LIVE Vanoli: "Empoli è un campo ostico per tutti. Cerco di tenere alti i quinti, poi dipende dalle caratteristiche personali. Sosa domai gioca. Vlasic deve giocare per la squadra"
Fonte: Dall'inviata alla conferenza stampa Elena Rossin
Il Torino pareggiando con il Genoa si è mantenuto in quella sorta di limbo che lascia un po’ di margine, 4 punti, da chi è al terzultimo posto e sta lottando per salvarsi, ma che non porta a migliorare la propria classifica.
L’allenatore del Torino, Paolo Vanoli, fra poco in conferenza stampa presenterà la partita con l’Empoli che si disputerà domani alle 20,45 allo stadio Carlo Castellani.
La squadra come sta? Ilic è tornato in gruppo?
“Sì, stiamo bene. Siamo riusciti a recuperare Linetty, Gineitis, Njie e Vlasic perché hanno avuto un problema intestinale, fortunatamente abbiamo recuperato Linetty per ultimo. Ilic si è aggregato al gruppo tutta la settimana, quindi fa parte della squadra”.
Si sfida l'Empoli, come era successo in Coppa Italia, e da quella sfida avete avuto un periodo complicato. Come si affronta la squadra di D'Aversa?
“Mah, consapevoli che andiamo a giocare in un campo ostico. Oggi ho fatto vedere anche ai ragazzi che l'ultima partita vinta dal Torino su quel campo era stata il 1 maggio 2022 e ho fatto vedere anche che le grandi squadre hanno sempre sofferto. È un campo difficile. L'80% dei gol li ha fatti nel primo tempo, è un dato importante e dobbiamo stare attenti nell'approccio della gara. È una squadra che sicuramente è in salute e sta facendo bene”.
Ha un pensiero per Pellegri che anche lui come Zapata e Sazonov si è fermato per la rottura del legamento crociato?
“Ho scritto un messaggio a Sazonov prima e a Pellegri adesso perché, indipendentemente dalla maglia che indossi, è sempre un infortuno che dà fastidio a un giocatore. Auguro a tutti e due una pronta guarigione”.
Per curare la sterilità offensiva del Torino ha preso in considerazione la possibilità di utilizzare Vlasic come attaccante esterno in un tridente con Gineitis largo dall’altra parte e una punta? E’ una soluzione percorribile?
“Sì, è una soluzione percorribile. L'abbiamo fatto anche qualche volta con Njie, soprattutto nel secondo tempo con l’Empoli quando abbiamo avuto Njie, Zapata e Adams. Penso che quando si costruisce qualcosa d’importante bisogna passare dalla mentalità e poi si può fare tutto. Secondo me, sotto questo punto di vista stiamo crescendo e sicuramente tutte queste opzioni se non sono utilizzabili da inizio partita lo possono essere a gara in corso, può essere un'opzione veramente importante per noi per cambiare ritmo perché sappiamo che nel calcio moderno avere l'opportunità di sfruttare giocatori tecnici e capaci di saltare l'uomo è fondamentale”.
In Coppa Italia con l’Empoli era mancato il ritmo del gioco e la corsa. Oggi la squadra fisicamente e mentalmente ha la capacità con i centrocampisti per imprimere quella velocità che può essere decisiva in fase offensiva?
“Quando ho parlato della Coppa Italia, dicevo della lentezza nel giro palla nel primo tempo. Non è che ci è mancata gamba o altro. Ho giocatori che sicuramente sono cresciuti anche sotto questo punto di vista infatti nel secondo tempo avevamo fatto bene e avevamo pareggiato. Poi il calcio ci ha realizzato con quella palla inattiva verso la fine. Sono sicuro che siamo cresciuti nel ritmo e nell'intensità e sicuramente l'abbiamo dimostrato anche a Genova”.
Domani sarà possibile alzare un po’ gli uomini di fascia per mettere un maggior numero di palle giocabili in rea?
“Ci lavoro tantissimo da quando sono arrivato. Nell'ultima conferenza ho detto una cosa importante: anche se non c'è un giocatore d'area forte di testa come Zapata, però i cross aiutano a stressare gli avversari. Cerco sempre di tenere i quinti più alti, ma a volte si tratta di caratteristiche personali di quinto su quinto. Pedersen, ad esempio, è un giocatore al quale piace il campo aperto, mentre magari invece Sosa e Lazaro sono due giocatori ai quali piace di più avere la palla al piede. Questo però non vuol dire che non possano arrivare lo stesso a crossare e a stressare la linea difensiva avversaria”.
Domani è una partita cruciale per capire se questa piccola inversione vista nelle ultime due partite darà i suoi frutti. Lei avrà visto la partita di Coppa Italia, quindi è veramente spiegabile solo con l'infortunio di Zapata questo periodo nero di sconfitte?
“Penso di sì. C'è un esempio importante come quello del City che ha perso Rodri e tutto è venuto a mancare. A volte hai dei pilastri importanti, non solo come realizzatori, ma proprio per far funzionare tutta la squadra al meglio. Come ho detto più di una volta, questo è il passato e noi dobbiamo guardare avanti, dobbiamo ricercare ancora di più qualche cosa di diverso e lo stiamo facendo. Nelle ultime partite c'è mancato il guizzo, l'occasione che ti poteva far svoltare. Lo stiamo andando a cercare e dobbiamo farlo con determinazione perché ci meritiamo qualcosa d’importante e lo stiamo andando a cercare”.
Domani sarà una partita sporca oppure una gara nella quale uno come Vlasic può essere di nuovo utile per sbloccare l’attacco?
“Vlasic ha la stima e la completa fiducia dell'allenatore. Adesso è il campo, il prato verde che decide. Io devo riuscire a mettere in campo la miglior formazione. Lui, come tanti altri qui, sono giocatori che possono determinare. Quindi il campo verde è tutto a sua disposizione per la massima fiducia dell'allenatore”.
L’Empoli arriva a questa partita libero di testa in virtù di una buona classifica, a differenza vostra. Come si prepara quindi la gara?
“Dobbiamo preparare questa partita come abbiamo preparato la settimana scorsa quella col Genoa: sapendo chi incontriamo, sapendo che in questo momento incontriamo una squadra leggera di testa e quindi tutto quello che fa le viene meritatamente bene. Ho visto la partita con il Verona e l'hanno chiusa già nel primo tempo. Dobbiamo stare attenti sapendo che nella partita ci sono più partite e quindi abbiamo anche la possibilità di poterla cambiare, questo è un aspetto importante. Come dico sempre ai miei ragazzi, la cosa che non voglio è uscire dalla partita, quindi dobbiamo sempre stare in partita: questa è la cosa più importante per una squadra”.
Vlasic sembra il paradigma del giocatore che ha un blocco mentale: ha avuto un infortunio poi ha recuperato, ma in campo non lo si esprime per quelle che sono le sue qualità. Per Vlasic, e anche per la squadra, questa settimana è stata importante?
“Di Nikola, hai detto bene tu, ma a volte ci sono periodi in cui anche gli attaccanti non fanno gol pur cercandolo a tutti i costi e si intestardiscono. Capita quando vai a cercare una cosa a tutti i costi che non ti venga. Secondo me, Vlasic deve solo pensare a giocare per la squadra. Quando tu giochi con la squadra, e lui lo sa fare bene, tutte le cose ti vengono. Un po' tutta la squadra oggi ha bisogno di quella vittoria che possa ridare completamente la fiducia e la scossa e questo lo dobbiamo accettare”.
Ilic ha recuperato, ma che minutaggio ha?
“E’ rientrato con noi nel gruppo, ma non si può rientrando da un infortunio pretendere di avere i 90 minuti, però quando un giocatore è a disposizione una parte di partita la può avere, se è necessario”.
Mancano poche partite alla fine del girone d’andata, vi siete fatti una tabella dei punti da fare?
“Per quanto riguarda le tabelle, l'ho detto dall'inizio, la nostra tabella sono delle tappe per arrivare e fare più punti possibili per raggiungere il primo step. Quindi non faccio mai tabelle, ma faccio degli obiettivi e il nostro primo obiettivo è raggiungere il più velocemente possibile quei punti che ci possono … (sottintende la salvezza, ndr) e dopo programmare, se ce la facciamo, un altro step”.
Come sta Borna Sosa e se potrebbe giocare domani?
“Domani gioca”.