per poter migliorare questa rosa. Penso che sia il mio lavoro, però è anche il mio lavoro piano piano portare fuori questi ragazzi da questa situazione. Quindi penso che oltre alle prestazioni che ho visto qualche cosa in più … come hai detto. Sono una persona che va a cercare la perfezione e perdere queste partite mi dà fastidio perché potevamo creare un po' di più. Sapevo anche che mettere nei quindici minuti finali più giocatori offensivi lasciavo al Napoli la loro forza in campo aperto perché loro hanno giocatori non solo forti fisicamente, ma anche forti in campo aperto. Però questo fa parte della strategia. E sono arrabbiato per questo”.
Come giudica il momento di Vlasic? Per le sue qualità deve essere riportato su livelli superiori affinché sia determinante quindi c’è da lavorare su di lui?
“Si deve mettere a lavorare per ritornare a essere quel Vlasic che conosciamo. Adesso il tempo dell'infortunio è passato, ha giocato parecchie partite e adesso, per come sono fatto io, dai miei giocatori pretendono sempre la perfezione. Dovrà essere bravo anche lui, insieme a tutto il gruppo squadra, a trovare quella scintilla che lo può far diventare un giocatore determinante”.
Vojvoda forse oggi ha giocato la miglior partita della stagione che corde ha toccato con lui e adesso si aspetta da lui continuità?
“Tocco le corde del lavoro. Ho sempre detto che faccio la formazione in base a quello che vedo durante la settimana. Quando uno si impegna tanto e ha voglia di migliorare poi questi sono i risultati. Sicuramente questa squadra sta bene questa volta”.
A centrocampo dall’inizio ha schierato Gineitis che forse è stato uno dei migliori a inizio partita, ma forse nel secondo tempo, come altri, poteva fare di più?
“Sì, sicuramente. Però devo dire che il peso a centrocampo del Napoli è bello offensivo e ti porta a sprecare tantissime energie. Un ragazzo del 2004 come Gineitis deve rafforzarsi e rinforzarsi anche a livello fisico”.
Oggi ha avuto occasione di incontrare Conte, cosa vi siete detti? Ha parlato anche della società e dei rapporti che ci sono tra di voi?
“E’ come quando si parla nello spogliatoio: le cose restano tra di noi”.
Quindi gli ha detto cose sportivamente piccanti?
“Sportivamente parlato sì. L’ho mandato a quel paese (ride, ndr)”.