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LIVE Vanoli: "Col Lecce è una partita determinante. Adams sta bene. Vlasic da ieri ha iniziato ad allenarsi con i compagni"

di Elena Rossin
Fonte: Dall'inviata alla conferenza stampa Elena Rossin
Paolo Vanoli

Riprende il campionato, dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali, e il Torino è al primo posto con Inter, Juventus e Udinese avendo conquistato 7 punti nelle prime tre giornate. Ora i granata dovranno confermare quanto di buono hanno fin qui fatto.  
L’allenatore del TorinoPaolo Vanoli, fra poco in conferenza stampa presenterà la partita con il Lecce che si disputerà domani alle 15 allo stadio Grande Torino Olimpico.

Quali sono le insidie dopo lo stop?
"Ho parlato con i ragazzi e la partita più delicata è proprio quella dopo il rientro dalle Nazionali. E’ una cosa sulla quale ho battuto tutta la settimana. Con chi è rimasto abbiamo lavorato forte pensando sempre a questa partita. E' una partita determinante e importante".

Soddisfatto del lavoro svolto?
"Sì. Abbiamo lavorato veramente bene e forte con chi è rimasto e abbiamo svolto il programma che ci eravamo posti. In questa settimana siamo stati bravi anche a organizzare i rientri de Nazionali, gli ultimi due sono stati Maripan e Sanabria hanno fatto un viaggio veramente lungo, ma hanno recuperato bene".

Un commento sul premio come tecnico del mese.
"E' una grande soddisfazione, detto questo prima di passare ai ringraziamenti quando si vince un premio del genere non è solo Paolo Vanoli che ha fatto una cosa importante, ma a partire da questo club che mi ha dato questa opportunità va condiviso con il club, soprattutto con il mio staff e con chi lavora dietro le quinte, persone che non vedete, a partire dai magazzinieri e da Piero che è sempre al mio fianco e in particolare con i miei giocatori. Quando si ottiene questo tipo di premio i giocatori sono una parte fondamentale. E poi, non per ultimi, i tifosi per l’accoglienza che ho avuto da parte di questa magnifica tifoseria. L'ho detto questa mattina ai ragazzi: non mi piacciono tanto i premi ai singoli, mi piacciono più quelli collettivi quindi è un premio che dedico a tutti".

Ricci sembra in fase di esplosione e lo si è visto anche in Nazionale, ha parlato con lui? Al ragazzo è scattato qualche cosa in testa?
"Penso che tutti i giocatori giovani abbiano bisogno del loro tempo per crescere. Ricci, secondo me, aveva già iniziato l’anno scorso questo percorso con un lavoro importante ed è stato bravo lui a continuare. Dopo aver fatto un’esperienza importante come la Nazionale e anche nella prima parte di avvicinamento all’Europeo che era in gruppo lui si è sempre comportato bene e queste due partite sono un premio importante per lui e adesso deve essere bravo, ne sono sicuro, a continuare la sua crescita per raggiungere obiettivi sempre più alti".

Quanto è importante confermare l'atteggiamento che avete mostrato? Domani, come era stato con il Venezia, sarà una prova di maturità?
"Non parlo di esame di maturità, io ho parlato di mentalità. La squadra è ancora in una fase di crescita e ha tanto da migliorare. L’ho detto anche ai ragazzi che rispetto a quello che si è visto  Venezia a livello del gioco mi aspetto di più in questo tipo di partite. E su questo che dobbiamo lavorare e crescere rispetto alle grandi squadre. Però nessun esame di maturità, dobbiamo continuare a crescere e questo passa attraverso il lavoro quotidiano e guardando sempre ai dettagli. La mentalità non si può ottenere in due o tre mesi, bisogna continuare a lavorare e bisogna sapere come si arriva ai risultati. Poi nel calcio, lo sapete benissimo, arrivare ai risultati non passa solo attraverso il bel gioco, ma a volte servono l’anima e i valori che sono caratteristiche del nostro club e della nostra storia".

A che punto sono Walukiewicz e Pedersen nell’apprendere il suo sistema di gioco? Sono già in grado di dare un apporto magari anche da inizio partita?
"Tutti quelli che sono arrivati sono pronti a darci un apporto. Il mio compito e soprattutto quello del mio staff è vedere la loro storia. Walukiewicz aveva già continuità nel gioco  perché ad Empoli stava giocando e ha giocato in Nazionale. La storia di Sosa è completamente diversa nonostante sia un ottimo giocatore perché l'anno scorso a fine campionato aveva giocato veramente poco e poi è andato all’Europeo e quindi non ha fatto la preparazione estiva e solo un’amichevole di 90’ e poi all’Europeo non ha giocato. In seguito è andato in vacanza e quando è rientrato durante la trattativa con noi, che lo aspettavamo a braccia aperte, si allenava con l'Ajax B quindi si è ritrovato in dieci giorni a disputare tre partite anche importanti in Nazionale. La Nazionale è stata un bene per Sosa, ma devo guardare la base che ha e quindi devo stare attento a questo. La stessa cosa vale per Maripan, anche se l’anno scorso aveva giocato molto di più. Pure lui è andato in Nazionale, ma per sua sfortuna ha giocato poco e il suo viaggio è stato veramente lungo. Pedersen, altra storia completamente diversa, ha giocato tantissimo l’anno scorso nel Sassuolo, non è andato in Nazionale e quindi ha avuto la fortuna di svolgere la preparazione e penso che gli manchi solo il ritmo partita".

In quali ruoli li vede meglio?
"I ruoli nei quali li abbiamo presi. Walukiewicz è un braccetto di destra di ottima prospettiva. Pedersen abbiamo la fortuna di avere dei quinti che possono giocare sia a destra sia a sinistra e come Lazaro ci può dare una grossa mano su entrambe le fasce senza dimenticare che abbiamo Sosa ed anche eventualmente Dembélé. Maripan è un giocatore di grande esperienza e può ricoprire due ruoli anche se la difesa a tre la conosce un po’ meno, ha sempre fatto il difensore centrale e nei quattro ha sempre giocato a sinistra quindi con lui dovrò essere bravo a capire quali eventualmente sono le sue potenzialità".

Adams come sta? Può essere già utilizzato dal 1’?
"Bene, tutto bene, benissimo".

Qual è la situazione degli Infortunati?
"Vlasic ieri con un grande sorriso si è unito a noi per una parte dell’allenamento anche se in maniera proprio leggera. Penso che la settimana prossima farà un po’ di più e quindi si sta avvicinando al rientro. Gineitis è in gruppo con noi, lo abbiamo recuperato appieno. L'unica pecca è quello che è successo a Ilkhan e con grande dispiacere penso che domani, anche se è domenica, sarà operato".

Domani lo stadio sarà quasi tutto esaurito, ma come si gestisce questa energia positiva?
"Mi aspetto che i ragazzi si godano il momento. Come avevo detto all’inizio, il mio compito era tentare di unire quindi penso che domani, giocando in casa e avendo uno stadio pieno che ti spinge in una partita importante, vada sfruttato essendo una cosa positiva".

Cosa vuol dire sognare in grande per lei? E come si può tradurre in un obiettivo concreto?
"Il mercato mi serviva solo per avere una rosa più completa, sono stati bravi la società e il direttore a farmi avere i giocatori che servivano. Da quando sono arrivato, indipendentemente dal mercato, quando lavoro guardo sempre avanti e lo chiedo anche ai miei giocatori indipendentemente che adesso il mercato sia chiuso. Il mercato dà fastidio perché a volte escono fuori notizie o succedono cose che possono destabilizzare allontanando da quello che è il vero focus che è la gara. Ma non voglio alibi e non li do alla squadra, partita dopo partita dobbiamo sempre dimostrare che possiamo crescere dando sempre qualche cosa in più".

Che Lecce si aspetta? Quale reparto sarà decisivo?
"Il Lecce è una squadra insidiosa, il direttore scopre sempre talenti e la società …, compreso il suo allenatore che ha un’idea di gioco. E’ normale che quest'idea di gioco debba essere ricominciata sempre da capo visto che ogni anno per esigenze si devono immettere sempre giocatori nuovi. Nella scorsa partita hanno fatto una vittoria importante, di sofferenza in inferiorità, e questo fa capire quanto pericoloso può essere il Lecce. Non abbiamo alibi perché anche loro hanno avuto cinque o sei giocatori nelle Nazionali, noi un po' di più però siamo allo stesso livello. Abbiamo la fortuna di giocare in casa nel nostro stadio con questa meravigliosa tifoseria che ci spingerà e ne dobbiamo approfittare e migliorare la nostra prestazione, a questo dobbiamo guardare. Gli avversari bisogna studiarli e capire dove eventualmente ci possano fare male e dove noi possiamo fare loro male, ma dobbiamo sempre guadare a noi stessi per crescere".

Cosa le è piaciuto e cosa no del suo Toro in queste tre giornate?
"Avevo detto che mi dispiaceva che i nuovi arrivati dovessero andare in Nazionale soprattutto quelli importanti del reparto difensivo perché stavamo lavorando e dopo il loro arrivo sono appunto subito ripartiti e quindi ho potuto solo seguire ciò che facevano nelle rispettive Nazionali. Ho parlato con loro e ho lavorato a video pensando al loro recupero a ai lunghi viaggi. Della mia squadra mi è piaciuto che da quando abbiamo iniziato a lavorare insieme questi ragazzi hanno voluto e stanno provando a fare qualcosa d'importante. Mi è piaciuto lo spirito. Sono felice e lo sono per i miei tifosi e i miei ragazzi, ma devo guardare oltre: non posso fermarmi. La squadra ha tanti margini di miglioramento e dobbiamo crescere tantissimo per arrivare a ciò che cerco a livello di gioco. Siamo solo all’inizio, sono passati tre mesi e sarebbe da presuntuosi pensare che in tre mesi uno cambia il mondo. Ci vuole tempo. Sono convinto che dobbiamo essere bravi a sfruttare questo momento ed essere umili capendo che ci saranno anche momenti di difficoltà. Sarà un altro bel test superare i momenti di difficoltà quando arriveranno ed è lì che si vedrà quanto la squadra sarà matura".

Maripan è utilizzabile come vice Masina?
“A sinistra possono giocare Vojvoda o lui non avendo un mancino, però ho tanti giocatori che possono eventualmente interpretare quel ruolo. Questa è la fortuna della duttilità. Poi, a volte, la duttilità non dà garanzie al 100%, ma non è un problema. Sono contento di questa rosa e adesso dovrò essere bravo a sfruttarne le qualità”.

La crescita di Milinkovic-Savic è evidente, è accaduto qualche cosa di particolare?
“Nessuno ha la bacchetta magica, ma sicuramente ogni allenatore ha il suo modo di convincere un giocatore di esprimersi al meglio. Devo dire che da quando sono arrivato Milinkovic si è sempre messo  disposizione, però, come ho detto più di una volta, da un portiere con le sue potenzialità mi aspetto molto di più. Tecnicamente e fisicamente è forte, ma deve migliorare tecnicamente. Se uno si mette con la voglia che lui ha di migliorarsi quotidianamente in allenamento ci riuscirà e anche per lui sarà una soddisfazione avere i fari accesi”.

Lei non si focalizza sul 3-5-2, anche se è il suo modulo di base, e il Lecce in questo avvio di campionato ha subisce parecchi gol quindi domani sarà possibile vedere un Torino ancora più votato all’attacco e magari con il tridente offensivo?
“Tutto si può fare con le caratteristiche giuste. Questa squadra anche con l’innesto di Vlasic e sicuramente pure con quello di Gineitis può essere più offensiva perché questi giocatori hanno queste caratteristiche. Secondo me, nell’aspetto offensivo bisogna costruire la fase difensiva. Attaccare non vuole dire subire di più. Dobbiamo essere più bravi e lavorare meglio sulle preventive. Per le qualità che ha questa squadra dobbiamo imparare meglio ad attaccare l’ultimo terzo, non lo attacchiamo ancora bene. Come ho sempre detto i giocatori, sia quando si difende senza palla sia quando si attacca con la palla, ogni allenatore pensa ad entrambe le fasi, dipende sempre dalla qualità della propria squadra e se si ha più tecnica si palleggia molto di più. Sto valutando e penso che la squadra abbia queste caratteristiche di palleggio per la qualità che hanno i giocatori, soprattutto a metà campo, e magari è meno incontrista perché Vlasic è un giocatore di grande qualità e hanno qualità anche Ricci e Ilic. Quello che mi sta dando oggi equilibrio è Linetty. Non è detto che andando a prendere questi tipi di difensori non possa passare a una difesa a quattro perché sono difensori, Maripan, Coco e Walukiewicz, che hanno sempre giocato a quattro insieme  Masina. Il calcio è in continua evoluzione e con il tempo la mia squadra mi dirà dove ci saranno i miglioramenti, è bello per un allenatore”.


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